Far Cry 5: Alcuni esponenti nazionalisti si scagliano conto il gioco

Nonostante la sua release sia ancora lontana, ma annunciata qualche giorno fa, Far Cry 5 è già al centro di una controversia. Questa arriva direttamente dagli Stati Uniti in cui uno dei membri del movimento nazionalista, Paul Ray Ramsey, ha espresso la sua insoddisfazione su Twitter, denunciando ciò che lui comunemente definisce "razzismo anti-bianchi": « Mi chiedo chi siano i cattivi nel nuovo gioco di Far Cry. Terroristi musulmani che fanno esplodere bombe a chiodi? L'ISIS che dà fuoco alla gente viva? No. I Cristiani.», ha scritto.

Le prime immagini e i primi elementi narrativi rivelati del gioco svelano una connessione con un movimento oscurantista legato al Cristianesimo, come mostrato dall'artwork che è chiaramente ispirato a L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci.

Contattati dal sito francese L'Express, Emmanuel Carré, portavoce di Ubisoft, crede che reazioni di questo tipo non siano poi così sorprendenti e sono ovviamente dipese dalla maturità che il medium videoludico ha acquisito negli ultimi anni. "Sono molto più realistici, quindi è normale che sortiscano effetti sulle persone", ha detto, comparando il lavoro di uno sceneggiatore per videogiochi e film.

Il discorso di Carré è certamente interessante e fa riflettere su quanto il videogioco, al giorno d'oggi, si sia evoluto così tanto da diventare oggetto di contestazioni di questo tipo. E voi cosa ne dite: parte di questa polemica è dovuta proprio alla popolarità che il mezzo sta acquisendo sempre più anche a livello culturale e sociale?