Gran parte della bellezza di Bioshock Infinite è racchiusa nella grandezza dei suoi personaggi e nelle fitte trame della sua storia. Ben strutturata, con colpi di scena sapientemente orchestrati e con due dei personaggi tra i più interessanti del panorama videoludico attuale - in particolare, la misteriosa prigioniera della Torre, Elizabeth - la sceneggiatura di Bioshock vale (quasi) da sola l'intera esperienza del gioco, regalandoci forse tra le più intense ore di gioco di quest'ultimo anno.
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