Italiano
Gamereactor
recensioni
Resident Evil 2

Resident Evil 2

Un brivido lungo vent'anni. Il nostro ritorno a Raccoon City.

HQ
HQ

Sono trascorsi 21 anni da quando, appena adolescenti, abbiamo messo le mani su Resident Evil 2 per la prima volta. Il ricordo dell'orrore respirato per le strade di Raccoon City, cercando di sfuggire a orde di non morti, fino a raggiungere l'imponente e maestoso dipartimento di polizia della città, è ancora incredibilmente vivo nella nostra memoria, e l'idea di ritornare a rivivere quelle emozioni così inquietanti in questo attesissimo remake da un lato ci affascinava e da un lato ci spaventava a morte. Avremmo riprovato sensazioni simili al 1998 quando, stringendo tra le mani il controller della primissima PlayStation, abbiamo avviato per la prima volta la nostra avventura in compagnia di Leon e Claire? Oppure Capcom, nel forzare la mano, avrebbe rischiato di snaturare un classico survival horror che, a suo modo, ha scritto la storia di un genere? Se i primi timori si erano in qualche modo placati giocando la "1-Shot Demo" pubblicata all'inizio di questo mese per le varie piattaforme, la nostra brutale esperienza in compagnia di Resident Evil 2, (ri)vissuta ad oltre due decenni di distanza negli ultimi giorni, ha dissipato qualsiasi dubbio, oltre a rinvigorire il nostro amore per la serie che, nonostante i suoi altri e bassi, non si è mai spento. Capcom ha ricreato un capolavoro.

A differenza dei numerosi remastered e remake usciti negli ultimi anni - e che sempre più fanno storcere il naso ai giocatori più appassionati - Resident Evil 2 è un'operazione unica nel suo genere. Gli sviluppatori, infatti, non si sono limitati a passare la proverbiale "mano di malta" per rendere esteticamente più appetibile e moderno il gioco del 1998, ma lo hanno completamente ricreato da zero usando il motore grafico RE Engine, il medesimo utilizzato per l'ultimo gioco della serie, Resident Evil 7, uscito nel 2017. L'utilizzo di un nuovo motore grafico non si limita, tuttavia, ad un prodigioso miglioramento visivo, ma va di pari passo con una serie di migliorie e modernità tali da rendere il gioco pienamente coerente con il 2019, a partire dall'adozione della visuale in terza persona "over-the-shoulder" presa in prestito dai capitoli più recenti, mettendo da parte la più legnosa camera fissa presente nell'originale. A questo si aggiunge, inoltre, la presenza di aree inedite rispetto al primo gioco, oltre a nuove interazioni e PNG, così come i diversi documenti disseminati per il mondo di gioco, che permettono di apprendere ulteriori sfumature della terrificante epidemia diffusa dalla Umbrella Corporation che sta letteralmente divorando la città.

Resident Evil 2
Annuncio pubblicitario:

Ciò che affascina maggiormente di Resident Evil 2, quanto meno per chi scrive, è la continua tensione tra vecchio e nuovo tale da renderlo, per l'appunto, un'opera singolare in un panorama videoludico oramai saturo di rivisitazioni di vecchi giochi. Se è vero che chiunque che non abbia mai giocato al titolo originale possa trovarsi completamente a suo agio in questo remake, è altrettanto vero che i veterani della serie si troveranno a fare i conti con i loro ricordi, riportati alla luce da tanti Easter Egg che rendono omaggio al gioco del 1998 e che, in qualche modo, li fanno sentire a casa. Al tempo stesso, però, quel senso di sicurezza nel riesplorare aree familiari viene costantemente rimesso in discussione da alcune trovate geniali messe in atto da Capcom, come cambiare la dislocazione di alcuni oggetti per la risoluzione di puzzle o dare una diversa caratterizzazione di alcuni personaggi secondari (non faremo spoiler qui, tranquilli!) al fine di restituire un'esperienza di gioco divertente, nuova, con qualche affascinante colpo di scena che ne giustificano una nuova giocata.

Tornare nei panni di Leon Scott Kennedy, l'agente "novellino" che abbiamo visto crescere nei successivi episodi, e in quelli di Claire Redfield - sorella minore di quel Chris Redfield, già protagonista del primo gioco e fil rouge degli episodi successivi - è indescrivibile. All'inizio del gioco, dopo aver selezionato il livello di difficoltà preferito - Assistito, pensato per i neofiti o per chi vuole godersi la storia in quanto offre mira assistita per l'arma, più proiettili a disposizione e un parziale ripristino della salute; Standard; e infine, Estremo, che, esattamente come suggerisce, offre un'esperienza di gioco davvero brutale per cui è necessario rintracciare i nastri d'inchiostro per salvare la partita sulle macchina da scrivere - possiamo scegliere se iniziare il nostro viaggio nella paura in compagnia di Leon o di Claire. Se siete tradizionalisti o nuovi alla serie, consigliamo di partire con l'avventura di Leon, anche se la parte in compagnia di Claire è, a nostro avviso, molto più soddisfacente sotto certi aspetti. Oltre ad alcune parti della storia maggiormente relative al personaggio, ciò che cambia è la posizione dei puzzle e il fatto che il nostro incontro con terrificante Tyrant che si aggira per il mondo di gioco avviene un po' prima rispetto alla storia di Leon, ma alla fine le due trame sono costrette a convergere, a loro modo, e dunque ciò che sono in grado di offrire sono un unico e solo prodotto di grande qualità. La scelta spetta a te, e verrai in entrambi i casi ripagato nel modo migliore.

