Overwatch è il miglior multiplayer sparatutto a cui abbiamo mai giocato. Sì, mi rendo conto che sono parolone, ma ci abbiamo pensato a lungo prima di sbilanciarci su un giudizio così definitivo, e la conclusione è chiara. Ci sono certamente altri giochi con cui ci siamo davvero divertiio in passato che rientrano in questo genere - Quake, ad esempio, o Call of Duty 4 e soprattutto Team Fortress 2 - ma Overwatch merita più di tutti questa menzione. In parte perché Blizzard ha sviluppato un gioco con un livello tale che renderebbe molti altri studi verdi di invidia, e in parte perché gli sviluppatori hanno imparato da tutte le esperienze pre-esistenti appartenenti a questo genere sin dal primo Quake, il primo gioco che ha permesso alle persone di giocare su Internet nel lontano 1996.
Quindi sì, Overwatch è, senza dubbio, il miglior multiplayer sparatutto su cui abbiamo mai messo le mani. Ci giocheremmo anche adesso, in questo preciso momento, se non fosse che stiamo lavorando e dobbiamo scrivere questa recensione.
"Ma aspetta" qualcuno potrebbe obiettare, "il gioco è stato pubblicato appena un paio di giorni fa, come questo tizio a dire di essere pronto a scrivere una recensione?".
Domanda assolutamente legittima. Ma la risposta è che abbiamo giocato centinaia e centinaia di ore nella closed beta, iniziata alla fine dello scorso anno. E con tutto il rispetto, è questo in fin dei conti quello che conta, perché la versione finale di Overwatch è praticamente identica alla beta vista nelle ultime settimane.
Sin dalle primissime ore in cui la closed beta è andata online, abbiamo detto, in parte scherzando (ma anche solo in parte), che Overwatch è stato miglior gioco del 2015. Il gioco si candida oggi al miglior GOTY per il 2016, e non riesco a vedere all'orizzonte altri titoli che potrebbero spodestarlo dal suo trono.
Prima di tuffarci sul perché Overwatch, a nostro parere, è così dannatamente bello, sarebbe opportuno fare una breve panoramica su ciò che effettivamente è Overwatch.
Come dicevamo, si tratta di uno shooter multiplayer. Due squadre da sei giocatori (mai meno, mai di più) combattono per raggiungere un qualche tipo di obiettivo. A seconda della mappa, può essere una macchina con a bordo una bomba che ha bisogno di essere scortata in un certo luogo, o un'area sulla mappa che deve essere conquistata. I giocatori scelgono un personaggio da un cast di 21 eroi, ognuno con differenti abilità, punti di forza e di debolezza.
Reinhardt è, ad esempio, un tedescone che indossa un'armatura che può proteggere i suoi compagni di squadra dietro uno scudo di energia, e colpisce i suoi nemici alla testa con un martello a razzo. Tracer è una piccola e veloce signorina che può teletrasportarsi su brevi distanze e riportare indietro l'orologio di tre secondi, nel caso in cui si metta nei guai. McCree è un vero cowboy che spara ai suoi nemici da lontano con precisione, o che svuota il caricatore sul nemico cui si trova di fronte, a distanza ravvicinata, dopo averlo paralizzato con un botto flash. E così via.
È possibile cambiare personaggio tutte le volte che volete durante un combattimento, e non ci sono restrizioni se altre persone stanno giocando con lo stesso personaggio, in quanto ogni giocatore può usare chi vuole. Non si possono livellare i personaggi durante la partita, in quanto Overwatch non è un MOBA come League of Legends o Battleborn, ma è uno shooter puro.
Il massiccio roster di personaggi è uno dei punti di forza di Overwatch. Il gioco si estende in modo così ampio che ci sarà sempre qualcosa che soddisfa i gusti e lo stile di gioco di tutti. I giocatori Old School di Quake ameranno, ad esempio, Pharah per il suo lanciarazzi e jetpack. Gli appassionati di sparatutto più banali possono divertirsi con Soldato: 76 e il suo fucile d'assalto. Se non avete un'ottima mira, potete optare di scegliere Reinhardt o il gorilla spaziale Winston, le cui armi colpiscono tutti i nemici entro la giusta distanza e campo visivo. Se preferite fare il guaritore (ed essere la spina dorsale della squadra, mantenendo tutti vivi) potete scegliere personaggi come Mercy e Lucio, mentre Torbjörn costruisce cannoni automatici e Symmetra dà ai giocatori della stessa squadra scudi e posiziona piccole torrette.
Nessuno dei personaggi è cattivo, tutti hanno le proprie chicche e situazioni in cui sono forti. Il ninja cyborg Genji è, ad esempio, perfetto per fiancheggiare avversari lenti ed è molto difficile da colpire. D'altra parte può essere fatto a pezzi i in pochi secondi da Winston, il cui cannone di Tesla frigge per bene Genji, senza nemmeno dover puntare su di lui. Ma poi Winston può sicuramente subire danni se Reaper si avvicina con i suoi fucili da caccia. Ma questi non vanno bene se si gioca sulla distanza.
In altre parole, il gioco crea sempre situazioni equilibrate, in cui un giocatore ha sempre dei punti di vantaggio, ma al contempo anche delle debolezze. Quindi la strada per la vittoria si costruisce soprattutto creando combinazioni perfette all'interno della squadra, che più si adattano alla situazione e alla volontà di cambiare personaggi nel caso in cui il piano attuale non funziona.
Visivamente il character design è fantastico. Blizzard ha imparato sia da Team Fortress 2 e in parte da World of Warcraft. Ognuno dei 21 eroi ha una propria espressione unica, che copre tutto, dalle silhouette alla postura e alla forma. E il resto del gioco è altrettanto sbalorditivo. Anche se si scelgono impostazioni più basse per la versione PC, il gioco è comunque bellissimo grazie ad una direzione artistica in stile cartone animato che si fonde a dettagli raffinati con ampie aree.
