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Mario + Rabbids Kingdom Battle

Mario + Rabbids Kingdom Battle - Impressioni finali

La prova di Parigi ci ha convinto che Mario + Rabbids è un vero strategico.

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Nonostante il primo incontro fra i Rabbids e Super Mario sia stato accompagnato da rumor e speculazioni, il suo annuncio è stato comunque annoverato come una delle più grandi sorprese dell'E3 di quest'anno. Invece di un altro RPG, Mario + Rabbids Kingdom Battle si è rivelato essere uno strategico sulla falsariga di Xcom. A Parigi Ubisoft ci ha dimostrato come questo esperimento così inusuale non sia privo di una certa profondità. Tuttavia c'è un ma...

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Immaginare Mario con un arma tra le mani è tanto interessante quanto assurdo. Fatta eccezione per qualche fumetto e video realizzati dai fan su Internet, il Regno dei Funghi è sempre stato un luogo decisamente pacifico. Certo, c'è stata una pistola spara acqua in Super Mario Sunshine, ma oltre a ciò Nintendo non si è mai voluta spingere. Superata ormai la trentina d'anni il nostro idraulico baffuto può finalmente mettere le mani su qualcosa di un calibro decisamente maggiore. E così Mario, Peach e Yoshi sono finiti per armarsi pesantemente, granate incluse, il tutto per difendere se stessi dall'imminente minaccia. Ciò che un tempo sembrava impensabile con Mario + Rabbids Kingdom Battle diventa realtà, perché, come alcuni di voi sapranno, certe situazioni richiedono misure oltremodo drastiche...

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I folli Rabbids di Ubisoft hanno raggiunto il Regno dei Funghi, creando non poco scompiglio. Come ci si può aspettare, il titolo è fortemente improntato sull'umorismo sin dalle prime battute e fortunatamente non si limita a fermarsi ai bizzarri costumi indossati dai Rabbids. Dopo l'E3 molti di noi erano scettici sul fatto che Mario + Rabbids Kingdom Battle possedesse una profondità tale da potersi annoverare a pieno diritto tra gli strategici. Del resto entrambe le serie sono contraddistinte dalla loro semplicità e accessibilità. Tuttavia Ubisoft ha dato prova di non star lavorando ad una versione semplificata del genere, dedicata unicamente ai casual gamer e ai giocatori più giovani. In esso infatti troverete tutte le caratteristiche e meccaniche del genere strategico, il tutto unito alla spassosa follia sopracitata.

Prima di ogni battaglia è possibile scegliere tre personaggi tra Mario e i suoi amici così come le controparti travestite dei Rabbids. Ogni personaggio possiede abilità uniche, nonché punti di forza e debolezze. Tutto ciò può essere visto tramite il personale albero delle abilità, l'arma principale e secondaria e le due tecniche speciali. L'albero delle abilità si divide in movimento, attacco, tecniche ed altro ancora, e nonostante alcuni percorsi siano simili tra loro, la maggior parte di essi sono realizzati specificatamente per il personaggio preso in questione. La principessa Peach per esempio può imparare tecniche che curano gli alleati, mentre Mario ha la possibilità di effettuare contrattacchi nel momento in cui un nemico tenta di rifugiarsi dietro determinate coperture. Le gambe lunghe di Luigi invece gli consentono di ottenere una maggiore libertà di movimento.

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Ad una prima occhiata il gioco sembra piuttosto semplice, ma dopo diversi turni ci si rende conto di quanto dettagliato sia in realtà il sistema. La chiave per la vittoria sta infatti nello scegliere la giusta combinazione delle numerose opzioni in possesso dal giocatore. Durante il proprio turno i personaggi possono attaccare gli avversari o utilizzare abilità, esplorare nuove zone attraverso i tubi ed utilizzare gli alleati come trampolini per espandere il proprio raggio d'azione. Parlando di possibilità, esistono anche le armi secondarie, come il martello, le granate e persino piccoli veicoli. Cercare i punti deboli degli avversari, colpirli ai fianchi o da dietro semplicemente non sarà abbastanza per superare la maggior parte degli scontri. I nostri tre personaggi devono lavorare come una vera e propria squadra.