Continua a leggere a pagina 2 dopo il video.

HQ
Annuncio pubblicitario:
Resident Evil 2Resident Evil 2
HQ

Oltre al massiccio Tyrant che abbiamo già citato, non mancano ovviamente alcuni spaventosi mostri iconici del gioco originale. Accanto ai numerosi zombie che sbucano da qualsiasi anfratto insospettabile - con annessi jump scares che hanno reso la nostra partita ancora più adrenalinica - non mancano ovviamente i Licker, creature senza pelle e dalla lunga lingua che camminano e strisciano sulle pareti e soffitti. Grazie ad alcuni documenti scovati in giro, scopriamo che questi mostri sono ciechi, il che significa che se puoi tranquillamente evitarli muovendoti a passo felpato. O, come suggerisce il buon Tenente Marvin Branagh "o spari o scappi", ma in questo caso, credici sulla parola, è meglio scappare.

Accanto alle vistose migliorie grafiche, in cui è facile lasciarsi rapire dalla bionda chioma fluente di Leon (così deliziosamente e stereotipatamente anni '90, da sembrare una versione digitale di Nick Carter della boyband Backstreet Boys) o dalla carne putrida che ricopre i numerosi cadaveri ambulanti disseminati nel mondo di gioco, un altro aspetto che lascia a bocca aperta di questo remake è il potente lavoro eseguito sull'audio. Il modo migliore per giocare a Resident Evil 2 è, senza dubbio, con un ottimo paio di cuffie: la possibilità di riuscire a percepire un qualsiasi scricchiolio o gridolino sinistro in lontananza contribuisce in larga misura di organizzarsi in tempo per un possibile attacco nemico e, dunque, sfoderare la pistola dalla fondina in tempo e non farsi trovare impreparati. Aguzzare l'udito è parte fondamentale della dinamica del gioco, anche perché permette di adottare un approccio più stealth sotto certi aspetti e risparmiare qualche prezioso proiettile in più da usare in caso di emergenza.

Resident Evil 2Resident Evil 2Resident Evil 2
Resident Evil 2Resident Evil 2Resident Evil 2

Siamo dunque di fronte ad un'esperienza perfetta? Non esattamente perché, oltre alle sue atmosfere cupe e inquietanti che tanto abbiamo amato oltre vent'anni fa, Resident Evil 2 recupera dall'originale anche alcuni dei suoi vistosi difetti. Nonostante Capcom abbia lavorato in modo egregio sull'intero comparto grafico, restituendo un prodotto incredibilmente moderno, è indubbio che abbia ereditato alcuni problemi dal passato (anche quello più recente), come ad esempio animazioni facciali piuttosto legnose e texture in bassa risoluzione. Inoltre, nella versione da noi giocata (quella per Xbox One su una console S), non sono mancati alcuni significativi cali di framerate in corrispondenza dei salvataggi automatici o durante le transizioni da una cutscene al gameplay effettivo. Nulla che rischi di compromettere l'esperienza nel suo complesso, sia chiaro, ma da un titolo così ben curato ci saremmo attesi un po' di attenzione in più anche su questo aspetto.

Al netto di questi difetti minori, è innegabile che Resident Evil 2 sia un gioco capace di eccellere sotto diversi punti di vista. La capacità di unire vecchio e nuovo in un'esperienza che, al contempo, strizza l'occhio ai giocatori più nostalgici e mette a suo agio i neofiti, lascia davvero a bocca aperta. Incredibile da un punto di vista grafico e del sonoro, nonostante l'angosciante assenza di una colonna sonora che permea l'intera esperienza di un soffocante silenzio cadenzato dal rumore dei passi o delle grida degli zombi, Resident Evil 2 si conferma uno straordinario classico senza tempo, ma anche un'operazione condotta in modo saggio da Capcom, la quale non si è limitata semplicemente a "resuscitare" un'opera del passato, ma la ha anche connotata di caratteristiche innovative capaci di intercettare anche le nuove generazioni di giocatori. Se sei tra quelli che per questioni anagrafiche hanno perso l'originale, è giunto il momento di correre ai ripari, perché è esattamente qui che è stata scritta la storia del genere survival horror nel mondo dei videogiochi. E il fatto che dopo vent'anni continui a suscitare grandi emozioni è la conferma che Resident Evil 2 avesse già scritto nel suo DNA il suo essere un incredibile capolavoro.

Resident Evil 2Resident Evil 2
09 Gamereactor Italia
9 / 10
+
Un classico immortale, anche a distanza di oltre vent'anni; Sbalorditivo da un punto di vista grafico e sonoro; Un tuffo nel passato con un grande tocco di modernità; La storia, i personaggi e le atmosfere resistono ancora al tempo.
-
Qualche difetto ereditato grafico dagli episodi precedenti.
overall score
Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

Testi correlati



Caricamento del prossimo contenuto