La conferenza stampa di Sony all'E3 ha dato principalmente spazio alle grandi produzioni blockbuster e a trailer di gameplay stupefacenti. Proprio come nella maggior parte degli eventi mediatici a Los Angeles, si è sentita una certa mancanza dei contenuti indie - a differenza delle conferenze dell'anno scorso - e per questo ci siamo chiesti: ma che fine hanno fatto gli indie?
Gamesindustry ha recentemente intervistato Jim Ryan di Sony su questo argomento. Secondo Ryan il tempo per Sony di parlare degli indie è giunto al termine, in quanto ora è il turno della VR di stare sotto i riflettori.
"Una delle cose di cui ci siamo resi conto è che questi collage di video con dieci giochi indie mostrati in un minuto non hanno praticamente senso: nessuno può riuscire a capire qualcosa su quei giochi in quel dato lasso tempo, ed è quasi visto come tempo sprecato".
"C'era un tempo e un luogo, nelle prime fasi della vita di PS4, per fare annunci. Si trattava più di fare annunci che ci stavamo muovendo con gli indie, e che stiamo facendo questo e quello con gli indie. [...] Adesso abbiamo tonnellate di contenuti indie sulla piattaforma e il fatto che non abbiamo dato loro un proprio spazio sul palco, non significa che non siano importanti, o che non c'erano perché non ci interessano. È stato bello parlarne nel 2013/2014, ora è meno importante, ora abbiamo la VR di cui parlare".
Se Ryan ha ragione e la realtà virtuale si sostituirà agli indie, spiega l'attenzione di Microsoft sugli indie, giusto? Voi siete d'accordo con le parole di Ryan, o credete che gli indie abbiano ancora una certa importanza?