Pokémon Spada/Scudo: Nintendo fa causa ai leaker

Se sei stato attivo sui social media nelle scorse settimane prima del lancio di Pokémon Spada e Scudo, è molto probabile che ti sarai imbattuto in qualche pesante spoiler e si scopre che The Pokémon Company International non ha intenzione di dimenticare l'accaduto, procedendo per vie legali nei confronti dei responsabili.

Come riportato da Forbes, gli avvocati stanno cercando di risalire a coloro che negli Stati Uniti hanno fatto trapelare il contenuto, comprese le immagini di nuovi Pokémon tratte dalla guida strategica.

Puoi trovare la causa qui (si ringrazia Polygon) e l'azienda che rappresenta la causa è Perkins Coie, che ha avuto esperienze con Google in passato.

"L'industria dei videogiochi è altamente competitiva con migliaia di nuovi giochi pubblicati ogni anno. Per massimizzare l'interesse dei consumatori e l'entusiasmo per i nuovi giochi Pokémon, TPCi e i suoi partner studiano attentamente gli annunci su nuovi Pokémon, caratteristiche e funzionalità", si legge nel documento.

"Quando individui rivelano questi dettagli senza il consenso di TPCi o dei suoi partner (comunemente chiamati" leak"o" spoiler ") minacciano questo valore e minano l'entusiasmo e l'interesse attentamente coltivati ​​che TPCi e i suoi partner, che hanno lavorato duramente per generarlo. Rovina anche la sorpresa a centinaia di migliaia di fan Pokémon che attendono con impazienza l'uscita del nuovo gioco ".

Anche se gli imputati senza nome si chiamano John/Jane Does, dal momento che non sono stati nominati e identificati in via formale, la causa dice che ci sarebbero quattro utenti Discord al centro di tutto questo, che hanno fatto trapelare alcune immagini. Detto questo, le persone dietro gli account non sono state rese note, ma il documento ha anche una sequenza temporale di eventi relativa a questi leak.

Questo è il motivo per cui The Pokémon Company vuole usare le citazioni di Discord e 4chan per aiutare a trovare i leaker, anche se è in attesa di una decisione del tribunale sulla questione.

La società vuole "danni compensativi" per questi leak, ma senza i nomi dei responsabili, la situazione è ben lontana da una sua risoluzione.