Mythic Quest: Stagione 2 - La recensione dei primi due episodi

Quando Apple ha annunciato per la prima volta che avrebbe sviluppato uno show televisivo ambientato e incentrato su uno sviluppatore di videogiochi immaginari, ero scettico. Sembrava un modo piuttosto superficiale per il nuovo servizio di streaming del colosso tecnologico Apple TV + per accogliere i giocatori in senso lato, ma con mia grande sorpresa, si è rivelato piuttosto buono dopo un avvio più lento. Ora, la seconda stagione è stata ufficialmente lanciata con una doppia dose di episodi che riportano Ian, Poppy e il resto del gang in tante nuove avventure folli.

A differenza della prima stagione, la seconda stagione riparte dal mondo della pandemia, a seguito degli speciali Quarantine ed Everlight che sono stati recentemente rilasciati. E, anziché concentrarsi ampiamente sullo sviluppo del gioco Mythic Quest, questa nuova stagione segue lil team mentre si prepara a rilasciare una nuova espansione e ad adattarsi alle loro nuove posizioni in studio. Con Poppy (Charlotte Nicdao) ora nei panni del co-direttore creativo al fianco di Ian (Rob McElhenney), ci imbattiamo in personalità assurde e contrastanti mentre Poppy cerca di adattarsi alla nuova posizione manageriale, mentre McElhenney offre più del classico, eccentrico ed esilarante Ian.

Da quello che hanno mostrato i primi due episodi, Mythic Quest fa ancora un lavoro egregio nel fornire trame comiche e personali che non cadono nella stessa trappola ripetitiva che molti media legati ai videogiochi hanno spesso sperimentato. I personaggi sono unici, interessanti e pieni di carisma, il che è sostenuto solo dalle grandi prestazioni del cast che apparentemente è riuscito a adattarsi ulteriormente ai loro ruoli questa volta ancora meglio.

Ian e Poppy sono i veri protagonisti, ma la seconda stagione sta comunque cercando di esplorare ulteriormente la relazione tra Rachel di Ashley Burch e Dana di Imani Hakim, i due tester di gioco che si sono avvicinati sempre di più nel corso della prima stagione, oltre ad appoggiarsi ulteriormente al David di David Hornsby, il manager dello studio piuttosto codardo. Alcuni personaggi come Brad di Danny Pudi e C.W. Paciock di F. Murray Abraham sono purtroppo finiti un po' in secondo piano rispetto alla prima stagione, quindi si spera che ottengano un po' più di tempo sullo schermo con l'avanzare della stagione.

Inoltre, come ci si aspetterebbe da uno show prodotto da Apple che non sembra essere nemmeno marginalmente ostacolato dal budget, anche la seconda stagione di Mythic Quest è ben girata e presenta un ottimo set che incapsula il caos tipico dello sviluppo videoludico, non che sia poi così diverso dal set della prima stagione.

La seconda stagione finora mi ha mostrato che McElhenney, Charlie Day e Megan Ganz sono riusciti a capire l'identità di Mythic Quest e cosa deve essere questo show per avere successo. I tre che sono noti per la loro abilità comica (Day e McElhenney di C'è sempre il sole a Philadelphia e Ganz di Modern Family e Community) hanno offerto più episodi che rappresentano la qualità che abbiamo iniziato a vedere di norma nella prima stagione.

Ma può continuare questa serie di episodi divertenti nel corso della stagione? È una domanda che mi preoccupa perché Mythic Quest è partito inizialmnte come una serie comica piuttosto ordinaria, prima di trovare una sua identità. I primi due episodi hanno dimostrato che la serie eccelle quando viene lasciato fuori dai binari e può davvero lasciare che i creatori (che sono noti per alcune delle comedy più ingegnose che esistano) facciano ciò che sanno fare meglio.

Detto questo, la seconda stagione di Mythic Quest è iniziata bene, offrendo due episodi che mi danno un motivo ulteriore per continuare a rinnovare un abbonamento Apple TV +, non che ce ne siano molti altri. Non vedo l'ora di scoprire dove ci porterà questa stagione perché fin da ora è un intrattenimento allo stato puro.