Questo è il nuovissimo Capricorn 01 Zagato
I produttori italiani di divani e i veterani dell'ingegneria tedesca hanno collaborato alla creazione di una nuova supercar.
Il mondo delle supersportive è cresciuto enormemente negli ultimi anni, sembra che ogni studio di design, ex ingegnere o produttore di pezzi di ricambio si sia buttato in gioco e che il Capricorn 01 Zagato, di cui si vocifera da tempo, sia stato ora svelato.
L'ultima di una serie di supercar di un piccolo studio di design e in questo caso la filosofia di base è simile a quella di GMA nella costruzione della T50. Niente grandi ali, nessuna attenzione ai tempi sul giro più veloci, ma solo il piacere di guida vecchio stile. Il design è ovviamente disegnato da Zagato, mentre il gruppo tedesco Capricorn ha costruito il telaio e il motore. O sì, il motore è fondamentalmente un Mustang V8 che Capricorn Group ha forato fino a 5,2 litri e poi ha aggiunto un turbo. Ha una potenza di 887 cavalli e il cambio a sei marce è solo manuale. Tuttavia, pesa solo 1199 chilogrammi, che è leggero come una Lotus per gli standard odierni e guiderà da 0 a 100 in meno di tre secondi secondo la stessa Zagato.
Il capo designer di Zagato, Norihiko Harada, descrive l'auto come "senza tempo e all'avanguardia", qualcosa che dovrebbe sembrare a suo agio accanto a un'Aston Martin degli anni '60 come lo sarà tra cinquant'anni. Le porte ad ali di gabbiano sono il fulcro: drammatiche ma sorprendentemente sobrie nell'esecuzione. La superficie dell'auto, in particolare la linea che va dal parafango anteriore alla presa d'aria posteriore, ha una sorta di tensione deliberata, come se ogni curva fosse stata dibattuta nel corso di innumerevoli notti di caffè espresso a Milano. L'abitacolo segue la stessa filosofia: carbonio ovunque, quadri in titanio fresato e strumenti analogici: un punto morto del contagiri, affiancato da quadranti di velocità e temperatura. I sedili sono fissati alla monoscocca ma regolabili tramite cuscini; Anche il cambio stesso scorre di 80 mm avanti e indietro per adattarsi alla portata di ogni pilota. È ossessivo, ma piacevolmente incentrato sul guidatore".

