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Gylt

Gylt su Google Stadia

Stadia ha un solo titolo in esclusiva sviluppato da Tequila Works.

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Google Stadia si prepara ad approdare in queste ore con 22 videogiochi lancio. Anche se inizialmente il fatto che Google abbia deciso di ampliare l'iniziale numero pari a 12, vale comunque la pena sottolineare che la stragrande maggioranza di quei titoli è vecchia, e ben più di sei mesi. Se da un lato Google ha l'ambizione di creare una vasta gamma di esclusive in futuro per vendere il suo nuovo servizio, finora, hanno dovuto acquistarne uno dallo sviluppatore Tequila Works, uno studio che in precedenza aveva creato titoli come Rime e Deadlight.

Il nome del gioco è Gylt e rappresenta l'unica esclusiva per cui vale la pena acquistare subito Stadia, a parte i suoi evidenti vantaggi basati sul cloud (e possibili svantaggi). Per questo motivo, tutta la pressione concentrata su Tequila Works è più che giustificata viste le dimensioni e la portata del gioco, a cui è stato dato anche il compito scoraggiante di essere tra i primi ad approdare su Stadia. Ma come si comporta questa esperienza?

Beh, rispondere è complicato, quindi proviamo ad andare più in profondità. Prima di tutto, da cosa traie ispirazione Gylt. Come Rime, che ha preso in prestito molto del senso di isolamento delle opere di Team Ico, questa volta sembra che l'universo di Silent Hill sia stata la principale fonte di ispirazione di questo nuovo gioco. Non che abbiamo qualche problema a riguardo, tutt'altro, ma alcuni potrebbero trovare un po' ovvi i paragoni.

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In Gylt interpreti il ruolo di Sally, una ragazza che vive nella triste e isolata città di montagna di Bethelwood. La maggior parte dei suoi cittadini lavora in una fabbrica in montagna e questa assonnata comunità viene un giorno scossa dalla scomparsa di Emily Kauffman, cugina di Sally. Sally si mette alla sua ricerca, ma finisce in una versione da incubo della sua città natale piena di mostri. È qui che Emily sembra essere stata intrappolata e quindi devi salvare tua cugina, evitare le mostruose creature che ti cercano e anche venire a patti con le conseguenze delle tue azioni.

C'è una metafora piuttosto diretta in gioco qui. Ti aggiri per la scuola evitando mostri, proprio come i cugini evitano i bulli, e mentre giochi, Sally impara a far fronte alle sue paure e inizia così lentamente a reagire. Tuttavia, anche se la trama principale affonda nei suoi temi principali e lascia molto a desiderare nel complesso, trascina il giocatore in modo soddisfacente, relegando gran parte del suo contesto alla narrazione ambientale. Molte delle aule e delle biblioteche della scuola hanno curiose scritte sui muri e sulle lavagne per darti una comprensione più profonda delle difficoltà sociali che affliggono questa comunità e che hanno avuto un effetto tangibile su entrambe le ragazze, anche se in modi diversi.

Quasi tutto il gioco, tuttavia, è giocato da solo, alla ricerca di Emily, e quindi Sally non ha nessuno a cui esporre la narrazione in modo naturalistico. Aspettatevi che parli molto da sola. Tuttavia, Sally ed Emily ne escono fuori ragazzine genuine: Sally è una pre-adolescente e Emily è una vera bambina, e sono tridimensionali e sfaccettate, e anche se semplice, la storia finisce per sembrare l'aspetto più soddisfacente dell'esperienza nel suo complesso, nonostante la mancanza di una premessa innovativa.

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Dove Gylt vacilla, tuttavia, è il modo in cui si gioca. Esplorate principalmente i terreni della scuola - o almeno un riflesso da incubo pieno di interpretazioni da cartone animato dei mostri lovecraftiani. Anche se inizialmente appare più aperto, con una mappa del mondo e diverse opportunità per esplorare e saperne di più sulla comunità e ottenere risorse extra, Gylt è un gioco piuttosto semplice. Non che ci sia qualcosa di sbagliato in questo, ma il senso di linearità combinato con il suo assetto meccanico superficiale non rende il gioco particolarmente divertente.

