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Has-Been Heroes

Has-Been Heroes

Un titolo dalle idee interessanti, ma che a volte pecca di eccessiva difficoltà.

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Lo studio finlandese Frozenbyte è principalmente conosciuto per la trilogia Trine, una serie platform con elementi puzzle, ambientato in un mondo fantasy, che vanta una grafica mozzafiato. Il loro nuovo titolo, Has-Been Heroes, condivide alcuni aspetti con Trine, in quanto recupera alcuni elementi fantasy e permette di controllare tre eroi, ma le somiglianze finiscono qui. Has-been Heroes, infatti, è un "roguelike" che ruota attorno ad una meccanica a corsie molto interessante.
C'era una volta un'allegra banda di eroi che hanno salvato il regno da ogni sorta di pericoli. Ora sono rimasti solo due vecchi eroi, a cui viene assegnato lo stupido compito di andare a prendere due principesse a scuola. A loro si unisce un nuovo eroe, Rogue, e questa banda intraprende un'avventura che li vede salvare alcuni loro vecchi amici, uno dopo l'altro.

Has-Been HeroesHas-Been Heroes

Has-Been-Heroes si concentra principalmente sulle meccaniche di gioco, e a dire la verità sono piuttosto interessanti e ben realizzate. La meccanica a corsie fa davvero molto per il gioco e scegliere l'eroe perfetto per quel dato lavoro è la chiave per il vostro successo. In un primo momento siete limitati a sceglierne solo tre, ma ad ogni fine run, sarete ricompensati con un altro. Gli eroi sono suddivisi in tre classi - mago, tank e ladro -, ma sono dotati di diversi incantesimi di base.

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Il tank vanta un attacco in mischia alla volta, il mago due, e il ladro tre (quest'ultimo, inoltre, ha sin da subito anche un comodo incantesimo che raddoppia la quantità di attacchi corpo a corpo la volta successiva in cui attaccate). Potete poi acquistare o trovare nuovi incantesimi mentre attraversate la mappa (vale lo stesso anche con gli oggetti), un sistema di stanze, che ricorda molto quello visto in FTL: Faster Than Light, dove potete scegliere un percorso. È possibile tornare indietro, ma facendo così, consumerete una candela. Per questo motivo, è importante tenere a mente questo aspetto, mentre tentate di raggiungere il maggior numero stanze possibile prima del boss (in quanto avrete bisogno di quanti più oggetti e incantesimi possibili). È un sistema interessante e funziona molto bene nel suo complesso, anche se la casualità della collocazione nell'ambiente a volte non manca di creare frustrazione (spesso dovuta al non avere oro sufficiente da poter acquistare un potente incantesimo, quando se ne ha l'occasione).

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Troppa casualità e non abbastanza casualità per iniziare. In un certo senso, Has-been Heroes perde alcuni dei principi fondamentali del genere rouge-like, mentre tenta di creare un sistema in cui si sbloccano nuovi contenuti. Questo significa che lo troverete meno casuale in un primo momento e ogni play-through è tutt'altro che unico fino a quando effettivamente non riuscirete ad avere la meglio sul gioco. E nel momento esatto in cui pensate di aver capito tutto, la casualità vi sorprenderà con scrigni chiusi che compaiono prima di aver ottenuto determinate chiavi, in cui incantesimi o item non sono così utili, e così via. Il problema è che è necessario giocarci per scoprire in che modo l'elemento della casualità funziona a vostro favore o contro di voi in una determinata run, e ci vuole un giocatore particolarmente paziente che abbia voglia di completare le sette diverse run necessarie per finire il gioco nel modo richiesto (non ci siamo ancora riusciti, e ci vorrà un po' di tempo prima di riuscirci).

Per esempio, se avete la fortuna di avere una combinazione tra magie d'acqua e attacchi fulminei, siete fortunati, e anche se è possibile ottimizzare quei tre eroi che userete (sono tutti dotati di un incantesimo standard), ci sarà sempre un grado di casualità su quali magie vi imbatterete nel corso di una run. C'è anche un elemento strategico nell'equipaggiare gli incantesimi con il personaggio giusto (in quanto ci sono dei bonus in alcuni loro slot per gli incantesimi), ma nella maggior parte dei casi siete costretti ad adattare la vostra strategia e tentare un po' la sorte.

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Durante il gioco è possibile modificare le fila degli eroi, ma solo dopo l'attacco (il gioco può essere comodamente messo in pausa), e questo aggiunge un'opzione tattica. Gli eroi possono attaccare la linea quando i nemici si avvicinano, respingendoli, o possono attaccare una fila di nemici distanti, e poi passare alla fila più vicina. Facendo coì, il personaggio che torna all'inizio della fila causerà danni a tutti i nemici, e può anche stordirli. Questo è molto importante perché un nemico che si avvicina al vostro eroe ancora stordito, non può attaccare. Piuttosto saranno rispediti in fondo alla fila, perdendo un turno. Può sembrare un po' confuso sulla carta, e ci vuole un po' di tempo prima che ci si abitui, ma questo sistema incredibilmente unico di Has-Been-Heroes ci ha davvero stupito.

Ci sono molte caratteristiche che rendono unico il gioco, ma probabilmente l'aspetto più distintivo del gioco sono i boss. Alla fine delle run, sbloccherete nuovi mondi e verranno aggiunti nuovi boss, e alcuni di essi possono farvi davvero imbestialire. Ma d'altro canto, quando si vince, la soddisfazione è doppio, quasi come in Dark Souls. La prima volta che abbiamo affrontato tre boss alla volta (ciascuno sulla propria fila), ci è venuta voglia di lanciare il telecomando, ma alla fine imparerete ad utilizzare gli incantesimi e gli oggetti superando questi ostacoli, e sarà una sensazione fantastica.

Proprio perché il gioco non spiega molto bene le varie meccaniche, l'esperienza diventa ancora più frustrante, e alcune delle caratteristiche chiave non vengono spiegate dal tutorial. Il modo in cui le informazioni vengono presentate al giocatore sono un po' confuse e disordinate, sembra quasi che vogliano nascondere le informazioni. Potrebbe anche essere interessante esplorare le meccaniche di gioco senza troppe informazioni, ma dal momento che il gioco è molto difficile, avremmo preferito una presentazione più chiara di come funziona il tutto.

Has-been Heroes è un buon gioco, ma ci appare comunque un'occasione mancata da parte di Frozenbyte. Ci piacciono le sfide difficili, ma Has-Been- Heroes sembra che provi un sadico piacere a punire i giocatori, soprattutto all'inizio. Alcune idee sono eccellenti, e le meccaniche funzionano alla perfezione, ma elementi quali il design, la struttura generale, e gli eccessivi picchi difficoltà limitano, alla fine, il loro potenziale. Si tratta di un buon gioco per gli appassionati del genere, e per coloro che amano veramente massacrare l'intelligenza artificiale, magari questo gioco non fa per voi.

07 Gamereactor Italia
7 / 10
+
Meccaniche che creano dipendenza; Sistema di gioco interessante; Gameplay profondo e il livello di difficiltà dà grande soddisfazione quando si vince.
-
Poche informazioni ai giocatori; Alcuni picchi di difficoltà sono eccessivi; Non riuscite ad entrare in sintonia con il gioco prima delle due run.
overall score
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RECENSIONE. Scritto da Bengt Lemne

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