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Mafia III

Mafia III

Siamo sbarcati a New Orleans a respirare i mitici anni Settanta.

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Per Mafia III - il nuovo capitolo dell'oramai celebre serie action - 2K ha selezionato un nuovo sviluppatore. Ma non solo: il gioco è ambientato in una nuova città, c'è un nuovo protagonista ed è stata scelta una nuova epoca. Ad occuparsi dello sviluppo di questo nuovo titolo è Hangar 13, lo studio californiano formato da sviluppatori che hanno lavorato con Lucasarts su Star Wars 1313, prima che la Disney chiudesse il progetto. Lo scopo dello studio è quello di creare titoli che permettano ai giocatori di creare esperienze molto personali; analogamente, la serie Mafia ha avuto sempre questo obiettivo, in quanto le storie che ha raccontato sono sempre state così accattivanti, proprio perché siamo riusciti a renderle nostre il più possibile. Mafia III sembra che sarà ancora meglio in questo senso, perché è ambientato in un mondo aperto e offre grande libertà di scelta, permettendoci di raccontare la storia nel modo in cui vogliamo.

Un giovane orfano è alla ricerca di una famiglia, di una casa, di qualcosa che gli dia un sostegno. Lincoln è nato a New York. Non ha mai incontrato i suoi genitori, ma cresce in un orfanotrofio. Solo durante la guerra, conosce quelli che saranno per lui dei fratelli. Infine, nel 1968, dopo il suo ritorno dal Vietnam, finisce a New Orleans tra bande di gente di colore. La sua nuova e unica famiglia però viene fatta fuori dalla mafia italiana che si sta diffondendo in tutta la città. Lincoln dice una frase importante nel trailer di lancio: "La famiglia non è quella in cui sei nato, ma quella per cui si muore". Ognuno può quindi provare ad immaginare cosa frulli nella testa di questo ragazzo nel momento in cui ci caliamo nei suoi panni e iniziamo a giocare.

La città, dal canto suo, offre uno scenario altrettanto interessante. New Orleans è stato a lungo il centro più importante negli Stati del Sud, è stata una città cosmopolita, nonché la città che ha dato i natali al jazz. E' nota anche per la sua cultura voodoo, che ha caratterizzato la città sin dall'epoca della tratta degli schiavi. E' anche il luogo in cui Martin Luther King fu assassinato nel 1968 ed è ancora oggi una città in cui è molto alta la percentuale di cittadini afro-americani. Nell'epoca in cui è ambientato il gioco, inoltre - gli anni Settanta - si respira chiaramente l'atmosfera hippie che pervadeva quel tempo, un aspetto che viene ulteriormente ricalcato dalla musica e da uno stile molto particolare.

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Lincoln è ben motivato a costruire un nuovo impero dalle ceneri lasciate da Salmon O'Connor e dalla mafia, ma non può farlo da solo. Fortunatamente, dal momento che la mafia si è lasciata dietro di sé parecchia terra bruciata da altre parti, il nostro protagonista può contare sull'aiuto di altri tre personaggi: in primo luogo, c'è Cassandra, una giovane donna afro-americana molto minuta con una gigantesca pettinatura afro; poi c'è Burke, un tipo biondo di mezza età con i pantaloni a zampa d'elefante e un'accattivante barba, ma abbastanza usuale per l'epoca, in stile Fu Manchu. E infine c'è Vito. Esatto, Vito Scaletta di Empire Bay si è spostato a New Orleans. Il motivo per cui si trovi in città non ci è stato rivelato dagli sviluppatori, ma è molto probabile che lo scopriremo nel corso della storia. Tuttavia, lo studio ci ha fornito alcune informazioni su come funziona questa nuova banda particolarmente eterogenea.

Da un lato, ogni personaggio ci consente di utilizzare le sue caratteristiche peculiari: Burke, ad esempio, si dimostra subito di essere di grande aiuto nella nostra missione. Dopo aver estorto con la forza alcune informazioni da un nemico, guidando come matti tanto da fargli venire quasi un infarto, per poi decidere di ucciderlo comunque, ci ritroviamo con le forze dell'ordine alle calcagna. Una chiamata rapida da un telefono pubblico al nostro amico e il nostro problema sarà risolto. Ogni personaggio ha diversi vantaggi e le opzioni a nostra disposizione dipendono molto anche dal tipo di relazione che abbiamo con l'altra persona.

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Per fare in modo che i tre personaggi siano sempre disponibili e di buon umore, dobbiamo evitare di prendere decisioni stupide che potrebbero infastidirli e dovremmo ogni tanto tenerceli buoni con piccoli favori. Nel tentativo di riconquistare la città, pezzo per pezzo, possiamo anche occupare aziende, club e bar e fare in modo che Cassandra, Burke e Vito se ne occupino. Grazie a questo, possiamo ottenere diversi bonus in cambio, a seconda di chi decidiamo di affidare quel dato locale.

