Avalanche al lavoro su una nuova IP

Abbiamo parlato con Christofer Sundberg di Avalache Studios alla Gamescom di quest'anno e abbiamo scoperto che, oltre a Mad Max, lo studio sta lavorando in parallelo ad un altro progetto.

"E' la prima volta che ci dedichiamo ad un titolo mondo aperto story-driven, per cambiare un po' la mentalità dello studio, orientandoci più al sandboxy, il modo più caotico di progettazione di un gioco, anche se creare un titolo in stile narrativo è stata un'esperienza molto interessante" ci ha detto Sundberg.

A differenza di Just Cause 2, non c'è alcun elemento aereo in Mad Max, e gli abbiamo chiesto se il motivo fosse quello di permettere un maggior controllo in una situazione caotica:

"Anche in Mad Max, c'è molto caos [come in Just Cause 2]. Il mondo post-apocalittico, il mondo di Mad Max, è molto caotico in quanto è come se fosse impazzito. E' ricco degli elementi tipici di Avalanche, con un sacco di esplosioni, un sacco di auto volanti, un sacco di cagate pazzesche."

Sundberg ha anche confermato che lo studio ha assunto un nuovo doppiatore, dopo il clamore suscitato attorno al cast originale:

"Abbiamo ascoltato i fans e abbiamo scelto un grande doppiatore che in realtà c'è già in questa demo qui [alla Gamescom] . Penso che vada alla grande, si adatta molto bene al gioco ".

Infine abbiamo parlato di ciò che il futuro ha in serbo per lo studio, oltre a Mad Max:

"Abbiamo anche un nostro gioco mobile in fase di sviluppo", ha spiegato. "E 'un gioco per cellulari e tablet che mi auguro riusciremo ad annunciare alla fine di quest'anno. Si tratta di qualcosa a cui stiamo lavorando completamente per i fatti nostri, è una nuova IP."

Sundberg ha continuato:

"Stiamo avviando alcuni nuovi sviluppi, alcuni nuovi progetti che facciamo internamente, così come nuovi concept. Beh, questo è molto eccitante, e poi abbiamo lo studio a New York, ovviamente, che sta lavorando ad un progetto con Square Enix, ancora da annunciare. Lo studio è molto occupato in questo momento ".

Di seguito, la nostra video-intervista completa: