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Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies

Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies

Si torna in tribunale con uno degli avvocati più amati dell'universo del legal gaming: Phoenix Wright.

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Pochi franchise riescono a vantare un seguito di fans così assiduo e affezionato come la serie Phoenix Wright: Ace Attorney. Nato nel lontano 2001 in Giappone per GameBoy Advance, la serie legal di Capcom è arrivata da questo lato del Pianeta quasi in sordina, nel 2005, grazie ad un reboot del titolo originale su Nintendo DS. E da lì, è nata la leggenda. Da allora si sono susseguiti in Europa tre avvincenti capitoli del filone principale (quello dedicato al protagonista, Phoenix Wright) e uno spin-off con protagonista l'acerrimo nemico-amico di Wright, l'altezzoso Miles Edgeworth, permettendo agli appassionati del genere di tutto il mondo di creare un legame indissolubile con i personaggi e gli ingrovigliati intrecci narrativi della serie.

Alla luce di questo animato interesse per il franchise, l'annuncio di un nuovo capitolo della serie, intitolato Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies, è stato accompagnato da grande entusiasmo, ma soprattutto da uno dei dibattiti più infuocati che - a partire da Ace Attorney Investigations: Miles Edgeworth - hanno caratterizzato la serie: nessun adattamento nei testi per le lingue non-anglofone. Un problema non di poco conto, trattandosi prevalentemente di un titolo che ruota attorno alle indagini e alla comprensione delle singole prove da presentare in tribunale. Tuttavia, polemica a parte (e con un buon vocabolario d'inglese alla mano), Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies si prepara a regalare ore di intenso divertimento, fino all'ultimo respiro. Ma scopriamo perchè.

Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies

Personaggi, grafica affascinante e intrecci narrativi: il cuore pulsante di Ace Attorney

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Uno degli aspetti che ha da sempre caratterizzato la serie Ace Attorney è la cura con cui vengono dettagliati e tratteggiati i personaggi presenti nei diversi capitoli. Ne abbiamo visto scorrere a decine, tra nemici e amici dell'avvocato dai capelli a punta (tra i miei preferiti di sempre, rimane Franziska Von Karma e la sua spaventosa frusta!), elemento che - unito ad un'ottima sceneggiatura del prodotto - permette al giocatore di immergersi a capofitto nelle avventure legali della serie. In questo Dual Destinies, assistiamo a grandi ritorni (ve la ricordate la piccola e tenera Pearl? Beh, qui è un po' più cresciuta...), ma soprattutto all'aggiunta di nuovi divertentissimi personaggi, tra cui la giovane e maldestra apprendista Athena Cykes. Portatrice della vena umoristica del titolo - anche grazie al suo amuleto Widget, che spesso riporta in tribunale ciò che davvero pensa la giovane avvocatessa, senza alcun freno inibitorio - Athena sembra ricordarci i vecchi tempi dello stesso Phoenix, in cui imbranato ma estremamente devoto al distintivo di avvocato che porta, dava il suo meglio per scoprire la verità e consegnare alla giustizia il vero colpevole.

Accanto ad una forte caratterizzazione dei personaggi e ad una trama sempre più avvincente, ad affascinarci davvero di questo nuovo Ace Attorney è senza dubbio la resa grafica del titolo. Per la prima volta in tre dimensioni e con sequenze animate incredibilmente curate, Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies vira al modello anime con eccellente accuratezza, rivelandosi incredibilmente fluido e capace di regalare al nuovo capitolo quel "tocco visivo in più" che sicuramente si rivela la grande differenza rispetto al passato. Anche gli sprites - che permangono nelle sequenze in tribunale e nelle fasi investigative - sono caratterizzati da animazioni molto più fluide e naturali, mettendo da parte un po' di quella "meccanicità" che aveva invece distinto i capitoli precedenti del franchise. Soprattutto se goduta su un Nintendo 3DS XL, la qualità grafica di Dual Destinies appare di gran lunga superiore a quanto visto in precedenza, dando vita forse ad uno dei primi esempi di serialità animata legal interattiva di rara eccezionalità.

Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies

Il vecchio e il nuovo

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Se dovessimo parlare di grandi rivoluzioni in termini di gameplay, non ci sentiremo a posto con la nostra coscienza. In quanto avventura grafica, Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies mantiene invariati i meccanismi di gioco che avevamo riscontrato nei capitoli precedenti. Come in passato, anche qui ogni caso prevede due fasi: una prettamente investigativa, in cui i nostri personaggi raccolgono prove e interrogano eventuali testimoni; l'altra in tribunale, in cui si dà vita al vero e proprio processo. Quest'ultima, come in passato, alterna gli interrogatori degli indiziati e dei testimoni, allo svelamento di prove che ci permettono di portare a casa la nostra vittoria legale. La grafica 3D sicuramente permette un'indagine maggiormente accurata rispetto agli episodi precedenti, ma soprattutto mette in evidenza con una maggiore cura dettagli e prove che forse in passato avevamo avuto difficoltà a rintracciare all'interno dello scenario.

A dare una ventata di novità alla meccanica di gioco, vi è tuttavia il "Mood Matrix", il "potere psichico" che possiede Athena Cykes: grazie ad esso, infatti, Athena può esaminare le emozioni dei testimoni durante le testimonianze, e obiettare se queste risultano contraddittorie. Probabilmente nulla di eclatante per i neofiti o per chi ha seguito distrattamente la serie, ma per i fans sfegatati del franchise rappresenterà, oltre che un divertente valore aggiunto, anche un perpetrare della formula riguardanti i poteri paranormali, che ha da sempre contraddistinto la storia attorno a cui ruota la serie.

Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies

Colpevole o innocente? Obiezione!

Abbiamo trascorso alcune ore in compagnia del nuovo Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies e - seppur la presenza dei testi e dei dialoghi in inglese potrebbe rappresentare un qualche ostacolo alla sua fruizione a chi non mastica perfettamente la lingua - il titolo si rivela, ancora una volta, in tutta la sua grandezza. Certo, non digeriamo molto questa scelta prediletta da Capcom, ma cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno: è una buona palestra per chi ha voglia di assimilare meglio il tanto temuto inglese.

Scherzi a parte, Dual Destinies rappresenta un grande ritorno del franchise - di cui abbiamo sentito a lungo la mancanza - caratterizzato in particolare da una grafica in 3D impressionante, la cui accuratezza da sola potrebbe giustificarne l'acquisto. Ma come sapete, noi non ci limitiamo a guardare solo la "bella confezione", ci piace grattare la superficie: e questo Dual Destinies si regala come sempre grandi soddisfazioni. Appassionanti intrecci narrativi, personaggi carismatici, una vena umoristica senza pari, sono tutti degli ottimi motivi che ci hanno fatto apprezzare davvero questo nuovo titolo Capcom, seppur non ci siano stravolgimenti nel gameplay rispetto al passato. Ironico, sagace e divertente, Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies è uno di quei titoli da giocare con gli auricolari mentre siete in viaggio, per godere non solo dell'ottimo doppiaggio, ma soprattutto dell'avvincente colonna sonora, altro elemento immancabile di questo titolo.

La sola obiezione che possiamo muovere è rivolta ai motivi per cui siete ancora qui a leggere e non siete ancora corsi a scaricarlo dal vostro eShop!

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08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
Sceneggiatura eccezionale; Ottima caratterizzazione dei personaggi; Grafica in 3D senza precedenti; Colonna sonora coinvolgente.
-
La mancanza di testi in italiano; Gameplay quasi invariato.
overall score
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