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Sea of Solitude

Sea of Solitude

Abbiamo combattuto contro i nostri demoni interiori nel gioco di avventura psicologico di Jo-Mei Games.

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Molti di noi hanno vissuto una situazione nelle nostre vite in cui ci siamo ritrovati persi e smarriti nei nostri pensieri oscuri, incerti su come riuscire ad andare avanti con le nostre vite e convinti che nulla può cambiare. Questo è lo scenario che un mostro di nome Kay conosce molto bene. Kay, per qualche misteriosa ragione, si ritrova in una città sommersa con un piccolo motoscafo come unico compagno - finché le correnti d'acqua iniziano a rivelare mostri disgustosi il cui unico obiettivo vita è quello di trascinare Kay sul fondo del mare. Molto in questo mondo inospitale sembra familiare e nostalgico, ma allo stesso tempo remoto e terrificante. Cosa sono queste creature? Perché Kay è qui? Cosa, o chi è lei davvero? Spetta a te scoprire cosa si nasconde sotto la superficie.

Sin da quando Sea of Solitude è apparso all'E3 dello scorso anno, desideravamo ardentemente mettere le mani su questo misterioso titolo, soprattutto per il suo design affascinante che ci ha riportato alla memoria giochi come Rime. Senza raccontarti troppo di quello che succede, questo straordinario mondo di gioco funge come un'unica grande metafora dell'umore di Kay, dove presto si scopre che il suo isolamento modella questi mostri e che il mondo si trasforma in base al suo stato d'animo.

Sea of Solitude
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È un'idea intrigante che, tristemente, finisce per rendere il gioco più lineare anziché meccanicamente dinamico e la narrazione finisce per affondare a causa di dialoghi guidati dalla trama. Dopo aver raggiunto i titoli di coda del gioco, inizi a capire perché gli sviluppatori hanno deciso di seguire la strada dei dialoghi, in quanto ricorda ai giocatori di ascoltare se stessi e di ricordarlo nei momenti difficili (questo è, ovviamente, un argomento importante di cui discutere) ma allo stesso tempo, abbiamo scoperto che stavamo letteralmente annegando nei dialoghi alla fine, iniziando a sentire la mancanza di quel silenzio ricco di atmosfera e calmante di giochi come Journey. Dicono "un'immagine vale più di mille parole" e quando Kay commenta costantemente ogni piccola cosa, affermando l'ovvio durante il gioco, il mondo altrimenti incantevole perde il suo alone mistico. Non aiuta neanche la doppiatrice.

Ci piace davvero la componente narrativa del gioco e ciò che Cornelia Geppert sta cercando di fare con Sea of Solitude. La depressione non è facile da raccontare e attraverso i dodici capitoli del gioco, il giocatore impara che non puoi semplicemente spegnere un interruttore e tornare a sorridere: le emozioni appaiono come onde e esseri umani, dobbiamo imparare ad accettare questo inconveniente e imparare da questo per superare i tempi difficili. Il gioco offre una profondità ai vari mostri che Kay incontra poiché sono stati influenzati e modellati dal loro isolamento. Allo stesso tempo, è difficile provare qualcosa quando il viaggio di Kay ci porta a sequenze di drammi forzati che sembrano sempre più privi di senso a mano a mano che entri nella psiche di Kay. La storia ha i suoi momenti e il marchio unico dello sviluppatore mostra chiaramente il culmine del gioco, ma a livello emotivo, la storia è un po' troppo debole da riuscire a coinvolgere davvero il giocatore. In altre parole, non ci interessa davvero quello che Kay ha perso nella sua vita, semplicemente perché non la conosciamo davvero.

Sea of Solitude

Non siamo mai stati sorpresi da Sea of Solitude dal punto di vista del gameplay. È un po' banale nel suo platform, che vede per lo più il giocatore salire e saltare su oggetti fluttuanti. Kay ha due abilità primarie che può usare per illuminare l'oscurità che avvolge il mondo: la prima abilità è un segnale di luce che può essere sparato come una pistola lanciarazzi, che guida Kay verso la direzione in cui deve andare. L'altra abilità è, in qualche modo inaspettatamente, lo zaino arancione di Kay, nel quale lei può risucchiare o raccogliere esseri simili a vermi che stanno corrompendo le sfere di luce in tutto il mondo. Queste sfere sono ciò di cui avrai bisogno per avanzare nella storia mentre tengono i pezzi del puzzle della psiche di Kay, ma molti dei puzzle del gioco consistono nel tenere premuto un pulsante fino a quando qualcosa si apre o si attiva, e anche se lo sviluppatore prova ad aggiungere variazioni nel secondo e nel terzo atto del gioco, sembra che manchi qualcosa in termini contenuto. Devono esserci più cose da fare oltre che continuare ad usare un raggio di luce e ascoltare litigi familiari.

