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PUBG: Battlegrounds

Tencent si occuperà di PUBG in Cina

Il gioco, alla fine, non è stato bannato in Cina.

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Un paio di settimane fa vi avevamo raccontato che PlayerUnknown's Battlegrounds è stato bannato in Cina, dal momento che il Governo del Paese associa le modalità di gioco insite nel titolo di Bluehole Studio a quelle dei gladiatori nell'Antica Roma, e di conseguenza i contenuti del gioco sono ritenuti violenti e immorali.

Secondo Venturebeatsembra che siano riusciti ad aggirare la questione, e Tencent ha ottenuto i diritti esclusivi per avere il gioco in Cina.

Tencent ha promesso di occuparsi dei cheater, che sono un problema sempre più presente per PlayerUnknown's Battlegrounds, soprattutto in Asia, oltre ad occuparsi dei server e concentrandosi sul far rispettare (o semplicemente bypassare) le severe normative.

Questa è certamente una buona notizia per Bluehole e The PUBG Corp in quanto la Cina è il più grande mercato videoludico in circolazione. Ma è anche una buona notizia per i giocatori, dato che si spera che i cheater, molti dei quali sono in Cina, vengano frenati.

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