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Overwatch

Overwatch - Impressioni PS4 e Xbox One

Perché Blizzard non sbaglia mai un colpo.

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Non possiamo iniziare questo articolo senza fare una confessione spassionata: sebbene il genere FPS diverta un sacco chi scrive e quest'ultima ci giochi anche parecchio, le nostre abilità a riguardo sono molto scarse. Profondamente scarse, a dire il vero. Non possiamo farci nulla: più proviamo ad essere precisi e a muoverci come una macchina da guerra, più ci ritroviamo a collezionare una sfilza di morti che farebbero rabbrividire qualsiasi veterano. Ciononostante, come dicevamo in apertura, nulla ci ha impedito negli anni ad appassionarci al genere, a provarci comunque vada, a ridere della nostra nabbetudine (prima o poi si migliorerà, giusto?) e a lanciarci in qualsiasi nuova sfida ci si aprisse davanti.

Non ultimo è stato il caso di Overwatch, la prima incursione di Blizzard nel genere FPS, che da un po' di tempo è in closed beta su PC e con cui abbiamo trascorso ben più di qualche ora in compagnia, ancora una volta con la stessa medesima leggerezza e tranquillità con cui ci siamo sempre approcciati a titoli di questo tipo. In realtà, della versione PC di Overwatch abbiamo già avuto occasione di parlarvene in diverse occasioni (non ultime, le nostre impressioni sulla beta che potete leggere qui), ma nella giornata di ieri abbiamo avuto finalmente la possibilità di provare in anteprima la versione console del titolo, nel corso di un evento hands-on tenutosi a Milano. Scopriamo com'è andata e se abbiamo gettato definitivamente la spugna.

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Un aspetto che, sin da subito, attrae di Overwatch è la sua struttura semplice, ma al contempo profonda. È evidente - sin dai primi istanti in cui ci si inizia a scaldare con il gioco - che Blizzard abbia dato vita a questo titolo principalmente con un solo unico scopo: divertire, senza ossessionare chi gioca con meccaniche di gameplay estremamente (e inutilmente) complesse. Ogni personaggio, infatti, vanta poche e semplici caratteristiche (un'arma principale, un paio di abilità uniche e un'arma speciale attivabile solo grazie al riempimento di una barra speciale), senza la necessità/possibilità di creare diversi loadout da usare in combattimento. Questo aspetto molto probabilmente farà storcere il naso ai più avvezzi al genere, oramai abituati a personalizzazioni molto profonde per i propri personaggi, ma questa mancanza è stata ingegnosamente sopperita da una soluzione semplice, ma efficace: il gioco di squadra.

Il fatto che Overwatch abbia un roster di personaggi così nutrito non è casuale: la scelta di inserire oltre 20 diversi personaggi, ciascuno con proprie caratteristiche preculiari e abilità (dal guaritore al tank, passando per i cecchini), è un modo per incentivare i giocatori a lavorare come squadra e non da "lupi solitari", in particolare nelle modalità online che stanno caratterizzando la closed beta, e che saranno le medesime che tutti i giocatori potranno affrontare al momento dell'open beta, programmata dal 5 al 9 maggio su PC e console. Il gioco di squadra, il lavorare in team in modo coordinato e tattico, è probabilmente uno dei più grandi valori aggiunti di Overwatch, potenziato anche da alcune modalità online che fanno leva su questo aspetto, compresa quella in cui bisogna scortare un carico fino alla meta (tra le modalità presenti nella closed beta), lavorando in modo sinergico e combinato con gli altri cinque compagni di squadra.

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Ma quanto vi stiamo raccontando per molti di voi sarà "carta nota", e non vorremo dilungarci ulteriormente su questo aspetto. La domanda che molti di voi si staranno ponendo è: c'è grande differenza tra la versione PC, oramai nota a molti, rispetto alla versione console, annunciata durante l'ultimo Blizzcon? La risposta più corretta è "nì", in realtà, ma partiamo dalle similitudini. Da un punto di vista grafico e delle prestazioni, l'aspetto che probabilmente più sta a cuore ai giocatori, Overwatch su console non ha nulla da invidiare alla sua controparte PC. È vero, è innegabile che la versione PC sia leggermente più dettagliata e rifinita rispetto a quella Xbox One e PlayStation 4, ma in fin dei conti, la scelta di uno stile molto cartoonesco gioca sicuramente a favore di Overwatch, rendendo praticamente invisibili le lievi differenze in termini di dettagli tra le due versioni. Da un punto di vista di framerate e risoluzioni, lo shooter di Blizzard gira fluido a 1080p/60 fps su entrambe le versioni e, anche se nelle scene più concitate, abbiamo avvertito qualche leggero calo di framerate, le performance delle due console si sono rivelate davvero molto buone (un pelino meno su Xbox One, ma nulla che incida negativamente sull'esperienza).

La differenza più ovvia tra le due versioni risiede ovviamente nei suoi controlli. Rispetto alla versione PC, dove utilizziamo mouse e tastiera (me è possibile anche usare un controller Xbox, se preferite...indovinate perché lo sappiamo?!) e la risposta è decisamente più precisa, in Overwatch su Xbox One e PS4 l'esperienza risulta leggermente meno "pulita", ma al contempo più intuitiva e più rapida rispetto alla sua controparte PC. La facile mappatura delle abilità e delle azioni sui pulsanti del pad permettono sin da subito ai giocatori, anche i più scarsi (!), di muoversi con maggiore agilità ed entrare nel mood del combattimento senza alcun compromesso di sorta. Tuttalpiù, la scelta di limitare a pochi semplici comandi le attività dei nostri personaggi ci lascia supporre che, in realtà, Blizzard avesse già in mente di portare quest'esperienza su tutte e tre le piattaforme, offrendo versioni quasi praticamente identiche, a parte qualche piccola sfumatura di sorta. Forse è in termini di bilanciamento che l'esperienza tra PC e console risente maggiormente delle sue differenze, ma a parte questo, le due versioni ci sono apparse assolutamente complementari, e altrettanto buone.

È la qualità, e non la quantità, a fare la differenza. Non potrebbe esistere assioma più veritiero per descrivere Overwatch di Blizzard. La scelta audace compiuta dallo studio, nel concentrarsi soprattutto affinché l'esperienza risultasse perfetta sulle tre diverse piattaforme piuttosto che aggiungere una mole di contenuti eccessiva (ma in fin dei conti, per quello c'è sempre tempo, o no?) si è ben tradotta in un gioco interessante, vivace, divertente, colorato, che ha tutte le carte in tavola per attrarre legioni di giocatori, nuovi e veterani, che trascorreranno molte ore in sua compagnia. Come la sua controparte PC, anche la versione console di Overwatch ci ha davvero convinto, e non vediamo l'ora che sia il 24 maggio per calarci nell'esperienza completa, caratterizzata non solo da diverse interessanti modalità online, ma anche da una modalità storia intrigante.

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