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Super Mario Odyssey

Super Mario Odyssey

Cronache da un viaggio straordinario.

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Il 2017 verrà probabilmente ricordato come l'anno del riscatto per Nintendo. Dopo un periodo particolarmente difficile, scaturito da una generazione di console non particolarmente brillante (leggasi Wii U), con il lancio di Nintendo Switch la compagnia nipponica sta finalmente tornando ai suoi fasti di un tempo, incoraggiata anche da una line-up che, nonostante sia stata piuttosto esigua nei suoi primi mesi di vita, vanta titoli di tutto rispetto e che hanno riscosso grande successo da parte di pubblico e critica. The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Splatoon 2, Mario Kart 8 Deluxe e, non ultimo, l'inaspettato Mario + Rabbids Kingdom Battle uscito appena poche settimane fa, si sono tutti rivelati titoli importantissimi e di grande supporto alla console nel suo primo anno, e hanno rappresentato solo un piacevole antipasto di quello che, d'ora in avanti, ci attende sulla piattaforma ibrida di Nintendo. Perché, come scopriremo tra poco, le ambizioni della casa di Kyoto non vogliono di certo fermarsi qui.

Non sarebbe una console Nintendo che si rispetti se mancasse un titolo con protagonista l'iconica mascotte della grande "N", Mario, e per l'occasione la compagnia nipponica si sta preparando a sfornare uno dei migliori platform/esplorativi dai tempi di Super Mario 64 (ad oggi considerato ancora il miglior gioco di Mario della storia), con protagonista l'oramai ex idraulico italiano, Super Mario Odyssey. Annunciato ufficialmente all'evento di reveal di Nintendo Switch lo scorso gennaio, il nuovo gioco di Mario è stata una sorpresa estremamente gradita per il pubblico, che a quanto pare sentiva davvero la mancanza di un titolo della serie che potesse essere davvero innovativo e che rileggesse la formula che - oramai da oltre trent'anni tiene banco sulle piattaforme Nintendo - in modo estremamente originale. Abbiamo citato non a caso Super Mario 64, in quanto Super Mario Odyssey recupera in modo palese il suo concept, ponendo pesantemente l'accento del suo gameplay sulla componente esplorativa, che porterà i giocatori, in compagnia del simpatico personaggio baffuto, ad esplorare mondi molto diversi e straordinariamente variegati a bordo della spettacolare nave Odyssey.

Recentemente, siamo stati invitati da Nintendo per provare in anteprima tre mondi che troveremo all'interno del gioco, con una build diversa da quella che abbiamo avuto occasione di giocare durante lo scorso E3 a Los Angeles, in particolare Cap Kingdom, Luncheon Kingdom e Seaside Kingdom. Questa intensa sessione ci ha permesso di sperimentare non solo le innovative meccaniche di gameplay che utilizzeremo all'interno del gioco (a partire dall'utilizzo di Cappy, che si rivela estremamente versatile e originale), ma anche un paio di mini-boss fight e una boss-fight davvero entusiasmante e gustosamente complessa. Salite a bordo della Odyssey e allacciate le cinture: la nostra Odissea in giro per il mondo per salvare (ancora una volta!) Peach dalle grinfie di Bowser sta per iniziare!

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Dopo una breve sequenza introduttiva in cui ci è stato svelato il background della vicenda che si dipana in Super Mario Odyssey (di cui al momento non possiamo rivelarvi nulla, ahinoi!), siamo stati catapultati in Cap Kingdom, mondo in cui Mario si imbatte per la prima volta in Cappy, il personaggio che ci affiancherà nel corso del nostro lungo viaggio in giro per la Terra. Questa sezione funziona essenzialmente da tutorial, in cui con Mario iniziamo ad apprendere le prime meccaniche di base con cui navigheremo e ci muoveremo all'interno del mondo di gioco. Come già sapete, Cappy - qui diventato l'iconico berretto rosso di Mario - permette all'eroe baffuto di trasformarsi in oggetti e personaggi in giro per la mappa di gioco, risolvendo in questo modo alcuni piccoli enigmi o semplicemente per avanzare lungo la mappa.

