Hawkeye - I primi due episodi

Non sono rimasto particolarmente colpito da "What if...?" e, a dire il vero, ero molto preoccupato quando mi si è prospettata la possibilità di vedere in anteprima per GameReactor i primi due episodi di Hawkeye. A dispetto delle mie più cupe aspettative, i due episodi si sono rivelati molto più interessanti di quanto temessi, anche se non riescono ancora a decidere bene su cosa vogliono concentrarsi.

Perché è ovvio che la Marvel sia ben consapevole del fatto che Clint Barton, alias Occhio di Falco, di solito è l'ultimo tra i Vendicatori ad essere menzionato, quando chiedi a qualcuno di nominare tutti i presenti nel gruppo. Molti di noi lo hanno persino trovato blando e con una personalità stoica fino a Avengers: Endgame. Questi primi due episodi non fanno cambiare idea sulla sua personalità in toto, ma tuttavia provano ad attenuare questa sua caratteristica, accoppiandolo a una Kate Bishop che è praticamente l'esatto contrario. Hailee Steinfeld fa un lavoro meraviglioso nei panni della giovane donna molto giocosa, affascinante e diretta che finalmente incontra il suo idolo dopo aver ottenuto l'attenzione indesiderata da alcuni dei nemici di Barton, aprendo vecchie ferite. Il contrasto tra lei e il cinico Occhio di Falco che vuole solo godersi il Natale con la sua famiglia senza che gli vengano chiesti selfie e che gli vengano ricordati gli eventi precedenti crea una dinamica formidabile paragonabile ad alcuni dei migliori film polizieschi.

Jeremy Renner può prendersi parte del merito anche per questo, dato che finalmente riesce a mostrare di più le sue doti passando dall'essere il suo vecchio sé serio a godersi un po' di più la vita, sia perché è praticamente costretto a farlo per raggiungere il suo obiettivo o per l'energia che Bishop emana su di lui. Anche i momenti seri sono più comici perché lo show non si prende troppo sul serio, il che è un grande cambiamento di ritmo. Certo, alcuni momenti finiscono per sentirsi un po' forzati, ma la stragrande maggioranza mi ha fatto sorridere o ridacchiare.

Uno dei problemi con questo approccio è che ci vuole tempo perché la storia vada davvero avanti e elimina ogni senso di pericolo e dramma. A malapena mi sono trovato particolarmente entusiasta per dove stava andando la storia fino agli ultimi dieci secondi del secondo episodio. Vedendo in che modo la relazione complicata di Bishop con il suo patrigno, il bisogno di Barton di lasciarsi alle spalle i suoi giorni da eroe e la dinamica del duo è interessante, ma raramente va oltre il divertimento e l'azione giusta. Com'è possibile che uno show incentrato su due fantastici arcieri e spadaccini finora abbiano scoccato solo una manciata di frecce e offerto un combattimento corpo a corpo abbastanza ordinario (anche se un paio di usi degli ambienti sono fantastici)? Il tono chiarisce anche che nessuno dei nostri amati personaggi è in pericolo reale. Anche quelli di voi che hanno bisogno di anticipazioni per il futuro dell'MCU rimarranno delusi fino alla fine del secondo episodio.

Ecco perché è difficile farmi un'opinione su Hawkeye in questo momento. Anche se mi piace davvero la natura spensierata dello show e la storia, non sembra proprio riuscire a prendere una decisione, ossia se vuole seguire la tradizionale formula MCU o meno. Questo disturba il ritmo del prodotto, poiché i momenti migliori accadono quando ai due Occhio di Falco è permesso solo giocare con la loro dinamica e non prendere sul serio se stessi o le situazioni altrimenti tese. Queste sequenze sono più che sufficienti per farmi desiderare il resto della stagione, però, perché è bello divertirsi semplicemente senza dover pensare a come sono collegate le varie cose a tutto il resto.