Hawken

Non avevamo recensito Hawken la prima volta, nonostante ci avessimo giocato un po' quando il titolo era inizialmente approdato su PC. È stato lanciato tramite un client stand-alone, successivamente è stato pubblicato su Steam, prima di sparire nell'oblio. Tuttavia, a quanto pare questo shooter mech è tornato in piena attività, ri-confezionato e rielaborato per i giocatori console. Si tratta ancora dello stesso gioco visto all'epoca, e dopo averci trascorso su un po' di tempo, dobbiamo dire che ci piace ancora, proprio come quando ci abbiamo giocato la prima volta.

In Hawken il giocatore assume il ruolo di un pilota all'interno di un gigantesco mech massiccio, con armi potenti su ogni braccio, pronto a fare la guerra contro altri simili robotici. I mech sono molto diversi tra loro in termini di grandezza e potenza, e nel complesso dobbiamo dire che l'offerta è molto buona. Ogni mech è dotato di diverse armi, armature, abilità speciali, e una capacità carburante.

Gli sviluppatori hanno optato per un modello free-to-play. Sbloccate monete in-game mentre giocate, che possono essere spese per sbloccare nuovi mech e vari aggiornamenti, e, naturalmente, potete utilizzare denaro reale per accelerare un po' le cose (e con questo intendiamo semplicemente acquistare nuovi mech a titolo definitivo, non ci sono booster XP qui). Ci sono anche un sacco di articoli cosmetici da acquistare, quasi tutti con soldi veri, per coloro che amano differenziarsi sul campo di battaglia.

Ma andiamo al nocciolo: potete giocare ad Hawken senza spendere soldi e divertirvi comunque. Non ci vuole molto tempo per sbloccare il primo paio di mech, e anche se dovrete trascorrere parecchio tempo a giocare per ottenere i modelli migliori, ma avete un obiettivo abbastanza chiaro, non dovreste impiegare un'irragionevole quantità di tempo per arrivare in cima all'albero tech (in realtà è più una rete tech). Sì, potete certamente acquistare delle monete e ottenere un vantaggio prima del tempo, ma non pensiamo che si tratti di un sistema ingiusto, e continua comunque ad essere abbastanza competitivo in un ragionevole lasso di tempo, senza dover spendere un centesimo.

Forse sarebbe stato più onesto limitare l'uso della moneta reale nel gioco solo agli acquisti estetici, ma il sistema per cui gli sviluppatori hanno optato non è scandaloso. Ci hanno offerto un Founder Pack per fare la nostra diretta streaming (potete rivedere la replica in calce alla news), e in poche parole, ci siamo comunque molto divertiti prima di sbloccare i nuovi mech come abbiamo fatto in un secondo momento, e non consideriamo il modello finanziario un problema.

E ci siamo divertiti davvero tanto. Ovviamente non sono mancati momenti frustranti come accade in qualsiasi altro gioco multiplayer online, soprattutto se - come noi - non siete giocatori professionisti, ma in Hawken le battaglie sono frenetiche ed esplosive e piene zeppe di metalli che si accartocciano e scontrano tra loro. I mech si muovono con un rumore sordo soddisfacente, e ciascuno di loro offre perfettamente l'idea della massa metallica che si trascinano dietro. Arrancano attorno al campo di battaglia con vibrazioni meccaniche, anche se è possibile correre in avanti e persino utilizzare un jet pack per librarsi in aria e volteggiare nel cielo con grazia.

Ci sono anche vari tipi di munizioni: missili, proiettili, spray, e alcuni mech possono temporaneamente offuscare la vista degli altri. I mech rilasciano sfere di energia che ricostituiscono la salute, e una caratteristica che ci piace davvero è che ci si può prendere una sosta dall'azione e ripararsi, anche se si è molto vulnerabili se si viene catturati, un aspetto che rende il campo di battaglia davvero interessante e dinamico.

L'azione prende vita su una serie di modalità. Nessuna di questa può essere definita rivoluzionaria, ma tutte funzionano bene. C'è una modalità co-op contro i bot, così come una modalità basata su ondate in cui bisogna respingere mech e droni via via più ostili. Poi c'è una selezione di tutto rispetto di modalità PvP che fanno un buon lavoro nel mixare le cose.

Deathmatch e Team Deathmatch fanno esattamente ciò che si aspetterebbe, ma Missile Assault e Siege sono un po' diverse. Missile Assault è in realtà una modalità di tipo domination, in cui le squadre si contendono tre punti di cattura, ma Siege offre un'esperienza diversa, in quanto entrambe le squadre cercano di distruggere la base avversaria con l'aiuto di astronavi giganti. I giocatori raccolgono energia per lanciare una navicella spaziale, che poi avanza verso la base nemica provocando danni mentre si avvicina. Le partite giocate in questa modalità tendono a richiedere più tempo rispetto ai tipici mech, e per i giocatori alla ricerca di qualcosa di un po' più tattico e più sostanziale, risulterà sicuramente un'aggiunta gradita.

Non c'è un enorme quantitativo di mappe, ma sono adatte allo scopo. Abbiamo apprezzato meno le arene industriali, dal momento che i contorni naturali degli ambienti aggiungono una dimensione extra alla battaglia. Ci sono anche ambienti urbani, ma sono molto angolari e grazie alla loro composizione, non sembrano sempre luoghi reali, oltre al fatto che sono state realizzate con lo scopo preciso di avere mech che vi combattono su. Alcune mappe ci sono sembrate un po' noiose, in termini di colore e stile. Abbiamo apprezzato molti degli effetti visivi e particellari, ma ci sono anche un sacco di tinte seppia (un altro motivo per cui ci piacciono le mappe innevate e lussureggianti).

I mech stessi sono, come ci si aspetterebbe, imponenti e in gran parte impressionanti nel loro design. Sono caratterizzati da alcune varianti interessanti, che vanno dal ranging ad un dispositivo di avviamento noioso (è solo una scatola con le gambe), passando per alcuni modelli davvero cool e di alto livello. Le loro animazioni sono fluide dal punto di vista dell'abitacolo, ma i loro movimenti possono apparire un po' innaturali quando siete alla ricerca di altri mech o guardate in terza persona mentre siete in attesa di un respawn. Un'altra potenziale critica alla versione PS4 che abbiamo testato è il frame-rate, che non è mai stato fluido (anche se è stato un po' mascherato dai movimenti a scatti dei mech).

Hawken è invecchiato abbastanza bene considerando in primo luogo il fatto che sia uscito per la prima volta quattro anni fa. Dall'ultima volta, poco è cambiato (anche se siamo sicuri che siano state apportate delle modifiche, a partire dall'interfaccia utente). Il gioco in sé era già solido allora, e rimane solido ancora oggi, anche se non è particolarmente impressionante dal punto di vista tecnico. Magari non sarà un classico, e non è così innovativo, ma se avete voglia di trascorre qualche ora in compagnia di uno shooter con i mech per trascorrere un paio d'ore, Hawken potrebbe fare al caso vostro.