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Atlas

Atlas - Provato

Abbiamo dato un'occhiata al nuovo titolo piratesco entrato recentemente in Early Access, dai creatori di ARK.

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Possiamo dire con certezza che Atlas ha assistito ad un burrascoso inizio quando si è addentrato nei sette mari. Dopo essere stato annunciato ai Game Awards lo scorso mese ha subito alcuni piccoli ritardi durante il suo lungo percorso verso l'Early Access, e anche quando è stato pubblicato, non sono mancate polemiche da parte della community in merito a cose che andavano dal suo prezzo agli asset, dal momento che sono state notate alcune similitudini tra il titolo e ARK: Survival Evolved, dal momento che è sviluppato dagli stessi creatori. Anche per un'avventura a tema piratesco come questa, dobbiamo dargli giustizia - innocente fino a prova contraria, come si suol dire - e quindi con mente aperta, abbiamo deciso di salpare per capire cosa abbia da offrire questo nuovo titolo survival.

A dire il vero, il nostro è stato un inizio difficile in Atlas. Dopo essere stati accolti con un'ondata di spavalde canzoni e opzioni, alla fine siamo riusciti ad entrare in un server, scegliendo uno ufficiale rispetto ad uno non ufficiale. La lentezza del caricamento e l'interfaccia utente tutt'altro che ideale possono essere perdonate in fase di accesso anticipato e non ci hanno disturbato troppo, ma poi abbiamo riscontrato problemi reali. Nei nostri primi sei tentativi, c'è stata una mescolanza di respawn in luoghi della mappa inaccessibili o nel fondo dell'oceano, che ci hanno o ucciso o ridotto presto la salute al minimo. No, non è stato affatto un buon inizio.

Dopo alcuni tentativi, siamo finalmente entrati in partita per iniziare a giocare senza una morte istantanea, ma i lunghi paragrafi di tutorial nella parte superiore dello schermo sono passati immediatamente inosservati mentre tentavamo di fuggire e siamo arrivati a riva (è vero, avremmo potuto darci un'occhiata, ma la scelta di usare pesanti blocchi di testo non è il modo migliore per fare i conti con la moltitudine di sistemi che bisogna considerare in Atlas). Oltre a questo, ti renderai presto conto che uscire a farti una passeggiata in libertà è il modo sicuro per farti uccidere, e così abbiamo trascorso la nostra prima ora di gioco a "farci coccolare" da coccodrilli, leoni e lupi mentre cercavamo di cercare di capire cosa fare.

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Dopo aver consultato un collega che aveva già provato il gioco, abbiamo capito che la migliore linea d'azione fosse quella di spawnare in un Porto Libero quando accedi al mondo di gioco, un'informazione che sarebbe stato bello conoscere fin dall'inizio. Qui ci sono piccoli porti con alcuni venditori e risorse con cui iniziare, e siamo subito entrati nel vivo delle cose. Detto questo, ci sono comunque ancora molte cose non chiare, come il fatto che dovrai comprare la tua nave da un venditore posizionato lontano da tutti gli altri venditori.

Proprio come in ARK, per prima cosa abbiamo preso a pugni alcuni alberi per ottenere il legno, abbiamo creato un'ascia in legno, poi un'ascia di pietra, prima di fabbricarci una lancia, a quel punto abbiamo abbattuto delle mucche per nasconderci. Diciamo questo, ma in realtà c'erano un sacco di morti qua e là che ci hanno costretti a rifare questo processo molte volte, sia che si tratti di essere incornati dai tori o beccati a morte dai gabbiani (sono difficili da colpire, okay). Ciò che è ancora più inutile è che a volte il gioco sposta la telecamera su un animale se stai tagliando un albero - perché pensa che sia il tuo bersaglio - e questo ti porta a colpire accidentalmente una mucca con la tua ascia e ad affrontare, di conseguenza, l'ira di tutta la mandria come nella famosa scena di Mufasa ne Il Re Leone. È possibile disattivare questa funzione dalle impostazioni, ma anche così le mucche restano comunque nella tua visuale a volte e, di conseguenza, vengono colpite e viene data loro una valida scusa per farti a pezzi. La cosa più importante è che quando muori nei Porti Liberi la tua roba scompare del tutto, il che è molto frustrante considerando che questo non accade in natura.

Ma stiamo divagando. Una volta avuti i materiali necessari, siamo partiti su una nave, ed è qui che inizia la parte piratesca delle cose. Fino a questo punto, si tratta fondamentalmente di un DLC di ARK (un'accusa che è circolata molto online) ma con l'aggiunta della, tuttavia, si riesce a navigare sulla zattera. Scegliendo varie opzioni come girare le vele e impostarle a diversi incrementi, si controllano rispettivamente la direzione e la velocità dell'imbarcazione, ma questi menu sono lenti e non sono minimamente intuitivi. Molti giocatori hanno paragonato questo gioco a Sea of Thieves da quando è stato annunciato, ma la gestione della vela è molto più facile e molto meno frustrante nel gioco di Rare.

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Non bastoneremo troppo Atlas per la sua mancanza di rifiniture, dal momento che si tratta di un gioco in Early Access, ma allo stato attuale è molto buggato. La stabilità del server è stata ampiamente criticata e che l'abbiamo sperimentato noi stessi, ma ci sono anche molti altri crash e bug. Le animazioni dei movimenti nel complesso sono orribili in questo momento, con uccelli appiccicati alle pareti, tori che ti colpiscono attraversando i muri e tutta una serie di altri problemi.

La fantasia piratesca prende il via quando inizi a navigare e scopri nuove terre usando la tua bussola per muoverti, ma il problema è che in realtà mettere la tua bandiera su un pezzo di terra e rivendicarla come tua non avverrà così facilmente, se non del tutto. Quasi tutte le terre che abbiamo incontrato nel gioco sono già di proprietà di qualcun altro, probabilmente a causa del fatto che il rapporto tra le isole e il giocatore è molto basso. La cosa migliore da fare quindi è di unirti a un team e a compagni avventurieri e risparmiarti il fastidio di combatterli, con lo stesso risultato ottenuto andando in un server PvE anziché in un server PvP.

Va anche menzionata l'interfaccia utente, poiché questa parte del gioco è piuttosto difficile da usare, soprattutto per i nuovi giocatori che non sono abituati alle stranezze di ARK. Ad esempio, il livellamento non è del tutto chiaro, poiché non si va nel menu Abilità quando si ha un punto, e nel complesso l'intera cosa sembra non essere migliorata rispetto ad ARK. È laborioso e non intuitivo, al punto che è difficile capire come eseguire le funzioni base.

Con i giochi Early Access c'è sempre una mancanza di rifiniture, un prodotto ancora molto grezzo, ma Atlas, così com'è, è davvero un prodotto che difficilmente catturerà l'attenzione. Al prezzo di 24,99€, riceverai un gioco incompleto con animazioni scadenti, bug in abbondanza, problemi di stabilità e innumerevoli altri problemi, e questo senza menzionare le incredibili somiglianze con ARK. È scostante per i nuovi giocatori, con alcuni concetti apparentemente impenetrabili, una mancanza di tutorial, e alcuni menu sono innavigabili. Per questo, almeno per il momento, ti consigliamo di tenerti alla larga da Atlas come con il triangolo delle Bermuda, almeno fino a quando Grapeshot Games non avrà rattoppato alcune falle nella poppa e il suo percorso non torni sulla retta via.

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