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Star Wars Battlefront II

Per Michael Pachter le loot crate non sono assimilabili al gioco d'azzardo

L'analista di WedBush contrario a questa visione.

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Nelle ultime settimane, si è assistito ad un'importante polemica che ha investito il nuovo Star Wars Battlefront II, in merito alle loot crate e alle micro-transazioni. Molti Paesi, tra cui la Francia, il Belgio e recentemente anche l'Australia, hanno messo in discussione questo metodo di business, perché molti Governi hanno iniziato a chiedersi se questa formula possa essere in qualche modo associata ad una forma di gioco d'azzardo.

Molti analisti si sono, ovviamente, domandati se questa analogia possa essere effettivamente corretta, e tra questi non è mancata anche l'analisi della questione da parte di Michael Pachter, il quale - interrogato dal regista di Gixel Brian Crescente su Twitter- non ha mancato di dire la sua, affermando che a suo avviso questo accostamento non sia in alcun modo legittimo.

A quanto dichiarato da Pachter: "I legislatori sono degli idioti.... il gioco d'azzardo richiede che si scommetta denaro per vincere qualcosa di valore tangibile. Se il premio non può essere monetizzato o a sua volta rivenduto, allora non è gioco d'azzardo. Chi la pensa diversamente dovrebbe dimettersi."

Pachter è dunque abbastanza convinto che questa pratica di business non sia in alcun modo associabile al gioco d'azzardo e che le posizioni mosse dai diversi Paesi siano, a suo vedere, un po' eccessive. Voi cosa ne pensate sull'argomento?

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