Correre qua e là schizzando vernice, come un Picasso in preda ai tremori, sembra essere una tendenza popolare nei giochi di questi ultimi anni. Titoli come Epic Mickey, De Blob e Portal 2 fanno dello spreco di vernice un fiore all'occhiello sia della grafica che del gameplay. Semplicemente, è divertente. Si rivolge al bambino dentro di noi e soddisfa un bisogno quasi primordiale di lasciare un segno nel mondo che esploriamo.
The Unfinished Swan (bel titolo per un gioco, tra l'altro), inizia con... il nulla. Una tela completamente vuota. È tutto bianco. Mi chiedo se il gioco sia già iniziato. Tocco la levetta analogica e sento i passi, ma non ho un feedback visivo per confermare che mi sto muovendo. Solo quando premo R1 viene lanciato un secchio di vernice nera, che colpisce un muro e rivela un quello che sembra l'inizio di una grande stanza. Faccio fuoriuscire più vernice premendo ripetutamente il pulsante posteriore. Un muro, un corridoio, una porta. Più avanti, un albero e una spiaggia. Un lago e alcune rocce che mi consentono di attraversare l'acqua.
In un primo momento, è tutta una progressione attraverso un mondo tutto bianco, con solo le macchie di colore nere a rendere questo mondo visibile - e le strane orme gialle lasciate da un cigno. Tuttavia, poco dopo, sto salendo scale, corsi d'acqua, attivo ponti e mi faccio strada attraverso dei labirinti. Come obiettivo secondario, colleziono palloncini. A questo punto, quando non c'è altro da fare, il mio scetticismo viene spazzato via e inizio ad abbracciare ciò che a prima vista sembrava essere una premessa superficiale e pretenziosa. Esplorare questo mondo è, in una parola, divertente.
Dal punto di vista di design, il gioco è unico e bellissimo. È molto pulito e stilistico, e anche quando le ombre e altri colori vengono aggiunti alla tavolozza, Unfinished Swan mantiene il suo aspetto caratteristico. E quando mi capita di arrampicarmi su di un gigante addormentato, la mia immaginazione viene stimolata.
Il gioco si presenta come un libro illustrato, e la storia ruota attorno a un ragazzo biondo di nome Monroe, che esplora un reame fantasy dove un re eccentrico ha creato un regno tutto bianco. Lanciare vernici e colori consente di apprendere qualche elemento aggiuntivo sulla storia, ma pur essendo divertente sembra un po' troppo "buono" e adatto ai bambini. Mi sarebbe piaciuto che Giant Sparrow ci avesse presentato una storia più scura, e un mondo più misterioso e pericoloso da esplorare, ma questo scenario fa comunque il suo buon lavoro.
Se volete un'esperienza visiva unica con una grande porzione di elementi da esplorare, vi consigliamo di investire dieci euro su The Unfinished Swan. Potrebbe sembrarvi un po' caro, in quanto può essere completato in 3-4 ore, ma la qualità è elevata e con gli oggetti nascosti da collezionare l'esperienza può diventare davvero lunga. In breve, la narrazione e il concept basato sui colori rendono questo gioco unico. E Terry Gilliam fa un cameo...