Tales of Arise - Impressioni sul Primo Capitolo

Il primo capitolo di Tales of Arise ci introduce lentamente nell'ultimo episodio della lunga serie Tales of: il nostro eroe splendente è ancora nascosto dietro una maschera di ferro, da cui deriva il nome che gli è stato dato "Maschera di Ferro". Non ha un volto, memorie e non prova neanche dolore. Dall'altro lato, ha un innato senso di giustizia, che potrebbe essere il motivo per cui si caccia nei guai così facilmente.

Ad un primo sguardo, il ragazzo sembra il classico guscio senz'anima che trovavamo fin troppo spesso come protagonisti nei vecchi JRPG, ma il nostro eroe in realtà ha pensieri propri e sa parlare per se stesso. L'energetico uomo si svilupperà nel corso della storia, ma prima di poter vivere i momenti epici che Bandai Namco ha preparato per noi, un introduzione alle fazioni centrali del gioco è necessaria. In questo episodio Tales of, il popolo di Dahna è oppresso e relegato in uno stato simile alla schiavitù dalle forze di Rena. C'è stata una guerra tra le due parti centinaia d'anni prima dell'inizio della storia e il popolo di Dahna è stato oppresso sin da allora. Il nostro eroe vive le conseguenze di questo conflitto sulla propria pelle, perché lui ora scava alla ricerca di minerali in uno dei campi per gli schiavi di Orbus Calaglia.

Il suo viaggio inizia davvero una volta che Shionne entra in azione. La giovane ragazza è di Rena, ma è stata imprigionata per ragioni ignote. Ovviamente, il nostro eroe coraggioso non esita un solo secondo prima di aiutare la damigella in pericolo, dando via alla serie di eventi su cui si basa la storia. L'improbabile coppia si unisce alla resistenza locale, gli Scarlet Crows, che durante il primo capitolo punta ad assaltare il Castello Glanymede. Per liberare gli schiavi di questa regione, devono deporre chi comanda in questo impero, Balseph "la bestia selvaggia". Mentre i nostri due eroi cercano di riprendersi dallo shock iniziale, noi ci procacciamo rifornimenti, esploriamo per capire meglio la situazione e impariamo qualcosa di più su quel che è successo nella guerra tra Rena e Dahna.

Prima di confrontarci con il malvagio barone sul suo trono fiammeggiante, potete aspettavi lupi, vespe, armadilli, un paio di golem e le guardie di Rena per circa tre ore di gioco. Gli avversari si muovono nel mondo di gioco in tempo reale e una volta che la battaglia è iniziata noi possiamo attaccare e usare abilità attive in battaglie in tempo reale. Il tempismo è importante in Tales of Arise, perché dobbiamo provare ad evitare gli attacchi nemici ogni volta possibile. Perfette manovre evasive aprono le possibilità per contrattacchi e mosse speciali di supporto, che possono essere attivate sia dal giocatore che dai membri del party in maniera passiva.

Il combat system potrebbe sembrare punitivo agli inizi, ma scalare di livello ha un grande impatto sui possibili picchi di difficoltà (almeno, all'inizio del gioco). Completare battaglie aiuta ad acquisire abilità passive e attive sempre più potenti, e usare le cosiddette Arti durante i combattimenti migliora la loro efficacia. Gli alberi dei talenti aggiuntivi diventano disponibili non appena sono soddisfatte certe condizioni (ad esempio: utilizza l'attacco X per far sollevare dal terreno i tuoi avversari 25 volte) o come ricompensa in seguito al completamento di alcune missioni secondarie. Inoltre, se sbloccate ogni abilità in uno dei diversi alberi dei talenti, riceverete ulteriori bonus di completamento, come miglioramenti delle statistiche. Considerato che potete spingere la CPU a seguire un certo tipo di play style a voi più utile, dovreste cambiare il personaggio in controllo attivo regolarmente per tenere traccia dei vari progressi della vostra squadra.

Nonostante Bandai Namco abbia creato larghe aree con piccoli segreti e giunzioni nascoste, descriverei Tales of Arise come un'esperienza piuttosto lineare, fino ad ora. Fuori dal seminato troverete casse del tesoro, oggetti estetici (per personalizzare l'aspetto dei propri personaggi) o perfino uno di quei fortissimi avversari da contenuto end-game, che terranno impegnati la vostra squadra in un secondo momento per una dozzina di ore. Sebbene il Regno di Calaglia sia poco più che un regno desolato con rocce fumanti in un deserto, questa location offre una varietà di bellissimi scenari che contrastano bene con il paesaggio montagnoso.

Da ciò che ho visto in Tales of Arise fino ad adesso, sembra un gioco promettente, ma anche un po' familiare. Il gioco sembra incoraggiare al "grindare" per salire di livello, ma allo stesso tempo potete comunque affrontare i nemici più forti con le giuste tattiche e abilità nel gestire i meccanismi. Non sono stato davvero in grado di provare le attività secondarie fino a questo punto, ma ho trascorso tutto il tempo ad ascoltare ciò che i personaggi non giocanti avevano da dire sul loro ambiente. Sono anche particolarmente eccitato sullo sviluppo dei nostri eroi principali, perché c'è un accattivante dinamismo tra Maschera di Ferro e la principessa. Tutto ciò mentre un fantastico mondo pieno di magia sta aspettando che noi poniamo finalmente termine al conflitto tra Dahna e Rena.