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The Last of Us: Parte 2

The Last of Us: Parte 2 non è un open world

Abbiamo chiacchierato con Halley Gross di Naughty Dog all'E3.

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Naughty Dog ha recentemente presentato il trailer di gameplay dell'attesissimo The Last of Us: Parte 2 durante la conferenza stampa E3 di Sony. Dopo il reveal, abbiamo avuto l'opportunità di chiacchierare con il co-sceneggiatore Halley Gross in merito ad alcune delle caratteristiche del gioco.

Il trailer ha offerto uno sguardo su Ellie a 4-5 anni di distanza dal gioco originale, ora ambientato in una comunità relativamente sicura a Jackson. Anche se tutto sembra calmo e tranquillo, il trailer ci catapulta all'improvviso in una disperata lotta tra Ellie e una banda di assalitori. I nuovi nemici, noti come Seraphites, sono un culto religioso partito da Seattle, dove si svolge il combattimento.

La location dettagliata del trailer aveva un aspetto decisamente più aperto e questo ha portato alcuni fan a ipotizzare che il gioco fosse un open world, ma a quanto pare non è così.

"È ancora un'esperienza lineare, ma i livelli sono un po' più ampi del primo gioco", ha confermato Gross a Gamereactor.

Gran parte delle meccaniche di gioco saranno simili a quelle del primo titolo, ma il cambiamento più notevole è dato dal fatto che ora si può saltare e andare prono a nascondersi sotto le macchine e così via.

Il filmato ha confermato che Joel è ancora vivo in Parte 2, ma i recenti commenti del direttore creativo Neil Druckmann suggeriscono che potrebbe non essere un personaggio giocabile. Come riportato da IGN, Druckmann ha commentato: "Ellie è l'unico personaggio giocabile nel gioco." Magari è un suggerimento errato, ma alcuni fan avevano già supposto da tempo questo dettaglio, in quanto il personaggio non appare mai nei trailer.

Non conosciamo ancora una data di lancio per The Last of Us: Parte 2, ma è atteso un annuncio, prima o poi.

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