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Get Even

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Al confine tra realtà e videogioco, un incontro casuale all'E3 ha messo in moto il nostro cervello.

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Generalmente, durante l'E3, si tende a non apprezzare molto quelli che vengono definiti "appuntamenti misteriosi". Il nostro tempo alla fiera è prezioso. C'è molto da vedere, e perdere anche solo una mezz'ora del nostro tempo dietro qualcosa di sconosciuto è qualcosa che, nella maggior parte delle volte, non possiamo permetterci. Sono delle vere e proprie scommesse e, in quanto tali, a volte bisogna tentare la sorte. Il nostro appuntamento a porte chiuse con Microsoft con "ID @ Xbox" si è rivelata una scommessa che ha tuttavia avuto un buon esito.

Quando ci siamo accomodati alla nostra postazione, avevamo uno slot di appena 30 minuti suddiviso tra due giochi. Il primo era Nero dello studio, con base in Italia, Storm in a Teacup, che si è rivelata un'avventura onirica, con una grande storia, di cui purtroppo gli sviluppatori non hanno potuto svelarci molto. Il secondo gioco è stato tuttavia quello che ci ha emozionato di più. Dopo alcuni problemi tecnici, che ci hanno mangiato ben 15 minuti del nostro slot, The Farm 51 di Kamil Bilczynski ci ha mostrato il suo ambizioso concept, Get Even.

Get Even

In passato, The Farm 51 non ci ha dato nulla per cui possiamo dirci esattamente soddisfatti. I titoli più recenti, Painkiller: Hell & Damnation e Deadfall Adventures, non vengono certamente annoverati tra i titoli eccezionali, eppure Get Even sembra che abbia in serbo qualcosa di diverso. Qualcosa di selvaggiamente ambizioso. Qualcosa che, indipendentemente dal fatto che riesca ad avere o meno successo, è indice della direzione che i videogiochi potrebbero prendere nel prossimo futuro.

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Il primo trailer mostrato di Get Even era fondamentalmente una video in cui ci veniva spiegata la tecnologia che lo studio ha utilizzato per dare vita al gioco. L'idea è quella di confondere il confine tra realtà e videogiochi, un'idea ambiziosa, ma vi basta sapere che questo aspetto non è lì solo per fare spettacolo, ma anzi è profondamente legato al tema sotteso al gioco.

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Ci sono due campagne in Get Even, nulla che vada fuori dall'ordinario, ma ciò che è interessante è come queste interagiscano con il racconto. In qualche modo ci ha ricordato Journey, se volete, in cui durante la vostra partita potreste trovarvi di fronte ad un vero e proprio giocatore online in qualsiasi momento, mentre gioca alla sua campagna. Il titolo è progettato per essere giocato online in qualsiasi momento. Nella campagna, il giocatore veste i panni di Black - un uomo di una squadra speciale della polizia, intento a raccogliere prove e a risolvere i pasticci dei superiori. In alcune missioni ci troveremo coinvolti in prove alla CSI, mentre in altre verremo coinvolti in sparatorie mozzafiato. Ci spostiamo avanti e indietro tra ricordi e realtà e, a quanto pare, sarà anche possibile alterare i risultati. E' qui che riusciamo ad avere un assaggio di quanto dicevamo in precedenza, ossia di quella possibilità di entrare nelle campagne e nelle partite di altri giocatori (in stile Agente Smith) e di interpretare il ruolo dei nemici contro cui Black si scontra. L'esatta natura della storia in quest'altra campagna è piuttosto vaga (almeno, non abbiamo scoperto qualcosa di più durante la presentazione), ma dal momento che Get Even sfrutta i diversi strati della realtà, aspettatevi qualcosa di davvero complesso.

E' il classico concept cervellotico e ciò ci ha portato a porci un paio di domande sul tipo di progetto che The Farm 51 sta cercando di portare avanti. E' abbastanza evidente che tra i loro obiettivi c'è la volontà di muoversi nella direzione dei dispositivi per la Realtà Virtuale, anche se il fatto che il progetto aderisca al programma "ID@Box" sembra suggerirci che non sia questa la strada pensata dagli sviluppatori.

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Abbiamo avuto la possibilità di capire a cosa aspira Get Even. E' un tentativo coraggioso che si muove in una direzione assolutamente innovativa e solo per questoThe Farm 51 dovrebbe essere applaudita. Ad essere onesti, non abbiamo visto sequenze con sparatorie particolarmente innovative e l'ambientazione ha stuzzicato davvero poco il nostro appetito; tuttavia è proprio il suo concept ad averci interessato. L'idea di affrontare giocatori casuali all'interno della nostra campagna singleplayer è sicuramente un aspetto sufficiente a rendere Get Even un titolo che merita la nostra attenzione.

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