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Onrush

Onrush - Impressioni finali

A poche settimane dal lancio, abbiamo provato il nuovo intrigante racing arcade di Codemasters.

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In un mondo in continua evoluzione come quello dei videogiochi, trovare formule divertenti e innovative per dar vita a nuovi titoli è un'impresa davvero titanica. Soprattutto se si pensa a quanto le tecnologie sottese al medium stiano diventando sempre più complesse per riuscire ad offrire sempre più un massimo livello di realismo - in particolar modo in titoli che richiedono questa particolare caratteristica. Il genere racing è uno di quei settori in cui l'aspetto del realismo, soprattutto se ci si addentra nel territorio del sim-racing, diventa fondamentale e sono tanti gli studi di sviluppo impegnati in giochi di questo tipo che spingono al limite le proprie capacità e le proprie tecnologie a disposizione per riuscire a soddisfare il più possibile le richieste di fan sempre più esigenti.

Tuttavia, come ben sappiamo, il genere sim-racing raccoglie principalmente un pubblico di nicchia, alla ricerca di un'esperienza di guida completamente immersiva e che ha canoni ben precisi, molto esigenti. È proprio per questo motivo che, se da un lato molti studi di sviluppo si concentrano su titoli che inseguono questa ambizione (e anche una tipologia di giocatori più compatta ed esigua), altrettanti studi mirano ad offrire esperienze di gioco maggiormente arcade, con l'intenzione di aprirsi ad un pubblico decisamente più vasto che cerca nei suoi titoli un prodotto capace di intrattenerli per diverse ore, anche in compagnia di un gruppo di amici più o meno esperti.

Sembra esattamente questo l'obiettivo che porta avanti Onrush, il nuovo divertente racing arcade di Codemasters - uno degli studi maggiormente impegnati nel genere - il cui lancio è atteso appena tra qualche settimana (precisamente il prossimo 5 giugno) su Xbox One e PS4. Pochi giorni fa, abbiamo preso parte ad un evento di anteprima in cui abbiamo potuto mettere alla prova il gioco non solo in singleplayer, ma anche in una divertente modalità multiplayer locale. Come ci è stato raccontato dal game director Paul Rustchynsky al momento della breve introduzione al gioco, la versione di Onrush che abbiamo provato non era ancora quella definitiva in quanto stanno ancora apportando gli ultimi ritocchi, ma già allo stato attuale il nuovo arcade racing di Codemasters ci ha intrigato; e ora vi raccontiamo perché.

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Onrush

Una delle caratteristiche intrinseche di Onrush è il fatto che questa esperienza non è, di fatto, una gara competitiva in senso classico. Detto in altre parole, l'obiettivo di ogni round del gioco non è quella di arrivare primi al traguardo o accumulare punteggi che ci permettano di scalare classifiche; Onrush fa leva esclusivamente sul gioco di squadra, sulla cooperazione con i membri della stessa squadra e riuscire in questo modo ad accumulare determinati punteggi o raggiungere determinati obiettivi per aggiudicarsi la vittoria. Esistono diverse modalità, di cui a breve vi parleremo, ma il tema di fondo di Onrush è uno solo: schiaccia (letteralmente) i corridori della squadra avversaria, raggiungli determinati obiettivi, colleziona punti insieme ai tuoi compagni di squadra. L'unica regola di Onrush è non avere regole, ma fare casino e portare scompiglio nel team avversario per riuscire ad uscirne vittoriosi.

Dopo aver fatto un breve, ma utile, tutorial che ci illustra le basi del gioco, ci siamo lanciati in qualche primo scontro con l'IA per iniziare a prendere confidenza con i controlli. In realtà, questi ultimi sono abbastanza semplici ed intuitivi in quanto basta usare R2 per accelerare, L2 per frenare, il pulsante "X" per attivare il turbo e il tasto "Triangolo" per attivare la Super Carica (abbiamo giocato alla versione per PlayStation 4). Per riuscire ad accumulare il turbo e la carica speciale, è necessario che il giocatore effettui azioni particolari, come ad esempio fare acrobazie e salti spericolati, schiantarsi contro dei gregari che non fanno parte di nessuna delle due squadre, e così via. Una volta attivata la Super Carica, che ha ovviamente un tempo di azione limitato, il nostro bolide viene sparato a tutta velocità ed è in grado di genereare una scia in cui, se per caso un avversario si ritrova a percorrerla suo malgrado, verrà demolito. Chiaramente, questo potenziamento permette anche di scagliarci a tutta velocità contro gli avversari e demolirli.

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Tra le diverse modalità che abbiamo provato, quella che ci ha più divertito è stata quella denominata Countdown, in cui i giocatori sono chiamati ad attraversare dei gate luminosi per riuscire a prolungare il più possibile il proprio timer, che continua a calare a mano a mano che corriamo, premiando ancora una volta coloro che colpiscono gli altri veicoli in strada, mentre questi continuano ad attraversare tutti i checkpoint per il loro rispettivi team. La prima modalità con cui ci siamo confrontati è stata Overdrive, in cui i giocatori sono chiamati a concatenare tra loro una serie di boost che permettono di far guadagnare punti alle rispettive squadre. Come dovrebbe essere ormai chiaro, uno dei punti di forza di Onrush risiede nell'essere davvero spietati con i propri avversari, oltre a basarsi su un ritmo altamente frenetico che rende ogni corsa una scarica di adrenalina.

Tuttavia, in base alle modalità cui si gioca o al "ruolo" che vogliamo svolgere all'interno di una partita, la scelta della classe di veicolo da utilizzare diventa importante. Ad esempio, in Countdown, mentre qualche nostro compagno di squadra si è affidato alla classe Titan (un veicolo piuttosto imponente, l'equivalente di un Tank, per capirci) per sbaragliare e mandare fuori strada i nemici, noi abbiamo optato per Outlaw, una motocicletta leggera capace di sfrecciare tra i vari gate e permettere alla nostra squadra di accumulare punteggi. Tuttavia, tra le altre classi c'è anche Rushing, un veicolo con la capacità speciale di accumulare Super Carica grazie ad alcuni salti e colpisce le auto nemiche, atterrandoci su pesantemente. Poi c'è un'altra classe capace di recuperare energia dagli avversari, generare scudi per i compagni, e così via. Come da manuale, ogni classe di veicolo ha ovviamente il suo punto di forza e di debolezza e, nel corso del nostro hands-on, ci siamo davvero divertiti a sperimentarli tutti.

Ispirandosi ad alcuni classici racing arcade, come Burnout, Onrush si è rivelata una piacevole sorpresa, un titolo che dà il suo meglio soprattutto se giocato in compagnia di un gruppo di amici. Imparare a bilanciare le squadre e collaborare con i propri compagni è la regola di base che spinge e muove l'intera esperienza, che si rivela straordinariamente dinamica, avvincente e molto divertente. Nonostante sia un prodotto lontano anni luce dal sim-racing che punta tutto sul realismo e su una grafica pompata e dettagliata, Onrush è un titolo interessante, che sembra far molto bene il suo lavoro nel regalare qualche ora di grande divertimento, mentre si corre senza freno su bolidi a tutta velocità.

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