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Underworld Ascendant

Underworld Ascendant - Impressioni pre-alpha

Abbiamo dato un'occhiata al nuovo ambizioso progetto di OtherSide Entertainment, sequel spirituale della serie Ultima Underworld.

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Libertà è potere. Questo è l'elemento chiave di Underworld Ascendant, successore spirituale della mitica serie Ultima Underworld, che i più anziani tra voi sicuramente avranno consumato e amato nel corso dei primi anni Novanta. Questo nuovo ambizioso titolo - pubblicato da 505 Games - vanta alle sue spalle una realtà come Otherside Entertainment, un team di importanti veterani del settore che hanno lavorato su titoli del calibro di System Shock, Thief e BioShock. Tra questi, spicca ovviamente il nome di Warren Spector, pietra miliare dell'industria che, oltre ad aver lavorato su alcuni dei franchise più importanti della storia dei videogiochi (gli stessi Thief, System Shock, senza dimenticare gli altrettanto ottimi Deus Ex ed Epic Mickey), ha anche un passato come produttore della serie Ultima Underworld. Dunque, chi meglio di lui poteva guidare nella giusta direzione un prodotto così coraggioso, soprattutto in vista del fatto che sono trascorsi quasi 25 anni da quando se ne sono perse le tracce?

Recentemente siamo stati invitati presso gli uffici di 505 Games per mettere le mani su una demo pre-alpha di questo titolo RPG in prima persona, presentata all'ultimo PAX East di Boston appena poche settimane fa, per capire se e quali sono le solide basi su cui lo studio sta lavorando per forgiare e dare vita a questo nuovo capitolo. Vista l'importante eredità che ha sulle sue spalle, è evidente che il livello di aspirazione a cui lo studio sta puntando è decisamente alto; eppure, l'ambizione non è una qualità che sembra mancare a Otherside Entertainment, il quale, nonostante ci abbia fatto toccare con mano una versione ancora molto "sporca" e imperfetta, sembra avere le idee molto chiare sul tipo di direzione che vuole far intraprendere al suo progetto, dove il ruolo del giocatore è centrale e assolutamente imprescindibile dall'intera esperienza. Anzi, ne diventa il fulcro attorno cui ruota tutto. Ed è fantastico.

Underworld Ascendant

Otherside Entertainment dà una definizione molto precisa di Underworld Ascendant, ossia quella di immersive sim. Il gioco, infatti, è caratterizzato da un gameplay in cui i giocatori vengono letteralmente lasciati a briglia sciolta in un mondo di ambientazione fantasy, all'interno del quale possono fare esattamente ciò che vogliono. Non c'è un approccio giusto o sbagliato: in Underworld Ascendant conta solo ciò che il giocatore ritiene più idoneo e, soprattutto, più naturale e vicino alle proprie inclinazioni. Proprio per questo motivo, nel gioco di Otherside non esistono classi pre-stabilite, ma ciascuno giocando può creare una sua classe unica. Questo aspetto dipende non solo dal tipo di approccio scelto dal giocatore (stealth, uso della magia, action, etc.) che, di volta in volta, può cambiare in base al modo in cui si decide di affrontare una determinata situazione, ma anche e soprattutto dal tipo di missioni che sceglieremo di svolgere. Nella breve demo che abbiamo provato, non abbiamo potuto, ovviamente, esplorare questo aspetto in modo approfondito, ma le premesse sembrano davvero molto interessanti.

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Nel gioco interpretiamo Avatar - già protagonista della serie Ultima - il quale ha il compito di trovare e portare in salvo la figlia rapita di un barone. Il nostro eroe si ritrova catapultato nello Stygian Abyss, un mondo sotterraneo infestato da strane e misteriose creature (ma forse il nome vi sembrerà familiare!), nonché da una fauna piuttosto minacciosa che incombe e si disarticola negli stretti e angusti corridoi di questo ambiente claustrofobico. Al nostro risveglio, guidati da una voce che ci prepara al nostro "non training" all'interno di questa avventura, abbiamo iniziato ad esplorare il mondo dello Stygian Abyss. Non a caso, abbiamo usato il termine "non training" in quanto, come invitati dallo stesso Warren Spector tramite un messaggio che ci ha introdotto alla sessione di gioco, in Underworld Ascendant dovremo letteralmente disimparare quanto abbiamo appreso e introiettato dai giochi action/RPG fino ad oggi.

