Pokémon Let's Go Pikachu!/Let's Go Eevee!

Un'attesa lunga oltre vent'anni. Dopo aver assistito alla pubblicazione dei tantissimi titoli per le varie console portatili di Nintendo - che hanno senza dubbio contribuito a creare la solida ossatura che ha permesso alla serie di resistere alle avversità del tempo - i grandi fan dei Pokémon hanno sempre desiderato e aspettato con grande pazienza che la compagnia di Kyoto esaudisse un loro desiderio. In tutta la loro storia, i mitici pocket monster non sono mai approdati su una console casalinga Nintendo, probabilmente perché troppo legati ad una tradizione a suo modo "nomade" che ha sempre contraddistinto il franchise. Perché, in fin dei conti, i giochi Pokémon sono sempre stati prodotti caratterizzati da una dimensione itinerante, una sorta di metafora di un percorso fisico (ed interiore) che i suoi aspiranti allenatori sono chiamati a compiere, attraversando diverse regioni del mondo per dare la caccia a queste strane creature. Così come l'avatar del giocatore era impegnato in un lungo viaggio, anche il giocatore, portando con sé l'hardware praticamente ovunque, aveva modo di vivere di riflesso un percorso analogo, rimarcata da quell'idea di poter portare la propria esperienza di gioco ovunque grazie alla flessibilità di una piattaforma portatile, prima con Game Boy e poi con le tante console della famiglia DS/3DS.

Dopo il loro debutto sui dispositivi mobile, che hanno ancora una volta confermato questo "nomadismo" tipico dell'esperienza firmata da Game Freak - con la peculiarità, da non sottovalutare, di aver ampliato a dismisura un pubblico di riferimento già particolarmente ampio - mancava solo un'ultima tappa di questo lungo viaggio, che avrebbe in qualche modo cristallizzato il successo di un prodotto che ancora oggi esiste e resiste perfettamente: l'approdo su una console casalinga. E così, mentre Nintendo e Game Freak sono al lavoro su un Pokémon Switch RPG in piena regola e per non interrompere una tradizione che procede da ben quattro lustri con cadenza annuale, la compagnia nipponica ha deciso di tastare il terreno con un'esperienza Pokémon più soft, attingendo sia dal passato sia dal presente della serie per dare vita a Pokémon Let's Go Pikachu!/ Pokémon Let's Go Eevee!, un vero e proprio ibrido che tenta di riunire le diverse anime che i Pokémon hanno sviluppato nel corso di questo lungo arco temporale. Perché questo nuovo Pokémon Let's Go desidera ardentemente essere amato sia dai nuovi sia dai vecchi fan dei mostriciattoli tascabili, e durante la nostra prova ha dimostrato di essere riuscito a conciliare con sapienza efficace questi due lati davvero estremi.

È inutile girarci attorno: chi si aspetta un'esperienza di gioco "classica" a tema Pokémon, sotto certi aspetti potrebbe rimanere deluso. Non fraintendeteci, non stiamo dicendo che Pokémon Let's Go Pikachu!/Let's Go Eevee! non sia all'altezza dei giochi che lo hanno preceduto, tutt'altro. Ciò è dovuto al fatto che Pokémon Let's Go vuole essenzialmente comunicare con i suoi pubblici molteplici e per farlo si è dovuto scendere a compromessi. Ciò che offre il nuovo gioco dei Game Freak è un'esperienza più edulcorata, sicuramente più semplice in termini di gameplay, principalmente perché il pubblico di riferimento qui è chi non ha mai giocato ad un titolo della serie, o si è approcciato ad essa giocando a Pokémon Go sui dispositivi mobile. Nonostante le meccaniche siano essenzialmente le stesse dei precedenti giochi Pokémon, alcuni aspetti sono stati semplificati o, quanto meno, resi più accessibili anche ad un nuovo pubblico di giocatori. Questo aspetto si percepisce sin da subito, quando ci troviamo ad affrontare il primo Pokémon selvatico che troviamo nell'erba alta. Infatti, mancano completamente i combattimenti con questa tipologia di creature, che ci limitiamo a catturare lanciando semplicemente una sfera Poké. Per farlo, dobbiamo selezionare il dispositivo e lanciarlo fisicamente (mimando il gesto con il Joy-Con o la Poké Ball Plus, di cui parleremo tra poco) non appena compare sullo schermo un cerchio di colore variabile (dal verde al rosso, questo dipende dal livello di difficoltà del Pokémon da catturare), che dà anche un punteggio alla nostra prestazione finale, in caso di cattura andata a buon fine.

