L'Atlético de Madrid è una delle prime squadre ad alzare la voce contro la misura precauzionale che il FC Barcelona ha ricevuto dal Consiglio Superiore dello Sport (CSD, un'organizzazione dipendente dal governo spagnolo) che contraddice le decisioni della Liga e della Federcalcio spagnola (RFEF ) e consente a due giocatori, Dani Olmo e Pau Víctor, giocare nonostante il club non rispetti le regole finanziarie della Liga.
Il dibattito va avanti da settimane e le polemiche sono enormi, perché ora molti club ritengono che l'FC Barcelona abbia ricevuto un trattamento di favore e, nelle parole della dichiarazione dell'Atlético de Madrid, "metta a repentaglio il sistema attuale, mettendo in discussione le regole del gioco".
Il club, diretto da Enrique Cerezo, fa eco al tweet del presidente de LaLiga pubblicato il giorno prima, applaudendo il controllo economico del campionato spagnolo, un insieme di regole che ha trasformato "il calcio in un settore solvibile, un processo ammirato a livello internazionale", bilanciando la competizione e salvando diversi club storici dalla bancarotta nel processo.
Il comunicato spiega che il club, al fine di rispettare le regole de LaLiga, ha fatto uno "sforzo enorme" aumentando il capitale, permettendogli di competere ad altissimo livello. Ma "questo intervento del governo crea un precedente molto pericoloso, in quanto apre la porta alla rottura delle regole e alla commessa dei gravi errori del passato. Senza regole chiare e uguali per tutti, la concorrenza leale non è possibile".
L'Atleti non è l'unico club ad aver parlato, ma pochi altri lo hanno fatto. Il presidente dell'Athletic Club Bilbao si è lamentato in una conferenza stampa prima della partita di Supercoppa contro il Barcellona, ricordando che "le regole sono le stesse per tutti".
Las Palmas, un team delle Isole Canarie, è ancora più duro nella sua dichiarazione, dicendo di essere sorpreso e di essere "in assoluto disaccordo" e che il processo ha "un sentimento di arbitrarietà incompatibile con i principi di trasparenza e correttezza".
"È particolarmente sorprendente che questa risoluzione sia stata adottata con una velocità insolita, senza dare luogo all'audizione o alla partecipazione di LaLiga e della RFEF, attori chiave nella gestione del calcio spagnolo", e chiedere che gli effetti di queste misure siano attentamente rivisti e ripristinare l'integrità della competizione.
Sarà interessante vedere se si tratta di casi isolati o se il resto delle squadre di calcio spagnole si unirà a loro nelle proteste. Molti tifosi sono sorpresi dal "silenzio complice" del Real Madrid, a cui si può attribuire il fatto che il presidente del Real Madrid Florentino Pérez abbia bisogno del sostegno del presidente del Barcellona Joan Laporta nel suo progetto di "Super League".