Da tempo si ipotizza che Final Fantasy XVI e Final Fantasy VII: Rebirth non abbiano venduto come previsto e ora la stessa Square Enix lo ha confermato. Triste ovviamente e capisco che vogliano investire in multi-formati in futuro per aumentare il numero di potenziali acquirenti. Anche coloro che sono esclusi perdono la serie e diventano meno propensi a saltare in seguito.

Ma... Non credo che siano le esclusive Playstation il grosso problema. So che Final Fantasy XVI ha ricevuto buoni ascolti (a dirla tutta, non l'ho ancora giocato), ma di certo non assomiglia alla serie di cui mi sono innamorato una volta, né funziona più allo stesso modo. E so che molte persone la pensano allo stesso modo.

Nel caso di Final Fantasy VII: Rebirth, non sono affatto sorpreso che le cose siano andate male. È difficile entrare nel gioco nel bel mezzo di esso, ed è improbabile che tutti coloro che hanno acquistato il primo siano affamati per il sequel. Inoltre, anche la prima parte (Remake) ha avuto la sua giusta dose di critiche da parte di persone a cui non piaceva il nuovo sistema di combattimento. Sarà ancora peggio quando arriverà la terza parte. Poi è ancora più difficile buttarsi e il pubblico è in gran parte quello che ha giocato al primo, poi ha comprato la seconda parte e ne vuole ancora di più.

Sono decisamente a favore del fatto che più persone abbiano la possibilità di giocare ai titoli Square Enix, ma sospetto che continueranno a essere delusi se non cambieranno un po' la loro strategia. Final Fantasy avrebbe sicuramente bisogno di tornare alle origini in misura maggiore, e soprattutto di rendere i giochi di ruolo di nuovo più giochi di ruolo, e significativamente meno azione in terza persona. Penso che i remake siano un'ottima idea (sogno remake di Final Fantasy VI e IX quasi ogni giorno), ma dividerli in più parti, penso che sia una pessima idea.

Il design grigio, noioso e leggermente impersonale di Final Fantasy XVI non mi ha colpito. E a quanto pare non ero il solo a pensarla così.