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Democracy 3

Democracy 3: Electioneering

La satira politica fa nuovamente ritorno con l'espansione Electioneering

Democracy 3, titolo strategico sulla politica realizzato da Positech nel 2013, ha permesso ai giocatori di assumere la gestione di un paese, costringendoli ad affrontare le difficoltà e le fortune conseguenti a tale ruolo, realizzando il tutto in un contesto permeato da un umorismo sottile ed amaro, che sembra voler farsi beffe sistema politico stesso.

Quest'anno tuttavia, quando Positech ha rilasciato una nuova espansione per Democracy 3 intitolata Electioneering, per la maggior parte delle persone la politica è diventata una faccenda di cui non si ride affatto. Eventi come il Brexit, la candidatura presidenziale di Donald Trump e uno scenario geopolitico mondiale profondamente diviso, hanno fortemente contribuito a cambiare l'atteggiamento di molti nei confronti della politica, che dal sarcasmo beffardo è passato ad una seria preoccupazione. Electioneering, tuttavia, tratta le elezioni allo steso modo con cui il gioco base interpreta la politica, semplificando il tutto in un'ottica fortemente satirica.

Volendo soffermarci per un momento sul titolo in sé: il suo gameplay è interamente focalizzato sulla possibilità di dare al giocatore delle scelte che possano cambiare situazioni e fattori su cui non è possibile agire direttamente. Al giocatore vengono mostrati una serie di cerchi sullo schermo, ognuno dei quali con un proprio ruolo e significato. I cerchi bianchi indicano eventuali condotte politiche da cambiare, come il quantitativo di entrate dovuto alle tasse, i cerchi blu invece indicano fattori che non possono essere modificati direttamente, come la povertà o il prodotto interno lordo. Ci sono poi i cerchi rossi e verdi, i primi indicano situazioni negative, come l'eventuale presenza e diffusione del crimine organizzato, mentre i secondi mostrano invece situazioni positive, come lo può essere un avanzamento nel campo tecnologico e scientifico.

Insieme a tutto ciò vi sono anche al centro dello schermo diverse opzioni riguardandi i vari gruppi elettorali. Ogni sezione indica il livello di soddisfazione e la distribuzione di tali gruppi nell'elettorato, con la possibilità, portando il cursore su di essi, di vedere in ogni momento la loro condotta politica e grado di soddisfazione, indicata da una serie di frecce rosse e verdi. Per essere rieletti (nel caso fosse questo il vostro obiettivo) è fondamentale attenzionare questi dati.

Nonostante tutto questo, il giocatore è in grado di affrontare tutte le componenti descritte come meglio crede, senza alcun tipo di costrizione. Non c'è infatti alcun obbligo nel risolvere gli eventi in rosso o nell'ingraziarsi l'elettorato. Se il giocatore lo volesse, potrebbe favoreggiare determinate classi sociali a discapito di altre, nonostante ciò comporterebbe conseguenze negative in caso di una nuova elezione. Per gestire al meglio il proprio ruolo bisognerebbe considerare attentamente le proprie scelte, cercando di accontentare tutti per quanto possibile e di tenere allo stesso tempo l'elettorato dalla propria parte. Bilanciare tutto ciò non è assolutamente una cosa semplice. Inoltre è necessario gestire il budget finanziario e politico, il cui capitale viene generato ed acquisito dai membri del governo che si utilizzano per fare decisioni e modificare eventuali condotte politiche.

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Democracy 3

La semplificazione introdotta dagli sviluppatori rende tuttavia il gioco molto più semplice ed intuitivo della reale politica. I liberali, per esempio, sono tutti contrari o favorevoli ad un determinata cosa; non esistono infatti divisioni interne o opinioni individuali che differiscono dal resto del gruppo. Il loro comportamento sarà dunque influenzato sempre dai medesimi eventi, rendendoli facilmente manipolabili con un po' di ingegno. In tal senso il gioco è molto intuitivo ed accessibile.

Questo tuttavia non deve far credere che sia semplice accontentare tutti. Come la vera politica, fare qualcosa per un determinato gruppo genererà conseguenze negative in un altro. Risulta dunque evidente quanto Democracy 3 sia un titolo dove il saper bilanciare è indispensabile, attraverso tutta una serie di scelte ponderate e strategiche per ottenere i migliori risultati, soprattutto nel caso si voglia essere rieletti, cosa che costituisce uno degli obiettivi fondamentali per la maggior parte dei giocatori. Del resto non è molto divertente compiere sforzi per migliorare un paese virtuale, quando poi si perde la possibilità di gestirlo in seguito ad un'elezione.

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La nuova espansione, Electioneering, agisce sull'intero processo elettivo. Del resto dovrebbe essere naturale avere opzioni di gameplay riguardanti le elezioni per una tipologia di videogioco che si basa sui meccanismi e i processi della politica. Questo DLC fa esattamente ciò, aggiungendo la possibilità di vedere i membri dei partiti, approntare il proprio manifesto elettorale tra promesse e discorsi, e di analizzare le stime di voto, con la possibilità di influenzarle tramite i media.

Abbiamo già detto di come l'opinione dell'elettorato sia soggetta a continue oscillazioni, tuttavia le opzioni a tal riguardo in Electioneering sono davvero minime e non influiscono comunque in maniera significativa nella maggior parte dei casi. Potrebbe non valere la pena investire il proprio capitale nell'organizzare di un discorso politico solo per ottenere un'oscillazione del 15% del gradimento di una specifica fazione. Lo stesso vale per il manifesto e le promesse riportate in esso, che possono comportare impegni anche assai costrittivi (con conseguenze pesanti nel caso in cui non si adempino), solo per ottenere una variazione della popolarità neanche poi così significativa.

Queste attività sono comunque divertenti, caratterizzate da una vena satirica sempre sopra le righe, soprattutto su cosa i politici fanno prima di un'elezione per garantirsi i voti. Electioneering si fa beffe della politica mondiale mostrando quanto essa sia ridicola, speciamente dal momento in cui molte promesse sono chiaramente irrealizzabili, e pronunciate solo per ottenere un aumento temporaneo della propria popolarità nei confronti di certi gruppi di elettori.

Il reale focus di Democracy 3 sta proprio nel trattare la politica con questo umorismo dal sapore agrodolce. I tentativi di assassinio accadono piuttosto frequentemente quando sono abilitati tramite la relativa opzione nel menù, e le celebrità hanno persino la capacità di incrementare la popolarità del proprio governo. Insomma si tratta di un titolo che è perfettamente consapevole di quanto ridicola possa diventare la politica. Tuttavia la comicità viene unita ad una gestione dettagliata del processo politico, tra l'elettorato e la moltitudine di fattori che possono contribuire a creare una vera e propria linea politica personale. Un unione decisamente atipica, ma oltremodo funzionale.

Nel 2016 la politica non è certamente qualcosa su cui poter scherzare, tuttavia Democracy 3 permette di farlo senza conseguenze. Non si tratta infatti di una vera e propria simulazione politica sulla gestione di un paese, ma piuttosto di uno strategico che critica sarcasticamente il modo in cui attualmente viviamo. Democracy 3 non sarà di certo una rivoluzione, tuttavia offre alcuni spunti di riflessione, nonostante tutti i suoi limiti e le sue semplificazioni. Il che è qualcosa di indubbiamente apprezabile.

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07 Gamereactor Italia
7 / 10
+
Mantenuta la vena satirica, che riesce sia a divertire che a far riflettere sulla politica attuale
-
L'espansione si limita a migliorare l'esperienza originale, ma non aggiunge nulla di veramente nuovo
overall score
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