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Spider-Man

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Intrappolati nell'ammaliante tela del ragno.

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È indubbio che una trilogia di qualità come la serie Batman Arkham dei Rocksteady rappresenti quest'oggi il parametro di riferimento per qualsiasi studio di sviluppo che voglia approcciarsi a raccontare le storie dei più importanti eroi del fumetto. Un sistema di combattimento profondo, ma al tempo stesso ritmato, unito ad un plot intrigante che scava a fondo nelle complesse personalità dei suoi protagonisti sono ad oggi elementi imprescindibili per tradurre il mondo dei comic dalla carta al mondo digitale del game, un modo affascinante di esplorare un universo talmente fitto e ramificato che altrimenti rischierebbe di veder vanificati gli sforzi artistici e creativi dei suoi autori. Quando si avvia Spider-Man su PlayStation 4 per la prima volta è evidente che Insomniac Games abbia deciso di attingere a piene mani da quel medesimo modus operandi dello studio britannico e che il suo intento fosse quello di offrire al buon vecchio Spidey videoludico una boccata d'aria fresca, restituendo quel valore e quell'eccellenza di cui l'opera cartacea originale è portatrice, soprattutto dopo due ultimi giochi, Spider-Man: Edge of Time (2011) e The Amazing-Spider-Man (2012), non esattamente memorabili.

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Immergersi nel fitto mondo messo a punto dai creatori di Sunset Overdrive e Ratchet&Clank è tanto immediato quanto travolgente. Senza preamboli, Insomniac ci trascina nella gigantesca New York scoprendo sin da subito le sue carte: il nuovo Spider-Man non si limita a scazzottate o a missioni che alla lunga rischiano di diventare ripetitive, ma piuttosto è un immenso parco giochi dove a tenere le fila di tutto è una narrazione vivace, brillante e incredibilmente profonda, in cui il tema del conflitto rappresenta uno dei cardini attraverso cui si dipana la storia. E badate bene, non si tratta dello scontato conflitto tra bene e male, bianco e nero, luce e ombra: l'opera di Insomniac Games si spinge oltre, analizza la lotta interiore che caratterizza ciascuno dei suoi personaggi, a partire da Peter Parker/Spider-Man. Nonostante non si assista a significative evoluzioni nel corso del racconto, la costruzione del suo personaggio è tesa insistentemente tra il suo essere un giovane squattrinato, ma appassionato del suo lavoro, e impegnato in una relazione amorosa dai contorni sfumati, e il suo essere un supereroe di città, di quelli fuori dall'ordinario. È interessante il modo in cui Insomniac abbia deciso di rimarcare questa dicotomia interiore attraverso una scrittura dei dialoghi ben precisa e un plot solido, connotandolo di comprimari altrettanto strutturati che fungono da contraltare al grande protagonista di questo titolo.

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Capita spesso, giocando alle missioni collaterali, che Peter nei panni di Spider-Man parli di sé definendosi "l'amabile Uomo Ragno di quartiere" (uno degli epiteti che i lettori del fumetto conoscono alla perfezione), un elemento teso a sminuire (o forse per alleggerirsi?) il ruolo importante che l'eroe ha nella lotta al crimine nella Grande Mela. Perché, e questo è ciò che ha permesso all'Uomo Ragno di diventare uno degli eroi Marvel più amati, Peter non si percepisce mai come uomo straordinario, ma solo un ragazzo comune investito da un grande potere...da cui derivano "grandi responsabilità". Eppure, al contempo, la sensazione qui è che Spider-Man non voglia prendersi mai troppo sul serio, quasi abbia paura di perdere quel lato umano che gli permette di restare con i piedi per terra, e questo scontro si materializza alla perfezione nella nuova esclusiva PS4. Per chi temeva che l'eccellente personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko rischiasse di venire snaturato della sua anima, può dunque tirare un sospiro di sollievo e apprezzare il modo in cui gli sceneggiatori hanno intessuto alla perfezione la sua trama.

