Subito dopo essersi aggiudicato il premio Best Action Game al TGA, abbiamo incontrato il narrative designer di Machine Games Tommy Tordsson Bjork e il senior game designer Andreas Öjerfors al Fun & Serious Game Festival di Bilbao, dove Wolfenstein II: The New Colossus ha ricevuto lo stesso premio il giorno successivo.
Nell'intervista di seguito entrambi ci hanno espresso cosa ne pensano di questo riconosciamento e ci hanno parlato di molti aspetti del gioco, ma volevamo anche sapere se Wolfenstein II avrebbe seguito lo stesso percorso di Doom in termini di adattamento.
Per prima cosa, è stata confermata una versione per Nintendo Switch da Bethesda, il cui lancio è previsto all'inizio del 2018. "Questa è una collaborazione con uno studio diverso con cui stiamo lavorando", ci ha ricordato Öjerfors, prima di precisare che il team responsabile è Panic Button. "È lo stesso studio di Doom", ha aggiunto Bjork. "Sono le stesse persone", conferma il primo.
Il senior game designer ha aggiunto successivamente "sono esperti di Switch e ora sono esperti del motore [id Tech 6], quindi lavoriamo con loro, e la versione di Doom si è rivelata davvero entusiasmante su Switch. Penso che Wolfenstein lo sarà ugualmente, sarà altrettanto buono".
Panic Button ha una buona reputazione sul modo in cui riescono a "spremere" l'hardware di Switch quando si tratta di adattare progetti precedentemente lanciati su PS4, Xbox One o PC. Doom e Rocket League sono esempi recenti.
All'inizio dell'intervista abbiamo anche parlato del concetto di "consapevolezza del corpo" quando abbiamo giocato in prima persona con J. Blazkowicz. Ci siamo chiesti se questo potesse essere usato anche per un potenziale adattamento di Wolfenstein II VR.
"Non abbiamo in programma di trasformare il gioco in un'esperienza VR", conferma Öjerfors. "Ma a un certo punto ci piacerebbe fare alcuni esperimenti con la VR, assolutamente, e siamo molto interessati in quanto studio a creare quel senso fisico di trovarsi nel mondo, quindi sarebbe interessante provarlo in VR, vedremo".