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Rainbow Six: Siege

Rainbow Six: Siege Outbreak - Provato

Abbiamo provato questa modalità in stile Left 4 Dead nello shooter tattico di Ubisoft.

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Quando Ubisoft ha parlato per la prima volta di qualcosa chiamato Outbreak alle finali di Rainbow Six Pro League in Brasile lo scorso novembre - una nuova serie di contenuti in arrivo, anziché una nuova mappa, per la Stagione 1 dell'Anno 3 di Rainbow Six: Siege, il cui lancio è atteso il prossimo 6 marzo - il mood respirato nel teaser aveva lasciato qualche giocatore (e noi compresi) un po' perplessi. I simboli della quarantena e l'atmosfera spettrale avevano lasciato presagire che si sarebbe trattato di una cosa molto diversa, facendo istantaneamente pensare agli "zombie". A quanto pare, avevamo fatto male le nostre valutazioni, dal momento che Outbreak avrà gli alieni ...ma con molte caratteristiche tipiche degli zombie.

Sì, Outbreak è un evento dalla durata di quattro settimane in arrivo nello sparatutto tattico di Ubisoft che abbandona il tono realistico che ha caratterizzato il gioco fino ad ora e porta con sé questo nuovo concept. Qui è necessario scegliere uno dei 10 operatori, inclusi i due nuovi personaggi in ​​arrivo con Operazione Chimera di cui vi abbiamo parlato qui, e in cui intraprendiamo una delle tre missioni basate sulla storia in cui dobbiamo indagare su un'infezione aliena che rappresenta una minaccia per l'umanità e, nel frattempo, uccidere un sacco di creature mostruose.

Abbiamo recentemente giocato due delle tre campagne mentre eravamo al torneo Six Invitational di Montreal, come potete vedere qui sotto, e ognuna ha diverse modalità di gioco. La prima a cui abbiamo giocato, ad esempio, ci ha visto attraversare quartieri con linee di visuale molto aperte, il che ci ha permesso di evitare i nemici se volevamo, oppure colpirli alla testa dalla distanza, ma l'altra campagna che abbiamo giocato era molto più serrata, in cui abbiamo dovuto attraversare un ospedale con corridoi stretti e poco spazio per la fuga, il luogo perfetto per combattimenti ravvicinati.

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Questi nemici sono disponibili in molte varietà diverse, tutte basate su una sinistra infezione aliena che muta i loro corpi. I primi sono i soldati semplici, nemici comuni e numerosi che sono i più facili da uccidere, ma ci sono anche altri nemici speciali come avviene in altri giochi in stile "zombie" come Left 4 Dead, compresi quelli che esplodono quando si avvicinano, quelli che vi inchiodano a terra in modo che non possiate muovervi, quelli che vi caricano, e un altro chiamato Apex che può evocare una tonnellata di altre creature malvagie per farvi molto male. Ognuno ha le proprie debolezze e tattiche con cui possono essere affrontati, come il punto debole alle spalle del "caricatore", quindi le tattiche sono fondamentali per annientare queste creature pericolose.

Vale anche la pena notare che non basta correre e sparare, in quanto qui è sempre raccomandabile agire in modo furtivo, esattamente come abbiamo già visto nel gioco principale. I soldati normali saranno molto più semplici da uccidere quando non vi scoprono, ad esempio, in quanto una volta che siete stati visti o sentiti mutano in varianti più forti, e vale anche la pena notare che lo stealth è vitale per affrontare anche quelli esplosivi , in quanto ucciderli da lontano vi permette, ovviamente, di evitare di affrontarlo da vicino.

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Gli operatori non saranno esattamente come quelli che già conoscete, poiché ognuno dei 10 disponibili è stato leggermente ottimizzato rispetto al gioco standard. I 10 operatori disponibili vengono scelti per la loro utilità in una situazione in stile Left 4 Dead, come Doc, dal momento che può curare gli alleati, e il nuovo operatore Lion, che può rilevare i nemici usando un drone. Inoltre, l'altro nuovo operatore, Finka, può offrire benefici tattici alla salute quando le cose vanno veramente male per voi e il vostro team, e puoi aiutare fino a tre persone (e fidatevi, avrete bisogno di tre operatori per riuscire a sopravvivere) .

Magari avrete notato che abbiamo menzionato più volte Left 4 Dead, e questo perché ci sono molti aspetti che ci hanno ricordato questo gioco. Ad esempio, c'è una campagna ambientata in un ospedale che ricorda, nello stile, la stessa ambientazione dello shooter di Valve, e il ritmo veloce dei nemici infetti è solo un altro punto di contatto con L4D. C'è un motivo per cui Left 4 Dead è così popolare, e qui Ubisoft sta recuperando gli stessi elementi di gioco accattivanti, se non che per questa volta hanno trasformato il loro gioco precedentemente lento e metodico in uno zombie-fest caotico e frenetico (ok, scusate, alien-fest).

È bello vedere che Siege abbia finalmente un po' più di storia, dal momento che tutto ciò che abbiamo avuto finora è stato rappresentato da piccole cutscene e qualche frase qua e là, con qualche dettaglio in più qua e là relativo agli operatori. Dal momento del lancio, la community è stata la principale fonte di ispirazione per lo storytelling del gioco, recuperando per davvero i personaggi e partendo dai contenuti creati dai fan, come artwork e altro, per rendere loro omaggio, e così ora Ubisoft si è assunta il compito di offrire molto più contesto narrativo, dal momento che ogni campagna ci vede lavorare lungo una serie di obiettivi, uno dei quali è quello di salvare un medico da un ospedale, in quanto lei è l'unica che può salvare l'umanità. Mentre siete in ascolto, sentirete altri operatori alla radio, come Thermite e Bandit, che lavoreranno con voi nella squadra Rainbow Six per eliminare la minaccia e darvi degli obiettivi.

Anche a difficoltà normale, è comunque dannatamente difficile. Spesso vi troverete a dover difendere una certa posizione quando una porta si apre o una carica esplode, e questi sono i momenti in cui la difficoltà si manifesta in modo concreto, dal momento che i nemici richiedono colpi precisi alla testa affinché possano essere abbattuti in modo rapido, e possono facilmente ridurre le vostre difese tramite gli ambienti distruttibili. Riuscire ad essere ben equipaggiato è la chiave per sopravvivere, dunque, dal momento che la comunicazione diventa efficace e ogni colpo conta, soprattutto mirando alla testa, come avrete probabilmente intuito.

Nel complesso però siamo rimasti impressionati da Outbreak, poiché contiene tre mappe uniche appositamente progettate per questa modalità, tutte rivolte a campagne individuali (tre di queste, infatti, divise in due parti), oltre ad operatori rielaborati per l'occasione e una tonnellata di nuovi nemici, ma questo ci porta ad una sola domanda: perché mai è un evento temporaneo? Ubisoft distribuirà solo due nuove mappe quest'anno per il gioco principale come parte dei loro contenuti per l'Anno 3, ma qui ci sono solo tre mappe, e con una campagna che è senza dubbio il prodotto di molti mesi di lavoro, ed è davvero un peccato che dureranno appena quattro settimane. È una scelta abbastanza discutibile, ma siamo curiosi di scoprire se rimarrà effettivamente un evento temporaneo, alla fine.

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