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Infatti, come accennato in apertura a questo articolo, le regole che conosciamo in merito ai giochi che hanno accompagnato la nostra lunga carriera di videogiocatori vanno una volta per tutte accantonati, lasciandoci trasportare dagli eventi e dalle situazioni nel modo a noi più congeniale. In questo mondo dove la libertà è il perno attorno cui ruota l'intera esperienza, entrano in gioco molti elementi interessanti che ben si combinano a questa premessa fondamentale. In primo luogo, c'è l'importanza che la fisica assume all'interno del gioco: nonostante il titolo di Otherside sia ambientato in un universo fantasy, la fisica che caratterizza il mondo che ci circonda è assolutamente reale. Supponiamo che dobbiamo sollevare una cassa di legno: se è eccessivamente pesante, il nostro Avatar non riuscirà neanche a smuoverla (e il dettaglio sul peso ci viene offerto tramite un'utile icona apposta sull'oggetto non appena interagiamo con esso). Detto in altre parole, ciascun oggetto ha una sua "materialità", una sua consistenza che influisce anche nel modo in cui possiamo utilizzarli. Ad esempio, come accaduto nel nostro hands-on, per attivare un meccanismo a pressione affinché aprisse un cancello, abbiamo dovuto cercare un oggetto pesante abbastanza in modo che potesse tenerlo attivo. Ma potremmo fare altri esempi, chiaramente.

Come dicevamo, il giocatore viene dunque educato a disimparare ciò che già conosce e questo si traduce anche in approcci diversi su come risolvere alcuni enigmi o su come attaccare i mostruosi scheletri che ci sbarrano la strada. È stato interessante scoprire in che modo i diversi colleghi presenti all'evento abbiano optato per tattiche e tecniche completamente diverse dalle nostre e molto diverse le une tra le altre, con lo scopo unico di raggiungere il medesimo obiettivo. Il grande senso di libertà offerto da Underworld Ascendant è senza dubbio uno dei suoi più grandi punti di forza e sicuramente stuzzicherà la curiosità di molti giocatori, i quali sicuramente, terminata un primo playthrough, tenteranno una strada differente rispetto a quella percorsa. La grande varietà di approcci è data anche dal tipo di armi, incantesimi e oggetti che troveremo lungo il nostro cammino, e la cosa interessante è che ogni volta potremo decidere di cambiare il nostro stile di gioco tutte le volte che vorremo. Più saremo creativi, più il gioco tenderà a premiarci, dunque non possiamo fare altro che consigliarvi di spremere bene le meningi e dare libero spazio alla vostra fantasia!

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Esteticamente, Underworld Ascendant è un connubio interessante tra elementi old-school e un prodotto videoludico decisamente più moderno, ma allo stato attuale il gioco è ancora troppo primitivo per riuscire a giudicare in modo obiettivo questo comparto. Essendo in fase pre-alpha, infatti, non sono mancati piccoli bug, nemici con zero reattività (quelli presenti nella demo erano lì solo ed esclusivamente per essere mostrati) e altri problemi tecnici tipici di queste versioni, dunque non vediamo l'ora di scoprire quali saranno i prossimi passi che Otherside farà compiere a questo gioco.

Ciò che abbiamo provato di Underworld Ascendant ci ha sicuramente intrigato, e l'ambizioso obiettivo con cui Otherside Entertainment sta tentando di riportare in vita una delle serie RPG più iconiche della storia di questo medium è senza dubbio degno di nota. Le basi fondamentali sembrano esserci e il fatto che il giocatore abbia il controllo totale sulla sua partita, scrivendone ogni singolo aspetto dell'esperienza, è un motivo valido per tenerci sulle spine nei prossimi tempi per conoscere il risultato finale.

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