Per farlo, il giocatore deve semplicemente lanciare Cappy in direzione dell'oggetto o del personaggio corrispondente, utilizzando o il pulsante "Y" o utilizzando il controllo di movimento del Joy-Con, simulando con il controller destro in mano il lancio del cappello. Sin da subito, abbiamo trovato entrambe le configurazioni estremamente intuitive e facili da utilizzare, anche se abbiamo preferito di gran lunga utilizzare il controllo di movimento, vista anche la sua massima precisione. Cappy può essere inoltre utilizzato come arma, come una sorta di frisbee per intenderci, per colpire i nemici e, anche in questo caso, il suo utilizzo si rivela davvero semplice e immediato.

Tuttavia, come dicevamo, l'aspetto più interessante di Cappy risiede nel fatto che permette di trasformare Mario negli oggetti e personaggi del Regno dei Funghi tra i più variegati. Questo permette, ovviamente, alla mascotte di Nintendo di acquisire determinare abilità specifiche di quel dato oggetto o personaggio, permettendogli di esplorare la mappa in modo più efficace o superare determinati ostacoli. Nel caso di Cap Kingdom, abbiamo potuto, ad esempio, trasformare Mario in una ranocchia, che ha permesso al nostro eroe di effettuare salti più alti e raggiungere altezze più elevate rispetto alla sua versione standard. Questa meccanica permette, inoltre, a Mario di raggiungere passaggi segreti e luoghi altrimenti inaccessibili, che molto spesso nascondono non solo le Power Moon (frammenti simili a quelli di stelle presenti in Super Mario Galaxy), ma anche fantastiche sorprese o collezionabili davvero imperdibili.

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Nel mondo successivo, Luncheon Kingdom, ad esempio, abbiamo potuto trasformarci in un MartelKoopa - anche se qui sarebbe più corretto definirlo PadelKoopa, visto che il mondo è a tema culinario e imbraccia due padelle al posto degli iconici martelli - che ci ha permesso di aprire alcuni varchi altrimenti inaccessibili, utili non solo per recuperare alcuni collezionabili (che variano anche in base al tema di ciascun Regno), ma anche per progredire sulla mappa. L'aspetto che ci ha maggiormente affascinato nell'utilizzo di Cappy è la naturalezza con cui, sin da subito, ci siamo affidati a questa meccanica: non appena appreso il suo uso, abbiamo provato a lanciarlo contro qualsiasi nemico o oggetto nelle vicinanze per scoprire se e quale forma Mario avrebbe assunto, e in molti casi i risultati sono estremamente esilaranti e inaspettati. In Super Mario Odyssey, infatti, non ci limitiamo ad esplorare le diverse mappe dei mondi - e dunque ad un'esplorazione marcatamente territoriale - ma l'aspetto ancora più affascinante del nuovo titolo Nintendo risiede proprio nell'esplorazione delle potenzialità e delle abilità che Mario può acquisire utilizzando Cappy. E le sorprese, da questo punto di vista, non mancheranno.

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In tutti e tre i mondi che abbiamo avuto occasione di sperimentare, abbiamo potuto avere un assaggio sia di mini-boss fight sia di una boss fight vera e propria. Nei primi due Regni, Cap Kingdom e Luncheon Kingdom, ci siamo imbattuti nei famigerati Broodals, dei loschi conigli furfanti - scagnozzi di Bowser - che ovviamente fanno di tutto per ostacolare il nostro viaggio. Entrambe le boss fight si sono rivelate piuttosto divertenti, anche perché - come è da tradizione nei giochi di Mario - sta al giocatore capire quale sia il pattern per affrontare il nemico nel modo giusto. Per quanto riguarda i mini-scontri con i Broodals, entrambi i combattimenti si sono rivelati piuttosto semplici, in cui viene comunque richiesta grande inventiva e intuizione al giocatore per capire come attaccare e colpire il nemico nel modo giusto.

