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Destiny 2

Destiny 2 - Provato

Abbiamo inviato il nostro esperto di Destiny a Los Angeles per scoprire cosa avesse da offrire il gioco.

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Abbiamo attraversato l'Oceano per capire se Destiny 2 fosse in grado di intercettare le nostre speranze e aspettative, e quando siamo andati via dall'evento otto ore dopo, eravamo sereni. Destiny 2 si prepara a diventare qualcosa di veramente fantastico.

Tutto è iniziato con una presentazione di un'ora. La premessa di Destiny 2 ci viene servita immediatamente. La Torre dell'ultima città sicura della Terra viene invasa dalla Cabala. Gli alieni simili a tartarughe sono intenzionati a prendere il controllo del misterioso potere dato agli umani da Il Viaggiatore (la grande sfera che sovrasta la città) e iniziano a bombardare qualsiasi cosa. Viene condotto un valoroso tentativo per difendere la città, e vediamo volti familiari come Cayde-6, Ikora Rey e Zavala dare il tutto per tutto. Quando avviene il passaggio dalla cutscene al gioco vero e proprio, la folla applaude, è in delirio. Destiny 2 è proprio come Destiny, e non è necessariamente una cosa negativa.

Non appena prendiamo il controller, ci sentiamo a casa quasi immediatamente. Non c'è dubbio che questo gioco sia Destiny nel suo cuore, sia in termini di grafica sia in termini di gameplay. Ciò che, tuttavia, diventa evidente è quanto sia più dinamico. L'intera zona di combattimento si sente viva; la radio trasmette grida, ci sono fuoco e scintille ovunque, e c'è un senso di pericolo nell'aria. All'apparenza è Destiny, ma la missione "Homecoming" fa sfigurare tutte le missioni simili trovate nel suo predecessore. Dall'aiutare Zavala a resistere all'assalto iniziale aiutato dalla sua bolla da Titano, a guardare Ikora Rey mentre lancia una nuova bomba contro una navicella spaziale in attacco, al resistere all'antagonista del gioco, Gaul, tutto è eccezionale, è davvero ottimo.

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Luke Smith, game director di Destiny 2, che ha anche diretto lo sviluppo dell'acclamata espansione Il Re dei Corrotti, spiega che Destiny 2 è un reboot e l'idea è che questo nuovo capitolo sia altrettanto facile sia per chi non abbia mai giocato a Destiny sia per qualcuno che invece ci ha trascorso centinaia di ore.

"Vogliamo costruire un mondo di cui volete far parte: si tratta di costruire un luogo interessante, si tratta di fare cose stupefacenti. Non importa quale sia l'umore in cui vi troviate e non importa se siete un giocatore solitario, un giocatore competitivo o un giocatore cooperativo, abbiamo attività da giocare per tutti".

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L'obiettivo è stato quello di costruire un mondo in cui i giocatori ci vogliono trascorrere del tempo, un mondo pieno di cose da fare per tutti i tipi di giocatori. Indipendentemente dal fatto che vi piaccia giocare con gli amici o da solo, ci saranno cose da fare. La struttura del mondo di gioco è stata fortemente alterata, i pianeti che visiterete saranno massicci e contengono molte cose da vedere e da esplorare.

Sulla Terra arriviamo a visitare la "Zona Europea Morta", secondo Bungie la più grande area mai creata per Destiny, ed è caratterizzata da fitte foreste e sistemi di caverne sotterranee e di una base della Legione Rossa da abbattere. Visiteremo anche Titan, una delle lune di Saturno e che è completamente sprovvista della massa terrestre. Nessus è un pianeta che i Vex hanno quasi consumato e trasformato in una macchina. Vedremo anche Io, l'ultimo pianeta Il Viaggiatore ha visitato prima del suo collasso. Non ci è stato mostrato alcun evento durante questa presentazione, ma sicuramente sembra che Destiny 2 avrà un mondo più aperto rispetto al suo predecessore, completo di segreti e di una mappa che vi aiuta ad esplorare.

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La missione che ci è stata mostrata, chiamata Homecoming, è anche quella che successivamente abbiamo giocato. Per quelli di noi che hanno trascorso molto tempo a giocare a Destiny, iniziare con l'annientamento della Cabala si tratta di una transizione tranquilla. Destiny 2 si gioca esattamente come Destiny, ma come è facile intuire, sono state aggiunte alcune nuove meccaniche. Per ora, due delle vecchie sottoclassi sono confermate ("Assaltatore" per il Titano e "Pistolero" per il Cacciatore), oltre a tre nuove sottoclassi (su cui torneremo più avanti). Le vecchie classi sono state un po' riviste e hanno ricevuto ciascuna una nuova abilità per classe oltre alle granate e agli attacchi da mischia.