È principalmente un gioco stealth, nel senso che per la maggior parte del tempo, sarà meglio evitare gli scontri con i mostri. Ti accovacci usando B e rimani praticamente così per l'intero gioco. Durante il tuo viaggio, cerchi gli inalatori che ripristinano la salute perduta, cerchi le batterie per alimentare la tua torcia e trovi libri e immagini che espandano la narrazione. Vengono poi aggiunti ulteriori strumenti in seguito, ma come gioco stealth, Gylt è un progetto familiare e semplice e vira molto poco dal suo set limitato durante il suo tempo di esecuzione di sei-sette ore.

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Non è rotto in nessun aspetto, e ci sono modi per ravvivare le cose attirando i mostri con il cono di luce della tua torcia e quindi permettendoti di sgattaiolare oltre. Ci sono anche indicatori di rilevamento per creare ulteriore tensione, oltre a diversi tipi di nemici (la maggior parte dei quali non spoileremo) che richiedono approcci tattici diversi. Il più delle volte, però, è abbastanza chiaro dove devi andare, quali nemici devi combattere e quelli che non devi. Nella maggior parte delle stanze ci sono detriti, rovesciati su tavoli e scatole impilate che creano un percorso chiaro per te, e Gylt non è mai a suo agio nel dare ai giocatori gli strumenti per creare semplicemente il proprio percorso o consentire la giusta libertà o la vera esplorazione. È tutto pre-organizzato, e va bene, ma non è particolarmente spaventoso di conseguenza, né è particolarmente innovativo.

Il combattimento viene introdotto a un terzo del tempo di gioco usando un raggio di torcia concentrato per "far scoppiare" vesciche sui mostri. Tenteranno di caricare, ma facendo scoppiare ogni set lo respingerà e alla fine lo distruggerà. Il combattimento, come in molti giochi progettati principalmente per spaventarti, mina la piccola tensione che esiste e rimuove, in molti casi, un vitale senso di vulnerabilità.

E questo porta alla nostra critica più forte di Gylt, ossia un'incongruenza nel tono complessiva che lo affligge dall'inizio alla fine. Mentre il riferimento è charamente Silent Hill, le immagini da cartone animato sono ispirate a Guillermo del Toro, e il dramma infantile attorno cui ruota ricorda un po' Stranger Things o It, e non si impegna mai completamente. Chiaramente non è per i bambini, ma a volte sembra che Sally ti parli da pari. Il design del mostro è fantasioso ma mai spaventoso, in quanto non c'è sangue, e nessun senso di shock adeguato che ti dia davvero l'idea che Sally sia in reale pericolo. In effetti, sembra per lo più perplessa dall'intera situazione anziché spaventata. Riassumendo, non è chiaro se dovremmo essere spaventati dal mondo di Gylt o se l'intrigo dovrebbe portarci ad una sua gestione metaforica del dramma tra i suoi due personaggi principali. In tal caso, forse più dramma e interazione avrebbero giovato alla storia.

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Per quanto possa essere confuso, Gylt ha un aspetto e un suono soddisfacenti. Tequila Works è abile nel creare elementi visivi mozzafiato e, sebbene non abbia l'immediata grandiosità di Rime, l'identità visiva simile a un cartone animato e apparentemente ispirata a Laika rende la sua grafica molto interessante. In particolare, alcune delle aule sono scrupolosamente riempite di curiosità narrative, ed è difficile non rimanere coinvolti e cercare ulteriori elementi ambientali mentre ci si sposta. Anche il doppiaggio è buono e Sally è stata animata con una profondità sufficiente. Tuttavia, ci sono poche chiacchiere reali che per la maggior parte del tempo resti in silenzio.

Gylt non è per niente un brutto gioco. Ha un bell'aspetto, è semplice ma soddisfacente da giocare, e anche se le sue fonti di ispirazione sono cristalline, Tequila Works ha, ancora una volta, dimostrato di avere la stoffa in quanto sviluppatore. Ma, come abbiamo visto prima, la magia si trova spesso tra questi spazi e con Gylt semplicemente non c'è nulla che tiene davvero insieme l'esperienza. Incoerenze in termini di atmosfera, cattive scelte progettuali e un mondo che non è né lineare né aperto ci hanno lasciato confusi; sulla base di questo, è difficile affermare che Gylt abbia quel valore aggiunto tale da meritarsi di essere l'unica esclusiva nella line-up di lancio di Stadia.

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06 Gamereactor Italia
6 / 10
+
Storia interessante; Alcuni design interessanti del mondo di gioco.
-
Un po' di incoerenze nelle atmosfere; non abbastanza profondità in termini di meccaniche.
overall score
Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

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