Noi stessi ci siamo resi conto direttamente sul campo di come non sia possibile andare avanti senza una strategia, soprattutto nelle parti più avanzate di gioco. Nel mondo fantasma c'è un livello in cui i nemici appaiono costantemente e attraverso cui è possibile proseguire unicamente raggiungendo un'area specifica. Una linea d'azione apparentemente impegnativa come quella appena descritta viene ulteriormente complicata da un quartetto di Boo che catturano chiunque passi loro troppo vicino. Lo sfortunato personaggio colpito finisce per essere rapito e trasportato in un altro punto della mappa, fin troppo lontano dall'obiettivo e distante anche dagli altri due eroi, il che lo rende estremamente vulnerabile.

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Sono stati ben tre i tentativi che abbiamo dovuto impiegare per sfuggire ai terrificanti Boo. Prima di affrontare il boss finale del mondo siamo riusciti a risolvere un piccolo enigma, sbloccando una via per l'area successiva. In termini di storia troviamo Bowser intento a sfruttare il potere di un coniglio speciale per i sui scopi malvagi, in modo da creare un numero elevato di nuovi nemici. Uno di essi nasce dalla combinazione di un Rabbid, uno dei suddetti Boo e un grammofono. Il risultato è un fantasma cantante dell'opera, che ci ha riportato alla mente gli splendidi momenti passati con il Great Mighty Poo di Conker's Bad Fur Day. Prima di poter danneggiare il boss è stato necessario distruggere i riflettori che lo accompagnavano.

Complessivamente quanto mostrato del titolo ci ha fatto una buona impressione. Mario + Rabbids Kingdom Battle rappresenta un connubio tra battaglie impegnative, numerose possibilità di azione e di personalizzazione dello stile di gioco, nonché combinazioni tra conoscenza e esplorazione delle varie aree. Per certi versi ci ha ricordato un platform moderno di Mario, i quali sono ormai molto più che semplici giochi "corri e salta". In Kingdom Battle c'è davvero tanto da scoprire. Numerosi piccoli segreti possono essere trovati ed il mondo di gioco è colmo di riferimenti ai Mario classici. In definitiva possiamo affermare di avere un buon presentimento sull'esperienza finale offerta dal titolo.

All'E3 2017 venne anche annunciata una modalità co-op. Questa includerà 16 mappe appositamente realizzate, sulle quali due giocatori controlleranno due coppie di personaggi allo scopo di collaborare. A Parigi erano giocabili tre di queste mappe, le quali ci hanno permesso di constatare diverse similarità con la modalità single player: il tutto inizia in modo lento e facile, ma il tasso di sfida subisce un costante incremento in concomitanza all'introduzione di nuove idee in termini di struttura di gioco e obiettivi delle missioni. I turni a propria disposizione potrebbero essere limitati, cosa che comporta la necessità di avere un piano preciso per raggiungere un determinato obiettivo. Spesso è possibile considerare queste mappe simili ad un puzzle, all'interno di cui è possibile trovare anche missioni di scorta.

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Forse questa è una delle ragioni per cui Ubisoft non ha dichiarato il supporto per le partite online, almeno per il momento. Le selezione dei personaggi è essenziale, pertanto entrambi i giocatori devono sin dai primi istanti discutere e applicare una strategia d'approccio. Spesso in combattimento risulta più efficace utilizzare il proprio turno per aspettare i rinforzi alleati. Eventualità di questo tipo spesso sono decisamente più semplici da realizzare se entrambi i giocatori si trovano nella medesima stanza. Teniamo ancora le dita incrociate per una possibile implementazione dell'online in corrispondenza del lancio del titolo, aumentando così le opzioni tra cui scegliere.

Dopo tutto la stessa modalità co-op ci da la sensazione di essere un extra. Certo si tratta di un'aggiunta di un certo peso, ce ne rendiamo conto, ma è già chiaro che l'enfasi del titolo è stata riposta nell'esperienza single player, che si è rivelata essere non solo divertente e appassionante, ma persino in grado di offrire una certa profondità. Tuttavia la presenza di un amico potrebbe portarci ad ampliare le nostre conoscenze strategiche, magari scoprendo nuovi modi di utilizzare le abilità di Mario ed i suoi amici o intraprendere approcci inediti che possano farci apprendere nuove soluzioni. Anche senza il supporto all'online Mario + Rabbids Kingdom Battle è una sorpresa oltremodo gradita. Le modalità ben rodate del genere strategico unite alle caratteristiche uniche di Mario e dei Rabbids potrebbero facilmente attrarre nuove tipologie di giocatori. Pertanto vi consigliamo di dare un occhio di riguardo ad un titolo che promette tanto divertimento ma anche una soddisfacente profondità strategica.

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