Il Pistolero può ora usare una schivata per spostarsi in situazioni precarie (pensate al salto evasivo del "Predatore della notte"). L' Assaltatore ora ha una sorta di parete protettiva che può essere attivata e la nuova classe Stregone "Dawnblade" può evocare un campo di energia per guarire. Le abilità possono anche essere modificate con due diverse scelte, che consentono di personalizzare alcune classi. Il campo di guarigione del "Dawnblade" può per esempio essere scambiato per un campo che offre ai propri compagni di squadra un aumento del danno. Questa abilità aggiuntiva aggiunge un'altra dimensione a Destiny 2, in quanto è necessario prendere maggiormente in considerazione la creazione del proprio team per un Raid perfetto rispetto al precedente capitolo.

Dawnblade è l'unica nuova sottoclasse che abbiamo potuto provare. Le granate sono uguali a quelle della vecchia classe "Cantore del Sole" e le variazioni in termini di salto sono tutte familiari. La super è costituita da una spada infuocata che consente di mettere a segno un sacco di danni a un ritmo elevato, preferibilmente in aria. Gli altri due nuovi attacchi speciali mostrati erano la Sentinel del Titano, basato sull'elemento Void. Immaginate Capitan America e capirete di cosa stiamo parlando. Lo scudo viene usato per scacciare il più possibile lontano i nemici, così come proteggersi, nel caso ce ne fosse la necessità. Arcstrider è la nuova classe della classe Cacciatore e ci ricorda un sacco la classe "Lama Danzante" di Destiny, o, almeno, a quanto è stato mostrato durante la presentazione.

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Anche se le classi sembrano familiari, il sistema degli upgrade ha subito un importante restauro. È stato semplificato, e molte delle opzioni sono sparite. Bungie vuole infatti obbligarci a scegliere fra due percorsi preimpostati. Non è un problema, in quanto la maggior parte dei giocatori probabilmente non si è data da fare con queste opzioni una volta terminate le migliorie del proprio personaggio, ma toglie comunque il senso del controllo e potrebbe essere visto come una mossa per avvicinare il gioco a un'impostazione più casual. Vale la pena notare che la versione che abbiamo giocato non sarà identica a quella del gioco previsto per il prossimo settembre, e molto potrebbe ancora cambiare.

Dopo la missione della campagna, abbiamo provato un assalto, The Inverted Spire, e come prima abbiamo avuto la sensazione di trovarci di fronte a una tipica missione di Destiny, ma certamente di qualità. Qui dobbiamo combattere contro i Vex e la Cabala attraverso enormi campi di battaglia e gigantesche trivelle industriali, facendosi strada verso il boss finale. Bungie sembra più aperta a sperimentare con le meccaniche, dato che abbiamo avuto a che fare persino con delle sezioni platform. La formula trita e ritrita, in cui si entra in una stanza uccidendo tutto ciò che si muove, per poi uscire e proseguire, è scomparsa. Almeno, questa è l'impressione che abbiamo avuto. Se questo sia indicativo degli altri assalti disponibili al lancio, però, resta da verificare.

Una cosa che è stata completamente modificata è la gestione delle armi. Non parliamo dell'uso delle armi, ma piuttosto nella maniera in cui sono classificate. In passato, tutto era abbastanza facile e diretto: c'erano tre categorie principali con diverse sottocategorie. Se volevi avere una pistola, un fucile da caccia e un lanciagranate, potevi equipaggiarli. Ora le armi sono invece divise tra cinetiche (Kinetic), elementali (Elemental) e potenti (Power). Nelle prime due categorie, le armi sono di tipologia simile, con l'evidente differenza che una categoria infligge danni elementali, e l'altra da impatto. Ora è dunque possibile brandire due fucili d'assalto, se lo desiderate. Nella categoria Power, invece, si trovano quelle armi che possono uccidere con un colpo. Fucili da cecchino, fucili a pompa, lanciagranate, e così via. Ciò significa, in pratica, che i lanciagranate e i fucili da cecchino usano le stesse munizioni, il che comporta alcune modifiche interessanti, in particolare nel multiplayer. Ci sono almeno due nuovi tipi di armi in Destiny 2: le mitragliette e i lanciagranate. La prima è pensata per gli scontri ravvicinati, mentre la seconda, beh, ti permette di lanciare granate. Naturalmente, è assai probabile che ve ne saranno altre in arrivo nel gioco completo.

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Prima di entrare nel vivo dei cambiamenti apportati alle modalità competitive, cerchiamo di capire il modo in cui Bungie spera di alleviare i problemi ricorrenti che hanno avuto in passato con il matchmaking. In Destiny, il contenuto più difficile (e migliore) è arrivato alla fine del gioco: i Raid, le prove di Osiride e, in una certa misura, gli assalti Cala la Notte. Il problema di questo contenuto è che solo la metà dei giocatori ha raggiunto effettivamente la fine del gioco, e Bungie vuole che più giocatori sperimentino il meglio di quello che Destiny 2 ha da offrire. Al posto del puro matchmaking, ci saranno le cosiddette "Partite guidate". Questo strumento consentirà ai giocatori in solitario di trovare i clan con gli slot aperti prima di una certa attività, in modo da poter inviare una richiesta di partecipazione. Quando siete intenti a cercare un gruppo di gioco, potrete leggere le informazioni sul clan e trovare una buona partita per il proprio livello di abilità e il proprio stile di gioco. In questo modo, Bungie spera di eliminare alcune delle difficoltà nell'organizzazione dei gruppi di gioco.