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Nella breve demo di gameplay, Lincoln ha poi cercato di prendere il controllo di un dato edificio. Si chiama "The Cistern" ed è una specie di club, in cui viene suonata musica. Abbiamo a disposizione diverse opzioni quando scegliamo di fare il nostro ingresso nel locale per la prima volta: alcune richiedono necessariamente la forza, mentre altri sono meno cruente. Dal momento che New Orleans è così vicina all'acqua e posta in una zona paludosa, anche il corso d'acqua potrebbe risultare una valida opzione.

Tuttavia, l'uso di esplosioni, di sangue e di violenza ci è apparsa un po' troppo eccessiva per i nostri gusti, dato anche il particolare scenario. Ci sono alcuni momenti in cui sparate ad una macchina e la vedete esplodere come un fuoco d'artificio. Lincoln, nella demo, è molto abile con le armi bianche, e durante il livello ambientato nel locale, non si è fatto molti scrupoli a tagliare gole ai tanti nemici, o accoltellarli ripetutamente. Gli angoli di ripresa ci sono apparsi buoni, e hanno fatto un lavoro solido in termini di inquadrature per riprendere queste azioni brutali. Il fucile, d'altro canto, ci è apparsa un'arma davvero pessima.

La violenza, visto il tema trattato, è una parte fondamentale del gioco. Essendo un gangster, Lincoln è un personaggio molto speciale, senza scrupoli, che ha visto la peggior miseria quando era soldato. Il suo background spiega anche perché è capace di gestire tutte queste armi, un aspetto che permette di tratteggiare molto bene il personaggio.

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E' evidente che il livello di violenza del gioco dipende anche dal modo in cui ogni giocatore si approccia ad esso. Alcuni potrebbero preferire di essere più metodici ed evitare gli scontri, almeno per quanto possibile. La velocità con cui si può combattere all'interno di uno scenario è comunque impressionante, e sicuramente fa appello a chi cerca qualcosa di più conflittuale da un titolo come questo. Tuttavia, Lincoln appare anche un personaggio con cui molte persone si sentono a proprio agio. Non è solo una macchina per uccidere, insomma.

Per ciò che riguarda la prospettiva del giocatore durante le scene d'azione, il personaggio viene messo di lato in modo da avere una chiara visione della scena che si pone davanti a noi. Sembra meraviglioso. Hanger 13 ha fatto un lavoro davvero molto buono anche in termini di dettagli, soprattutto di notte quando notiamo molteplici effetti di luce davvero eccezionali, come i riflessi nelle pozzanghere. C'è un cielo notturno irresistibile, e un sacco di piccoli dettagli sui cartelloni pubblicitari e sui cartelli sparsi per la città.

Accanto a questa ottima cura grafica, vi è anche il clima particolare che si respira per le strade della città. New Orleans è nella zona sud degli Stati Uniti, proprio nel bel mezzo di una terra paludosa. Fa molto caldo e vi è costantemente una cappa di umidità. Anche sotto la pioggia, in città fa di solito molto caldo, tanto da poterlo quasi sentire. Inoltre, Hangar 13 ha catturato la vivacità della città e dei suoi abitanti, senza mai andare né per eccesso né per difetto. Anche la musica che accompagna il gioco è davvero favolosa. Durante la nostra demo, abbiamo ascoltato canzoni spettacolari come "All Along the Watchtower" di Jimi Hendrix, "House of the Rising Sun" o "Paint it black". In termini di atmosfera, Mafia III potrebbe certamente definirsi un capolavoro.

Siamo rimasti colpiti anche dall'attenzione al dettaglio riposto nelle auto di quel periodo, e anche se non abbiamo avuto la possibilità di guidarle, riponiamo grandi speranze nella fisica delle auto. Da quanto abbiamo visto, gli inseguimenti in auto sono apparsi molto ben fatti e curati, anche se speriamo che lo studio non esageri troppo con le esplosioni. A questo proposito la demo ci ha ricordato un film d'azione degli anni Ottanta, e speriamo che lo studio americano non vada troppo l'over-the-top.

Abbiamo visto solo una piccola fetta del gioco, un assaggio di quanto verrà pubblicato il prossimo anno. Ci hanno offerto qualche background del personaggio principale e quella parte del gioco ci è sembrata piuttosto interessante. Quali attività gli altri tre personaggi intesseranno con la mafia e in che modo questa potente organizzazione possa essere sgominata, lo scopriremo nei prossimi mesi. Lincoln riassume perfettamente questo aspetto, in conclusione al trailer: "Ora sai cosa farei per la mia famiglia. Tu cosa faresti per la tua?"

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