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Ma non solo Spider-Man/Peter Parker. Anche la stessa New York, a suo modo personaggio onnipresente nell'esperienza di gioco, vive un conflitto: mastodontica nei suoi grattacieli infiniti e imponenti, su cui Spider-Man si arrampica e volteggia per spostarsi agilmente da un appiglio all'altro, e nei suoi panorami mozzafiato, al contempo è ventre di scontri furiosi di bande criminali pericolose e spaccio e rapine da parte di piccoli teppistelli di quartiere. Ciò che lascia a bocca aperta è la dovizia di particolari con cui l'intera mappa di Manhattan, cuore pulsante delle vicende del gioco, è stata ricostruita. Per chi ha avuto la fortuna di visitare la città e i suoi interminabili quartieri, avrà la sensazione di sentirsi a casa grazie all'accurata ricostruzione degli ambienti, soprattutto quelli più simbolici, che costellano la mappa del gioco. Come dicevamo, la New York City in pixel degli Insomniac Games rappresenta un gigantesco parco-giochi in cui è davvero facile perdersi.

Grazie all'ottimo sistema di navigazione della mappa, che permette a Spidey di muoversi in modo sinuoso e agile tra i vari edifici della città, raggiungere le diverse missioni - come vedremo a breve numerosissime - non è mai stato così facile e ritmato. Per quanto concerne l'esperienza di gioco in sé e per sé, le missioni principali che caratterizzano la storia sono di varia natura: dagli scontri con gli scagnozzi dei celebri nemici dell'Uomo Ragno (ma lasceremo a voi il piacere di scoprire chi sono) passando per intriganti sezioni stealth fino alla risoluzione di enigmi di difficoltà crescente nel laboratorio di Peter, Spider-Man vanta una varietà e un ritmo sorprendenti, un aspetto che tende a non annoiare mai nelle sue diverse (perché sono tante!) ore di gioco. Partiamo dal sistema di combattimento, dove forse è più palese il riferimento alla trilogia Arkham, dal momento che viene recuperato in modo impeccabile il freeflow system, nonostante ci siano comunque alcune differenze.

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Ad esempio, il nostro eroe può scagliare oggetti contro i nemici catturandoli con le sue ragnatele o ancora può utilizzare le stesse in modo creativo per sottrarre armi agli avversari o imprigionandoli in una rete senza via d'uscita. Ciò rende il combattimento fluido e naturale, in cui Spidey danza con grazia muovendosi tra i diversi appigli e sfruttando una serie di mosse che, a poco a poco, si svelano al giocatore personalizzando i tre diversi alberi delle abilità del personaggio. Durante il combattimento e mettendo a segno gli attacchi e le schivate nel modo corretto, il giovane eroe può anche accumulare punti che contribuiscono a riempire una barra che, una volta piena, può dare vita ad un attacco speciale molto potente. Inoltre, accumulando punti esperienza grazie alle diverse missioni (principali e secondarie), è possibile livellare il personaggio e migliorare alcune sue qualità, come ad esempio una maggiore capacità di oscillazione, una maggiore resistenza ai danni, più velocità nei movimenti, e così via. Se tutto questo non fosse già sufficiente di per sé, Spidey può contare anche sull'uso di svariati gadget, come granate web, ragnatele shock e persino droni Spider che possono rivelarsi una valida mano, soprattutto nelle ondate di nemici più impegnative. Come scoprirete voi stessi, il sistema di combattimento e gli svariati optional a disposizione sono estremamente intuitivi e non si ha mai la sensazione di venirne sopraffatti, e questo senza dubbio contribuisce ad un maggior senso di appagamento nei confronti dell'avventura.

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E non abbiamo ancora parlato dei poteri della tuta, altro gadget che offre ulteriore profondità al sistema di combattimento. Le diverse tute offrono infatti abilità uniche da usare durante gli scontri, come assorbire maggiormente i danni da proiettile o suonare una chitarra elettrica per gettare all'aria un nutrito gruppo di nemici. Questo elemento permette senza dubbio di personalizzare al massimo la propria partita anche in base al proprio stile di gioco, un aspetto che abbiamo trovato estremamente utile e versatile per arricchire l'esperienza. Forse l'unico aspetto che ci ha lasciato meno convinti sono le boss fight del gioco, non particolarmente incisive e avvincenti quanto i combattimenti più standard. A rendere le cose ancor più tediose è la forte presenza dei QTE, che in qualche modo allentano la tensione di questi scontri più sostenuti e togliendo un po' di quella ebbrezza che regalano questi momenti, visto che si limitano il più delle volte a filmati (bellissimi) dove l'interazione del giocatore è piuttosto limitata.