Luke Smith ce lo spiega in questo modo: "Avrete modo di gestire i giocatori che si uniranno alle sessioni. La cosa che stiamo cercando di risolvere è l'ostilità tra gli esseri umani: vogliamo le persone siano corrette l'un l'altro, e dobbiamo dare loro un sistema che gli permetta di farlo. Vogliamo che ci siano banner dei clan, nomi e descrizioni che facciano dire al giocatore "cavolo, voglio proprio giocare con questa gente!".

"Una cosa di cui non abbiamo parlato nella presentazione sono i Guardian Oaths, che chiediamo di scegliere quando si entra in una Partita Guidata. Se siete membri di un clan, avete una sorta di patto con le persone che giocano con voi. Magari esse non hanno mai giocato l'attività in questione, e il vostro compito è quello di farle loro da sherpa. Dovete aiutarli e mostrare loro che che cosa significhi essere un buon Guardiano".

Se fai parte di un clan che aiuta gli altri giocatori, otterrete delle ricompense di vario genere, e più farete, più otterrete. Esattamente come funzioni questo sistema non è ancora chiaro, ma sembra una buona soluzione per foraggiare la creazione di una comunità positiva. Chiunque abbia provato a giocare un raid con degli sconosciuti senza microfono, saprà esattamente quanto mal di testa può causare.

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Questo ci porta al multiplayer. Forse l'annuncio più inaspettato durante la presentazione è stato il seguente: tutte le modalità PvP di Destiny 2 saranno 4 contro 4. Questa notizia è stato rivelata insieme alla nuova modalità, Countdown, una modalità in cui un team attacca piazzando una bomba e gli altri devono disarmarla. La partita si può vincere anche eliminando l'altra squadra. Avete una sola vita per round, ma potete essere resuscitati da un compagno di squadra fino a quattro volte per round.

Sembra molto simile a Counter-Strike, e in effetti lo è. E funziona meravigliosamente bene. È facile capire perché vi sia solo il 4 contro 4, perché questo rende il gioco più personale e intenso, e rende il bilanciamento delle mappe più facile per gli sviluppatori di Bungie. Abbiamo giocato un paio di partite e sono state molto divertenti: sembra Destiny a tutti gli effetti, anche se il formato 4 contro 4 gli dà un sapore diverso. Come le cose si evolveranno in futuro con le modalità di gioco resta da vedere, ma abbiamo chiesto a Luke Smith degli stendardi di ferro e delle prove di Osiride, e sembra che torneranno: "Le prove di Osiride saranno presenti in Destiny 2, ma saranno diverse da quelle viste in passato", ci ha detto Smith.

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Come ormai probabilmente tutti già saprete, Destiny 2 sarà anche giocabile su PC e abbiamo potuto provare questa versione del gioco all'evento. Com'era? Semplicemente incredibile. Ci vuole un po' di abitudine a giocare a questo gioco con un mouse e una tastiera, ma il senso di fluidità garantito dai 60 fotogrammi al secondo (il gioco finito avrà un frame rate sbloccato) batte le console con facilità. La fedeltà grafica tra il PC e la console non si differenziava molto, ma va notato che le impostazioni del PC erano settate 4K in qualità media. Sul perché le console (e questo include sia PS4 Pro che Scorpio) saranno bloccate a 30 fotogrammi al secondo, ci è stato detto quanto segue:

"Sulla Playstation 4 Pro abbiamo scelto di utilizzare la GPU per il 4K nativo, e la potenza non è sufficiente per arrivare a 60 fotogrammi al secondo. Con Destiny 2 su PC vogliamo avere un'esperienza che possa piacere agli appassionati del gaming PC, e questo significa alto frame rate, FoV personalizzato, anti-aliasing, più efffetti particellari, un trattamento completo per i veri appassionati", ha spiegato Smith.

Destiny 2 dà un senso di già visto, ma come abbiamo scritto all'inizio, questa non è necessariamente una cosa negativa. Ciò su cio la maggior parte delle persone è d'accordo, è che Destiny era quasi perfetto in termini di giocabilità, ma falliva altrove: i contenuti, la narrazione e la progressione del personaggio, in particolare, erano deboli. Destiny 2 si presenta come incredibilmente rifinito, con un ottimo controllo, armi divertenti e un un gameplay solidissimo. Quello che abbiamo avuto modo di vedere in merito alla narrazione, sia durante le missioni della campagna che durante i filmati, è promettente e l'esplorazione dei vari pianeti potrebbe essere molto interessante.

Solo il tempo ci dirà come stiano davvero le cose, ma Bungie sta davvero facendo i passi giusti questa volta, allo stesso tempo cercando di non stravolgere quello che ha reso Destiny così popolare. Non si vuole correggere ciò che non è sbagliato, come qualcuno probabilmente ha pensato. Più avanti, in estate, ci sarà una beta, e poi è solo un paio di mesi ci separeranno dal lancio. Siamo stati rassicurati, e siamo sicuri che Destiny 2 manterrà le promesse il prossimo settembre.

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