Close to the Sun - Nuovo Provato

Non appena è stato rivelato Close to the Sun di Storm in a Teacup e i giocatori hanno osservato i suoi lunghi corridoi in stile art déco, hanno tutti gridato a gran voce "Bioshock". E in effetti, a prima vista, il nuovo titolo dello studio italiano ricorda molto il celebre primo capitolo della serie creata da Ken Levine. Di recente abbiamo avuto modo di provare il prologo e tre capitoli successivi durante un evento in anteprima a Londra, e lì abbiamo potuto provare il gioco horror per farci le nostre impressioni.

Possiamo chiuderla qui con i paragoni con Bioshock, dal momento che il gioco non offre altro che un'apertura incredibilmente simile al nostro ingresso a Rapture. Dopotutto Rose, la protagonista che interpreti, riceve un biglietto dalla sorella scomparsa Ada, salpa verso la nave su cui si trova ed entra solo per trovare i grandi corridoi vuoti, salvo alcuni cadaveri e sangue schizzato sui muri.

Questa nave si chiama Helios, ci troviamo durante un diciannovesimo secolo alternativo in cui Nikola Tesla ha costruito un'enorme nave per condurre esperimenti in acque internazionali lontano dagli sguardi indiscreti del pubblico, dei governi e, soprattutto, del suo acerrimo nemico Thomas Edison. Questo paradiso un tempo sontuoso per le migliori menti scientifiche si è trasformato in un incubo, e sta a te rintracciare tua sorella.

Non appena abbiamo siamo saliti a bordo della barca che ci ha portato all'Helios abbiamo trovato indizi che ci hanno permesso di farci un'idea del mondo circostante, dai ritagli di giornali alle note e ai pass per i visitatori sull'Helios. Questo tipo di storytelling ambientale è un elemento che, a detta del game designer Joel Hakalax, premierà chi desidera esplorare e scoprire di più sull'universo e aiuterà persino i giocatori a capire gli eventi successivi, e da parte nostra abbiamo trascorso molto tempo a cercarne altri nella nostra breve sessione.

Mentre saliamo a bordo, sono evidenti sin da subito distruzione e caos, non solo per via del disordine che troviamo in giro, ma anche per la distruzione che riusciamo a vedere in giro. Diverse aree della nave si stanno letteralmente sgretolando, e anche se abbiamo giocato alcuni capitoli, non abbiamo ancora carpito alcun suggerimento sul perché tutto questo è accaduto. Come se ciò non bastasse, abbiamo anche potuto dare un'occhiata a una meccanica dei ricordi simile a quella di Everybody's Gone to the Rapture, in cui l'audio viene riprodotto accanto a sagome spettrali e luccicanti, che permettono di farci dare uno sguardo nel passato.

Ci sono già molti misteri da risolvere, ma questa demo è stata molto più di una semplice introduzione al modo in cui si gioca Close to the Sun. All'inizio del nostro incontro, i vari giornalisti hanno ricevuto una tabella con cos'è il gioco e cosa non è, con generi come "survival horror" e "walking simulator" inseriti nella seconda sezione. È guidato dalla narrazione, certo, ma questo non è ad appannaggio dell'atmosfera, né spinge troppo l'accento sulla componente horror.

"Ci ispiriamo a Soma, Outlast, ma ci sentiamo di aggiungere anche Firewatch solo per dare più spazio al cuore e agli aspetti emozionali", ha spiegato Hakalax. "In questo caso, ci troviamo in una via di mezzo, penso sia davvero interessante. Non facciamo leva sulla componente horrot tanto quanto Soma o Outlast, ma vogliamo comunque tenerti sulle spine, vogliamo coinvolgerti e darti un po' di suspance".

Diciamo che è assolutamente evidente da ciò che abbiamo giocato. L'Helios trasuda un'atmosfera inquietante non appena sali a bordo, e la solitudine viene solo trafitta dal suono occasionale di qualche tubo che sibila da farti accapponare la pelle, o la voce arrogante di Tesla che parla da una località sconosciuta. Un momento particolare che ci ha provocato un brivido lungo la nostra colonna vertebrale è stato quando abbiamo trovato un rapporto su una persona sconosciuta, e il pensiero che fosse lì sulla nave con noi è stato agghiacciante.

L'unica cosa che ci ha davvero distolto dall'atmosfera è la voce di Rose, che è quella che abbiamo visto/ascoltato così spesso nei protagonisti. Sembra impassibile agli eventi inquietanti e preferisce fare battute anziché mostrare reazioni realistiche. Speriamo che non smorzi troppo le cose nel gioco finale, ma appare poco brillante data la qualità costruita intorno a lei.

Come avrai intuito dagli indizi forniti, questo non è un gioco incentrato sul combattimento, né si tratta di correre e nascondersi. Per la maggior parte del tempo si indaga in cerca di indizi e si risolvono enigmi per andare avanti, mentre vedi la trama prendere corpo di fronte a te, ma una sezione successiva ci ha visto scappare da un nemico assassino chiamato Ludwig. Ci stava inseguendo lungo diversi corridoi e abbiamo dovuto scappare attraverso il fuoco e le assi del pavimento in decomposizione per scappare, trasformando l'esperienza da tranquilla e atmosferica in una fuga dal panico. È stato un po'troppo facile morire per un piccolo errore in questa sezione, ma Hakalax ci ha detto che il suo team ne è consapevole e che cambierà.

Anche il sound design è eccellente. Ogni volta che sentiamo un rumore o c'è un salto, seguono alcuni secondi di intensi battiti cardiaci, ma nel complesso, c'è un'assenza di musica a parte il tintinnio dei tasti sul pianoforte. Quando l'azione aumenta, lo fa anche la musica, con conseguente flusso e riflusso all'intensità, e questo aspetto funziona in modo efficace.
Non appena conclusa la demo abbiamo avuto una gran voglia di giocare ancora. Abbiamo visto il grande teatro, la magnifica sala di apertura e un sacco di indizi narrativi disseminati sul posto, e senza alcuna idea di dove questo andasse, non vedevamo l'ora di scoprire tutti i segreti in questo promettente titolo.

Hakalax ci ha spiegato, mentre giocavamo, che lo studio voleva ridurre al minimo i paragoni con Bioshock perché considera il tutto solo una fonte di ispirazione per uno studio più piccolo come il loro. Close to the Sun si preannuncia un'avventura davvero avvincente con una trama e un mondo avvincenti, pieno di misteri da scoprire, e se il pacchetto completo corrisponde a quello che abbiamo visto a Londra, ci faranno un bel regalo.