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Splatterhouse

Splatterhouse

Il gioco più sanguinoso del mondo ha un remake ancora più sanguinoso. Benvenuti a Splatterhouse. Abbiamo fra le mani un gioco che purtroppo non è tanto divertente quanto violento...

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Splatterhouse è il gioco più sanguinoso e più violento del mondo. E non potrebbe essere altrimenti. Il limite di età fissato a 18 ani è uno degli argomenti di vendita del gioco, e fa sembrare giochi come Mad World e Mortal Kombat roba da nonnine. Si tratta di un gioco in cui tutto, dai più piccoli vermi fino ai troll di medie dimensioni hanno dei corpi che sembrano percorsi da migliaia di litri di sangue. Un gioco dove si incoraggia il sadismo, dove si possono aprire le fauci dei propri nemici e, letteralmente, tirarci fuori le budella. Splatterhouse arriva al punto di lasciarti utilizzare il tuo stesso braccio amputato come un'arma contundente.

Tutta questa violenza è sostenuta da un sacco di carisma e di una storia incasinata. Si gioca nei panni dello sfigato Rick Taylor che viene picchiato a sangue mentre un malvagio scienziato fugge con la sua fidanzata Jennifer. Una maschera da hockey, che sembra presa in prestito da Jason Voorhees, ti parla e ti chiede di essere indossata. Rick si trasforma così in un mostro sotto steroidi e il bagno di sangue può finalmente iniziare.

Splatterhouse

In un classico stile alla God of War, si uccide tutto ciò che capita a tiro. Di tanto in tanto ci si imbatte in qualche semplice enigma, solitamente risolvibile con una dose di violenza in più. Ad esempio è necessario impalare i nemici su spuntoni da usare come come pesi. La maschera misteriosa parla in continuazione e vomita qualche frase fatta da macho mentre si collezionano litri di sangue per comprare qualche potenziamento. Jennifer si è inoltre presa la briga di fare a pezzi qualche sua fotografia in topless, che lascia come traccia da seguire in una sorta di parodia perversa di Pollicino. Comodo!

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Al fine di creare una certa varietà, Splatterhouse si sposta tra le due e le tre dimensioni. Si passa da un brawler piuttosto tradizionale nel quale ci si muove da una stanza all'altra, fino a diventare un platform alla Super Mario Bros in cui è necessario eludere le trappole, saltate buchi nel terreno e sconfiggere contemporaneamente i nemici. Beh, è Super Mario Bros senza Mario. Bros e basta. Certamente senza Super. Queste parti del gioco sono quelle più piacevoli, ma hanno i loro problemi. Se Namco avesse messo più energia in questo frangente e Splatterhouse fosse un titolo scaricabile, credo che sarebbe potuto essere un successo.

Splatterhouse

Ci sono alcune cose buone in Splatterhouse, ma se si scava più a fondo diventa subito evidente che la maggior parte del gioco è pessima. Le meccaniche di gioco sono primitive, e non si hanno vi sono finezze a cui aggrapparsi, nonostante la gran quantità di tecniche disponibili. Splatterhouse diventa ben presto poco più di una pressione continua del tasto X e gli scontri diventano tremendamente ripetitivi. Dopo 15 minuti si è già abituati a tutto il sangue che scorre, e presto ci si inizia a chiedere quando si potrà vedere qualche cosa di diverso dalle solite mosse. I nemici sono più o meno tutti allo stesso livello, e dopo un po' sparisce qualsiasi livello di sfida, una cosa che permane anche ai livelli di difficoltà più elevati.

Ancora peggio sono gli sporchi trucchi che Namco ha utilizzato per incrementare la difficoltà e la longevità del gioco. Ci sono un sacco di situazioni in cui si può morire all'istante, e quando si incontrano per la prima volta senza alcuna idea di ciò che stia per accadere, è praticamente ovvio che si stia andando incontro a morte certa. È sufficiente ricominciare, il che è abbastanza fastidioso, in particolare quando gli inutili checkpoint del gioco vi costringono a giocare un pezzo piuttosto lungo, già completato poco prima: incredibilmente frustrante. I boss sono completamente inutili - non saranno particolarmente forti, ma sono mal bilanciati, troppo lunghi da sconfiggere e spesso non è chiaro cosa sia necessario fare per mandarli al tappeto.

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Splatterhouse

L'originale Splatterhouse uscì nelle sale giochi nel 1988, quando i film di il Venerdì 13 ottenevano un grande successo. Il gioco era ritenuto incredibilmente violento, e fu addirittura proibito in molti luoghi. Il gioco originale e i suoi due sequel sono inclusi nel disco di questa nuova versione, un'ottima aggiunta. Questo, assieme alle sequenze bidimensionali e alla comicità della maschera, sono le parti migliori del gioco.

Per tutto il resto, Splatterhouse sembra un titolo a basso budget. La grafica è scarna, il comportamento della telecamera spesso senza senso, i controlli non sono così precisi come dovrebbero essere in un gioco di questo genere e la presentazione complessiva è generalmente goffa. Sulla carta, il concept è divertente e il gioco ha carattere, ma nella pratica non è altrettanto divertente.

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04 Gamereactor Italia
4 / 10
+
Humor, livelli 2D divertenti
-
Ripetitivo, controlli imprecisi, grafica primitiva
overall score
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