Nonostante sia tendenzialmente abbastanza semplice riuscire a catturare la creatura in un paio di tentativi, va detto però che questa operazione non è sempre immediata, soprattutto quando ci troviamo nelle fasi più avanzate del gioco e i Pokémon in cui ci imbattiamo iniziano ad essere di livello più alto. Questo, unito ai combattimenti più avanzati con i PNG e i capi-palestra, rappresenta l'unica effettiva difficoltà (se tale può essere definita) del gioco, nulla di più. In vista di questa maggiore accessibilità, appare evidente che il pubblico di riferimento di questo gioco sia indubbiamente quello "nuovo", nonostante non manchino alcuni riferimenti e omaggi al passato che delizieranno anche i giocatori veterani.

A questo punto, molti si domanderanno: ma se mancano i combattimenti con i Pokémon selvatici, come faccio a livellare i miei Pokémon? In realtà, da questo punto di vista Pokémon Let's Go offre numerose opportunità. In primo luogo, quando catturiamo un Pokémon selvatico, la nostra performance nella cattura - che va da nessun voto a "Eccellente" in base alla precisione e al tempismo con cui lanciamo la nostra sfera Poké - influisce sui punti esperienza dei nostri Pokémon, anche se in realtà ciò che fa davvero la differenza sono i combattimenti con i PNG e, ovviamente, le prove con i capi-palestra. In mancanza della possibilità di livellare con i Pokémon selvatici, Game Freak ha disseminato la regione di Kanto di tantissimi PNG (talvolta un po' ripetitivi nelle fattezze, avremmo gradito una maggiore varietà nel design) contro cui combattere, offrendo sempre una buona dose di sfida che ci terranno sempre abbastanza occupati.

Sebbene sia ricalcato a immagine e somiglianza di Pokémon Giallo, in Pokémon Let's Go non si rischia mai di incorrere nell'effetto deja-vu. Nonostante la struttura della mappa della regione sia esattamente identica a quella del gioco del 2000, va detto che non ci imbatteremo negli stessi Pokémon nelle stesse location del passato: quindi sarà più facile imbattersi in un Oddish già nel Percorso 2, ad esempio, rispetto ad altri visti nella vecchia edizione del gioco. Una bella idea, che affascina e rende più intrigante un'esperienza che, per quanto più definita e ricca da un punto di vista grafico rispetto a Giallo (per ovvie ragioni tecniche, ci verrebbe da aggiungere), è tutto sommato una replica del vecchio gioco di inizi Duemila. Con questo non vogliamo muovere una critica, tutt'altro, anzi abbiamo apprezzato il fatto che Nintendo sappia che facendo leva sulla nostalgia, può conquistare i vecchi giocatori con grande maestria. Pokémon Let's Go recupera anche alcune delle ultime novità introdotte dai Pokémon più recenti, come ad esempio la modalità di personalizzazione introdotta da Pokémon X/Y. Nonostante non raggiunga mai il suo livello di profondità, è comunque divertente poter personalizzare il proprio Pokémon preferito o il proprio avatar con outfit diversi, andando avanti nel gioco.

Parlando invece di novità vere e proprie, Let's Go è il primo gioco della serie ad introdurre la modalità co-op locale. In qualsiasi momento, infatti, può unirsi alla partita un altro giocatore semplicemente scuotendo un altro Joy-Con, un'utilissima funzione che permette di aiutare nella cattura un Pokémon o quando si affronta una sfida difficile con un allenatore. Il secondo giocatore usa uno dei Pokémon presente nel tuo party, ma la cattiva notizia è che i suoi progressi non vengono salvati. È molto probabile che questa caratteristica sia stata aggiunta per permettere ai genitori e ai fratelli più grandi di dare un mano ad un giocatore più giovane, magri bloccato in una tappa del suo viaggio.

Un'altra grande novità è la sinergia con il popolare Pokémon Go. I giocatori possono infatti sincronizzare i Pokémon catturati nell'app collegando il proprio smartphone e non c'è limite al numero di account da cui è possibile trasferire Pokémon. Ci sembra una bella aggiunta, in quanto permette sicuramente di ampliare più facilmente il nostro Pokedex, soprattutto in vista del fatto che, se questo viene compilato con regolarità e viene fatta visita con regolarità al Professor Oak, questo ci permette di accedere ad alcune ricompense interessanti. Inoltre, collegando i due dispositivi, i giocatori ricevono in cambio un Pokémon inedito chiamato Meltan, una creatura di tipo Acciaio costituito prevalentemente da metallo liquido, che conferisce al suo corpo una forma molto fluida. Insomma, sembrano esserci più vantaggi che svantaggi nel connettere i due prodotti tra loro, ma dal momento che questa funzionalità sarà attiva solo da venerdì, giorno in cui il gioco sarà disponibile, siamo disposti a ritornare su questo aspetto per offrire maggiori dettagli.

