Alla Gamescom abbiamo avuto l'opportunità di chiacchierare con Akihiro Hino, CEO di Level-5, per parlare dell'attesissimo sequel di Ni no Kuni II: Revenant Kingdom.
"Ni no Kuni è, ovviamente, un gioco pesantemente improntato sulla grafica", spiega Akihiro Hino. "E nella parte uno, vi era un concept o un'idea gigantesca di prendere il mondo Ghibli e trasformarlo in un gioco e il giocatore avrebbe dovuto lasciarsi coinvolgere in quel mondo, mentre il secondo Ni No Kuni, naturalmente, ha ereditato quella stessa filosofia e ciò che stavamo cercando di fare era di offrire una sensazione in stile anime giapponese e applicarlo ad ogni aspetto della grafica del gioco, inclusi i poligoni, lo sfondo. Volevamo che i giocatori si sentissero immersi in questo mondo".
"Ni no Kuni II lo abbiamo sviluppato e progettato in modo tale che possa essere molto appetibile per le demografie di tutto il mondo, indipendentemente dal Paese di origine", ha poi aggiunto Hino. "Ma perché è inevitabilmente un RPG progettato in Giappone, penso che volevamo davvero valorizzare e mantenere quel tipo di fascino giapponese molto specifico e, facendo così, cioè perdere di vista il fatto che avrebbe cercato di perseguire il realismo o un'altra forma di espressione, volevamo sicuramente mantenere quel fascino e il calore che si prova da uno stile anime".
Ni no Kuni II: Revenant Kingdom arriverà su PC e PS4 nel gennaio del prossimo anno.