Con la mia GeForce GTX 960 il gioco è costantemente in piena espansione con più di 100 fps con tutte le impostazioni a Medio, ma se avete una 980, potete tranquillamente contare su 120-140 fps con tutte le impostazioni a Alto. Ma anche per chi non ha un PC super potente ci sono buone notizie, perché molti vecchi sistemi potranno comunque girare a 60 fotogrammi al secondo con impostazioni minime.
Per quanto riguarda i controlli, anche qui possiamo dirci pienamente soddisfatti e responsivi esattamente quando e come ci si aspetterebbe. È una di quelle cose difficili da spiegare a parole perché ci sono solo due modi in cui può funzionare. In entrambi i casi o è buono o è una merda. Overwatch fortunatamente lo fa nel modo giusto. Proprio come tutti gli altri giochi derivati da classici ispirati a Quake di id Software (tra cui Counter-Strike, Team Fortress 2, un'intera generazione di Call of Duty, e, naturalmente, Quake stesso). I controlli e il mouse in particolare, sembrano solo leggermente più nitidi rispetto a quelli di Doom, che in realtà era piuttosto forte in questo senso.
Non c'è alcun problema sui server. La reputazione quasi perfetta di Blizzard ha vacillato solo durante il lancio di Diablo 3, in quanto era ingiocabile. Non ce ne sono di questi problemi con Overwatch, fortunatamente. Il gioco è stato senza intoppi sin dal lancio, e solo una volta ci è capitato che siamo stati disconnessi.
Tuttavia, va fatto un piccolo commento per quanto riguarda una scelta di design che gli sviluppatori hanno preso quando hanno creato l'infrastruttura per la comunicazione tra il giocatore e il server. Più volte vi capiterà di essere colpiti da persone che pensavate non vi potessero vedere perché avevate appena girato l'angolo. Così vi appariva sullo schermo, ma sullo schermo dell'avversario voi non avevate ancora girato l'angolo. Quando sorgono questi tipi di problemi, il gioco deciderà sempre che chi ha sparato ha ragione. Si potrebbe aprire un dibattito sull'argomento, è vero, ma non ci sentiamo di colpevolizzare troppo Blizzard per questa scelta, anche se per alcuni di voi potrebbe essere fonte di frustrazione.
Questo discorso, tuttavia, mi porta a parlare di uno degli aspetti più importanti di Overwatch: la frustrazione ridotta al minimo. Il gioco è intriso di decisioni di design che aiutano a ridurre al minimo le frustrazioni di chi perde, dei cattivi giocatori, degli stronzi nella vostra squadra, e molto altro ancora. Prima di tutto le battaglie raramente vanno oltre i 10 minuti, quindi è facile riprendersi da una sconfitta, e presto vi ritufferete nel calore della battaglia. In aggiunta a questo, non c'è tabellone con i punti in comune. Non c'è nessuno, se non voi, che può vedere quante kill avete fatto, quindi nessuno può insultarvi per non aver sparato abbastanza o per essere morto troppe volte. A loro volta, le statistiche sono dotate di un piccolo sistema medaglia che vi dice se siete tra i primi 3 giocatori della squadra per eliminazioni, uccisioni vicino all'obiettivo, quante volte avete guarito, e così via. Questo funge da grande motivatore, ma non potrete urlare ai vostri compagni di squadra di essere degli idioti.
Le tre modalità del gioco sono tutte abbastanza auto-esplicative, e non avrete mai qualche dubbio su cosa fare e dove andare, o quale sia il modo migliore per contribuire alla vittoria. Naturalmente ci sono situazioni in cui una squadra più brava mette su una difesa che è impossibile sfondare. E ci saranno partite in cui una squadra ben coordinata riesce a massacrare i loro avversari senza speranza. Ma, come accennato, si dimentica tutto molto in fretta perché verrete presto indirizzati su una nuova partita. Credo che la mia sconfitta più veloce finora sia stata circa due minuti. Quindi, a differenza, ad esempio, di League of Legends o Dota 2, dove una sconfitta straziante può richiedere fino a 20 lunghi minuti, in Overwatch a malapena abbiamo il tempo di tenere il broncio.
Con questo vogliamo giungere alla conclusione che Overwatch sia lo shooter perfetto? No. Ci sono alcune cose che mancano. Per esempio, non vi è attualmente alcun modo per confrontarsi con altri giocatori. Non ci sono classifiche o divisioni o qualsiasi cosa che ci dica qualcosa sul vostro livello rispetto al resto del mondo. La beta ha avuto ad un certo punto le partite competitive, che poi sono state rimosse perché né i giocatori né gli sviluppatori ne erano soddisfatti. Blizzard ha promesso che e reintrodurrà durante l'estate, ma al momento non abbiamo ulteriori informazioni.
E poi c'è anche il fatto che Overwatch non ha una modalità singleplayer. Se non vi piacciono i giochi multiplayer e competere contro altri giocatori, tenetevene alla larga. Non c'è nemmeno un lieve barlume di campagna o una qualche attività co-op simile alla modalità Orda. Potete giocare contro l'IA nella modalità di allenamento, ma a nostro avviso non è un granché. Overwatch è fatto solo per le persone che amano il multiplayer.
Per fortuna, noi siamo tra quelli. Soprattutto quando l'esperienza complessiva è così approfondita e definita come in Overwatch. L'ho detto sin dal principio, e ora lo dico di nuovo: Overwatch è il miglior shooter multiplayer a cui abbia mai giocato. E non appena abbiamo digitato l'ultima lettera in questa recensione, ci rimettiamo immediatamente a giocare.