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Il gioco non offre molte sfide ed è invece più progettato per permettere al giocatore di vivere la storia senza essere interrotto troppe volte. Ciò significa che non ci sono grandi conseguenze nel permettere a un mostro con gli occhi rossi di masticare Kay e ingoiare i suoi resti o lasciare che Kay venga attaccata da piccoli demoni. Ti ritroverai semplicemente nello stesso posto in cui sei morto o, se sei sfortunato, a due piattaforme di distanza. L'aspetto più complesso, a livello di difficoltà, del gioco sono stati i controlli, che stranamente erano lenti e durante i momenti intensi era difficile non restare frustrati dalla velocità lumaca di Kay.

Sarebbe stato bello avere più opzioni a disposizione quando si interagisce con il fedele piccolo motoscafo, dato che la barca è l'unico compagno di Kay - e che compagno. La barca offre a Kay un tale senso di conforto che può illuminare il mondo intero attraverso le sue tempeste minacciose. Come una bolla di serenità, avvolge Kay in rilassanti brezze marine e nel momento in cui Kay lascia la sicurezza della sua barca, il mondo riprende il suo stato da incubo ed i mostri danno la caccia a Kay non appena riesce a immergere le dita dei piedi nelle acque scure . Purtroppo, non si scherza con le meccaniche della barca e alla fine non si usa per nulla.

L'estetica del gioco è uno dei suoi punti di forza più importanti. È bello e trasmette le calde vibrazioni di Wind Waker con la sua grafica affascinante ma semplice. Tuttavia, è quando inizi effettivamente ad esplorare gli edifici sommersi che ti rendi conto di quanto siano senza vita gli ambienti. A parte le sfere di luce corrotte, esplorare non ha alcun senso. C'è ben poco da fare oltre a raccogliere messaggi in bottiglia e spaventare i gabbiani. Anche la grafica smette di stupire quando gli effetti di luce si attenuano mentre si attraversa il gioco.

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Non possiamo dire di esserci goduti l'animazione "a vela", in cui Kay rimane attaccata alla scala più vicina o al bordo esterno di una piattaforma come se fosse una calamita, né ci piaceva il fatto che tutte le animazioni umane sembrassero incompiute (con Kay come eccezione). Gli effetti dell'acqua fanno sì che l'acqua sembri fatta di gelatina a blocchi, tuttavia, apprezziamo il modo in cui devi scandire i tuoi movimenti con le onde. Dobbiamo anche elogiare l'incredibile colonna sonora di Guy Jackson che, abbinata agli effetti sonori atmosferici, compensa le carenze grafiche.

In sintesi, questo titolo EA non è all'altezza delle nostre aspettative, anche se c'è un'aura quasi senza tempo e romantica attorno al viaggio interiore di Kay. All'inizio del gioco, è quasi ipnotizzante guidare Kay in acque inesplorate, ma dopo aver incontrato il primo grande mostro sembra quasi che la storia si concluda - una storia che, a proposito, ha del potenziale nel toccare le corde del cuore dei giocatori di tutto il mondo. A parte questo, il gameplay mediocre orienta i nostri pensieri più verso l'altrettanto mediocre Submerged che verso perle indie come Rime, Journey o GRIS. Ok, forse Sea of Solitude non è poi così male, ma non è l'ottovolante emotivo che speravamo fosse.

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05 Gamereactor Italia
5 / 10
+
Musica d'atmosfera, estetica invitante e colorata, sguardo interessante sull'isolamento dell'essere umano.
-
Pessime animazioni, ritmo strano, doppiaggio irregolare, controlli di gioco imprecisi.
overall score
Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

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RECENSIONE. Scritto da André Lamartine

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