Come dicevamo, New York è una città ricca di opportunità e non appena riuscirete a sbloccare i diversi quartieri, appariranno a macchia d'olio le tantissime missioni secondarie e attività collaterali con cui il nostro Spidey può intrattenersi liberamente. Da sfide a tempo in cui ci viene chiesto di disattivare bombe pericolosissime disseminate per la città al ritrovare i tanti zainetti che Spider-Man ha nascosto negli anfratti più impensabili di Manhattan, passando per scontri con gli uomini di Fisk, è davvero impossibile annoiarsi in compagnia di Spider-Man. Le uniche missioni che abbiamo trovato meno interessanti sono quelle "ambientaliste" commissionateci da Harry Osborn, talvolta piuttosto inutili o poco affascinanti, ma per il resto le altre attività si sono rivelate tutte piuttosto godibili e divertenti, un ottimo passatempo tra una missione principale e un'altra. Tutti questi compiti permettono a Peter/Spidey di sbloccare dei token di varia natura che possono essere utilizzati per sbloccare gadget, tute e le abilità di cui sopra, dando una motivazione ulteriore ai giocatori di lanciarsi in questi incarichi. Ma fate attenzione: sono più pericolosi di una ragnatela e creano una vera e propria dipendenza!

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Non sarebbe un prodotto Marvel d'eccezione se non ci fossero citazioni o omaggi al suo immenso multiverso e il titolo degli Insomniac Games si conferma pienamente inserito in questa tendenza. Accanto a Easter Egg (tantissimi) e riferimenti ad altri eroi, senza mai chiamarli in causa in modo diretto, Spider-Man è un prodotto pienamente fan service, ma non di quelli maliziosi. È un gioco in cui è palese l'amore per il mondo del fumetto Marvel, che trabocca di riferimenti più o meno evidenti, che danno il via ad una vera caccia al tesoro nei diversi quartieri della città. Non vi diremo nulla per non rovinarvi alcune sorprese, ma il nostro consiglio è di girovagare per Manhattan e aguzzare la vista il più possibile. Ci ringrazierete, forse. A completamento di un'opera che è già eccellente di per sé, c'è una fantastica colonna sonora firmata da John Paesano, che cadenza alla perfezione il ritmo dell'azione, passando da sonorità avvolgenti a temi più improntati ai super-hero movie. Tende a non stancare mai e, anzi, diventa parte integrante dell'azione, permettendo una maggiore immersione nell'esperienza di gioco. Ultimo, ma non meno importante, il comparto grafico: nonostante sia stato ingiustamente accusato di downgrade grafico rispetto al gioco mostrato all'E3 2017, Spider-Man in realtà si rivela un titolo bellissimo da vedere, molto curato nei dettagli - non solo a livello paesaggistico, ma anche per ciò che concerne i personaggi - e dai colori vivi e vibranti. Anche le animazioni facciali sono altrettanto buone, dimostrando l'ottimo lavoro che i ragazzi di Insomniac hanno messo a segno.

Se avevate qualche dubbio sul nuovo Spider-Man, potete dormire sogni tranquilli. Insomniac Games ha sviluppato un gioco divertente, appassionato, profondo e colorato che vi terrà incollati per ore. Forte di un plot e di una caratterizzazione dei personaggi convincenti, senza mai allontanarsi dal seminato di casa Marvel per non incorrere in pericolose libertà creative o deviazioni, la nuova esclusiva per PlayStation 4 ci ha convinto appieno, regalandoci tante ore di divertimento e un'avventura davvero affascinante. Con (quasi) tutti gli elementi perfettamente al loro posto, Spider-Man è una di quelle esperienze che bisogna necessariamente regalarsi, soprattutto per iniziare carichi e motivati, ma soprattutto nel modo giusto, questa nuova pienissima stagione videoludica.

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09 Gamereactor Italia
9 / 10
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Trama e personaggi ben costruiti e solidi; Ottimo il comparto grafico; Tante missioni da svolgere; Sistema di combattimento fluido; Divertente e mai noioso; Colonna sonora pazzesca.
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Le boss fight non sono altrettanto incisive quanto i combattimenti più standard, anche per colpa della presenza dei QTE.
overall score
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