Per quanto riguarda la boss fight in Seaside Kingdom, in cui abbiamo dovuto affrontare il mostruoso Octopus, la faccenda si è fatta di gran lunga più complicata e avvincente. Accanto alla risoluzione di divertenti puzzle in questo Regno, che hanno successivamente sbloccato lo scontro con il polipone gigante, la nostra sessione in Seaside Kingdom, infatti, si è quasi interamente incentrata sul combattimento contro questo enorme mostro marino, in cui ancora una volta le abilità conferite a Mario dalle trasformazioni di Cappy si sono rivelate vitali. Non abbiate mai paura di osare perché, molto spesso, la soluzione per affrontare un determinato nemico è esattamente sotto il vostro naso. Ingegno, creatività e il pensare fuori dagli schemi si rivela una delle armi a vostro favore in un titolo che fa dell'originalità e della libertà uno dei suoi cavalli di battaglia. Dunque, davvero, osate e osate!

Accanto al potere straordinario che viene conferito al giocatore in termini di libertà e di esplorazione, che è uno degli aspetti che maggiormente ci ha emozionato di Super Mario Odyssey, un altro elemento che ha senza dubbio catturato la nostra attenzione è la cura estrema ai dettagli con cui ogni Regno è stato infarcito e realizzato. Ciascun Regno che abbiamo visitato era caratterizzato da temi molto diversi tra loro - tema marino Seaside Kingdom, tema culinario per Luncheon Kingdom e, infine, tema a cappelli per Cap Kingdom - in cui non solo gli elementi scenografici, ma anche gli stessi nemici vengono adattati in base al mood. A parte i PadelKoopa di cui vi abbiamo parlato, è divertente vedere i Goomba indossare cappelli da chef in Luncheon Kingdom o abiti a tema marino in Seaside Kingdom. Anche i vari collezionabili cambiano, ovviamente, in base al tema di quel dato Regno.

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La cura straordinaria messa nel gioco in termini visivi si riflette inoltre anche in un meraviglioso accompagnamento sonoro, come da sempre uno dei pezzi da novanta dei giochi Mario. Anche qui, i temi e i brani che si rincorrono non risultano mai monotoni - anche in vista delle lunghe sessioni che ci attendono in ciascun mondo, visto che prevediamo di trascorrere parecchio tempo in ciascun Regno visti i tanti segreti e le tantissime curiosità che ciascuno nasconde - e sempre perfettamente adatti allo stile e al mood del mondo in questione. Un valore aggiunto che spesso viene sottovalutato, ma che invece conferisce ulteriore spessore all'esperienza.

L'altro aspetto che ci ha fatto piacere ritrovare in Super Mario Odyssey, essendo un elemento che ha da sempre contraddistinto i giochi della serie principale di Mario, è la sua profondità. Se è vero che i giochi di Mario sono famosi a tutti per la loro straordinaria accessibilità, permettendo a pubblici molteplici di goderli e amarli, ciò che resiste anche in questo nuovo titolo è la sua capacità di essere un prodotto estremamente stratificato, permettendo a tante tipologie di pubblico di fruirne a più livelli. C'è chi ama il platform puro e si concentrerà esclusivamente su quello per procedere nella storia fino alla sua conclusione; c'è chi, invece, adora esplorare ogni anfratto alla ricerca di stanze segrete e collezionabili più variegati, e dunque perlustrerà ogni angolo delle mappe; insomma, ogni tipologia di pubblico si sentirà pienamente appagato da Super Mario Odyssey, proprio perché il gioco è strutturato in modo tale da lavorare su più livelli di fruizione, senza che uno escluda l'altro.

Avremmo così tante altre cose da raccontarvi dalla nostra esperienza di Super Mario Odyssey - quello che vi abbiamo raccontato qui è solo una breve panoramica di una parte di ciò che abbiamo visto e di cui abbiamo potuto parlarvi, maledetti NDA! - ma quello che abbiamo visto del nuovo attesissimo titolo di Nintendo ci ha entusiasmato e ci ha lasciato con un grande senso di positività. Il gioco è straordinario sotto ogni aspetto, curato in ogni minimo dettaglio e il senso di libertà che viene conferito al giocatore, non solo in termini di movimento ma anche di azione, ci rendono estremamente impazienti nei confronti della sua uscita, attesa il prossimo 27 ottobre. Se quello che abbiamo provato è solo un assaggio di quello che ci attende nel gioco finale, siamo già pronti a sottrarre lo scettro di Miglior Gioco di Mario a Super Mario 64, perché Super Mario Odyssey potrebbe rasentare la perfezione, per quanto ci riguarda.

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