Jannik Sinner è irremovibile: «Non ho fatto nulla di male»

Gli Australian Open stanno per iniziare e Jannik Sinner ha difeso ancora una volta la sua innocenza nel caso di doping nel marzo dello scorso anno, quando è risultato positivo a una sostanza vietata, il Clostebol, ma è stato dichiarato innocente e gli è stata data solo una squalifica di un mese, con l'International Tennis Integrity Agency (ITIA) che ha accettato la difesa di Sinner, secondo cui la contaminazione è stata accidentale: i suoi fisioterapisti gli hanno applicato una crema e successivamente hanno massaggiato Sinner senza guanti.

Da allora, molti tennisti hanno espresso le loro critiche, credendo che l'ITIA abbia chiuso un occhio a causa dell'alto status di Sinner, numero 1 al mondo con un ampio margine. In particolare, Nick Kyrgios è stato molto critico ed entrambi i giocatori potrebbero incontrarsi durante gli Australian Open nelle prossime due settimane.

Alla domanda su come ha gestito le critiche nella conferenza stampa prima della competizione, Sinner ha detto che "Nella mia mente so esattamente cosa è successo, ed è così che lo blocco. Non ho fatto nulla di male. Ecco perché sono ancora qui. Ecco perché sto ancora giocando".

"Non voglio rispondere a quello che ha detto Nick o a quello che dicono gli altri giocatori. Penso che la parte più importante sia avere la mia gente intorno a me... Sanno esattamente cosa è successo. Questo è tutto". Sinner ha anche spiegato che è molto attento a qualsiasi medicina che prende. "Quando la bottiglia è aperta, la butto via (e) ne prendo una nuova. Sono sempre stato molto, molto attento a queste cose."

I sospetti sulla rapidità con cui è stato scagionato probabilmente rimarranno intorno a lui nelle prossime settimane e mesi, ma l'italiano è concentrato sulla difesa del suo titolo agli Australian Open. Ma è in attesa di un appello che l'Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha fatto a settembre, che potrebbe potenzialmente comportare una sospensione più lunga per Sinner...