Insieme a Pokémon Let's Go, verrà lanciata anche Pokéball Plus, un nuovo accessorio che abbiamo avuto occasione di provare durante la nostra fase di prova per questa recensione. Il controller a forma di Poké Ball ti consente di completare tutti i gesti con una mano, dato che c'è una levetta al centro e un pulsante in alto con cui è possibile accedere al menu principale. Il dispositivo è caratterizzato da un sensore di movimento, si illumina di vari colori, vibra ed emette suoni ricreando in modo fedele la sensazione di avere un Pokémon al suo interno. Ciò che rende Poké Ball Plus ancora più interessante è la possibilità di portare con sé a spasso il proprio Pokémon preferito al suo interno, anche quando non si sta giocando con Nintendo Switch. Portando il proprio Pokémon a spasso, i giocatori hanno anche la possibilità di ricevere alcune ricompense una volta che collegano il dispositivo a Switch e non appena il Pokémon ritorna a casa. Inoltre, se nelle vicinanze di un Pokémon quando si è in giro, il dispositivo mette in allerta il giocatore, il quale può premere il pulsante per lanciare una Poké Ball: l'accessorio, a quel punto, si illumina e vibra per comunicare all'utente se la cattura è andata a buon fine. Quando è collegata allo smartphone, la Poké Ball Plus misura anche la distanza percorsa, in modo da poter far schiudere uova o ottenere dolci dagli amici. Tutto molto bello, peccato solo per il prezzo, 49,90 €, che non è esattamente tra i più economici. È vero che il valore aggiunto dato dalla Poké Ball, oltre al senso di immersione e che a suo modo offre, è la possibilità di sbloccare in esclusiva un Pokémon raro come Mew, ma il costo non è propriamente a buon mercato.

E infine il comparto grafico. Quanto è facile innamorarsi di Pokémon: Let's Go Pikachu!/Let's Go Eevee!, soprattutto quando prende vita sullo schermo della TV del salotto. I suoi colori vivaci e brillanti, uniti ad un art design davvero spettacolare e ricco di dettagli, offrono una resa grafica davvero ottima, curata e molto affascinante. Nonostante sullo schermo più piccolo della console in versione portatile non riesca a sostenere un'analoga accuratezza - anche se rimane perfettamente fluida e pienamente giocabile - siamo molto soddisfatti del lavoro compiuto da Game Freak in questo frangente, restituendo una delle esperienze visive a tema Pokémon più complete e belle da vedere. Da un punto di vista di frame-rate, il gioco corre fluido in tutte e tre le modalità (docked, modalità da tavolo e portatile) e anche la responsività dei Joy-Con, soprattutto in vista del necessario tempismo per catturare i Pokémon selvatici, ci ha lasciato molto soddisfatti.

Ci aspettavamo di più da Pokémon Let's Go Pikachu!/Let's Go Eevee!? È inutile negarlo, ovviamente sì. Ma comprendiamo perfettamente le intenzioni che hanno mosso Masuda e il suo team in questa prima avventura per Nintendo Switch. Il nuovo Let's Go può essere interpretato come una sorta di gioco di iniziazione alla serie per molte delle generazioni più giovani o per i nuovi pubblici, quegli stessi giocatori che probabilmente si sono approcciati ai Pokémon proprio grazie a Pokémon Go. Di conseguenza, la scelta di semplificare molto l'esperienza - un aspetto che forse deluderà i fan di vecchia data - è pienamente coerente all'interno di questa nuova direzione che il franchise si appresta a compiere. Tuttavia, è anche vero che i giocatori veterani avranno comunque pane per i loro denti, in quanto possono non solo dilettarsi in una caccia alle citazioni dei primissimi Pokémon, ma possono anche rivivere i bei tempi andati del franchise grazie a quell'immancabile effetto nostalgia che oggi va (ancora) molto di moda. In altre parole, un buon gioco con tante potenzialità e che apre di certo la strada ad un nuovo percorso per la serie, ma siamo convinti che i fan storici dei Pokémon attendono qualcosa di più sostanzioso per il futuro. Ma detto questo, Pokémon: Let's Go Pikachu!/Let's Go Eevee! rappresenta un importante punto di partenza per una serie che non ha mai smesso di cambiare forma nei suoi oltre vent'anni di storia, regalando grandi emozioni a tutti i suoi fan. We want to believe!