The Bureau: Xcom Declassified

Ci sono due ingredienti dominanti in questa ricetta: Xcom e Mass Effect. Considerando la qualità delle componenti di base, è sorprendente che Declassified non riesca tuttavia a raggiungere gli alti livelli delle sue due principali fonti di ispirazione.

The Bureau: Xcom Declassified è una storia di origini, che narra la nascita dell'organizzazione protagonista del reboot di Firaxis dello scorso anno, Xcom: Enemy Unknown. Ambientato nel 1960, la trama ruota attorno ad un'invasione della Terra da parte degli alieni. Nel tentativo di nascondere quanto sta accadendo, l'agente Carter e i suoi colleghi devono percorrere le strade d'America e combattere la minaccia aliena. Le missioni si giocano in terza-persona, con squadre da tre, volte ad abbattere le orde di invasori alieni. Risulta una premessa importante, ma se si va oltre, la narrazione non regge ad un attento esame. Ci sono troppi momenti in cui non tutto sembra sposarsi alla perfezione.

La storia viene raccontata tramite cutscenes e i dialoghi sono sulla scorta di quelli visti in Mass Effect: tuttavia, seppur la sceneggiatura e la voce narrante risultino interessanti, le animazioni dei personaggi risultano decisamente legnose. Carter è irritante in tutto, quindi è difficile che si crei un legame con il protagonista. C'è una grande base di personaggi con cui il giocatore può interagire (ma anche con alcuni di questi appare difficile affezionarsi), reclutare nuovi membri per la squadra, e selezionare le missioni. E' un grande hub, con un sacco di posti da visitare e un sacco di personaggi con cui parlare, ma inevitabilmente passerete la maggior parte del vostro tempo al centro di comando, a parlare con il capo e guardando la mappa del Nord America, in cui appaiono le missioni assegnate.

Ci sono missioni maggiori e minori che devono essere curate personalmente. Quelle minori ci portano via circa 15 minuti, e risultano abbastanza semplici: si tratta di entrare e recuperare un artefatto o abbattere un bersaglio. Le missione principali caratterizzano l'intera storia, e si rivelano piuttosto significative. Mentre Carter e il suo team sono impegnati in altre azioni, gli agenti non utilizzati possono essere inviati in missione per guadagnare esperienza. Ci sono anche alcune brevi "notizie dal fronte": si tratta di brani che offrono dettagli su quale impatto possa avere un'invasione sulla società, in generale.

Quando sei in campo, lottando lungo le linee nemiche, diventa subito chiaro che il combattimento risulta soddisfacente. A differenza di Enemy Unknown, che ha utilizzato la licenza più fedelmente, 2K Marin ha optato per uno sparatutto in terza persona. Squadre di tre agenti inseguono corridori mascherati in ambienti aperti, e intraprendono scontri in copertura in gallerie di tiro, facendo saltare in aria Mutons, Sectoids, e altri nemici alieni. Un menu radiale rallenta l'azione a passo d'uomo, lasciando il tempo per emettere gli ordini. Poteri futuristici vengono aggiunti sia a Carter sia alla sua squadra, e questi possono essere utilizzati sul campo di battaglia. Gli avversari possono essere portati fuori dalle loro coperture e fatti saltare via, colli di bottiglia possono essere riempiti con miniere, mentre le torrette e i droni possono essere selezionati per ottenere una potenza di fuoco supplementare.

Abbiamo a disposizione una ricchezza di opzioni tattiche che possono essere utilizzate durante le nostre battaglie. Tutti i vostri membri della squadra hanno diverse funzioni sul campo, in modo da poter bilanciare al meglio le proprie missioni. Noi di solito abbiamo optato per la scelta di un cecchino e di un tecnico, che ci permettevano di accedere alle torrette schierate. Carter ha un set di qualifiche a parte. Per ragioni che scopriremo successivamente, può guarire sia se stesso sia i suoi compagni di squadra. Ogni potere o abilità ha un periodo limitato, quindi una volta utilizzato, occorre aspettare un po' prima che torni ad essere nuovamente disponibile, caratteristica che ci spinge ad un uso attento di questi strumenti. Se esaurite il potere di guarigione e non riuscite a fronteggiare la caduta di uno dei vostri compagni di squadra sotto il fuoco nemico, occorre guarirlo tramite mezzi più convenzionali, che richiedono di raggiungerlo sul campo di battaglia e somministrargli uno spray magico della vita (che non è il suo nome ufficiale).

C'è una buona selezione di armi, e non ci vorrà molto tempo prima che scegliate le vostre preferite. Sono a disposizione del giocatore sia tecnologie aliene sia umane, ed è possibile utilizzare risorse e capacità deliberatamente e tatticamente, al fine di abbattere alcuni degli avversari più temibili che si incontrano lungo il nostro percorso. E' possibile trovare, disseminati per tutto il gioco, anche degli zaini. Si scopre che si possono assegnare ai membri del team, e ciascuno offre diverse caratteristiche, come danni ridotti e un maggior numero di munizioni.

Nel corso della campagna di 12-14 ore, il team sviluppa abilità sempre più potenti. La strategia si rivela essenziale, e ci sono un sacco di modi diversi per combattere all'interno del gioco Mantenere viva la propria squadra è importante, per evitare che sopraggiungano morti permanenti. Se tutta la squadra cade sotto il fuoco nemico, i giocatori vengono ricondotti all'ultimo checkpoint, quindi non è stancante come Enemy Unknown. Tuttavia, se uno del team muore, allora sopraggiungono dei rinforzi.

I vostri agenti possono essere personalizzati. Ci sono alcune facce standard tra cui scegliere, ed è possibile scegliere il colore dei loro abiti che preferite, e naturalmente è possibile assegnare loro un nome. Abbiamo deciso di chiamare i nostri agenti rifacendoci a famosi combattenti alieni tratti dai film: avevamo così, al fianco del nostro Carter, Fox Mulder, RJ MacReady, e William Hudson. Purtroppo, non tutti sono sopravvissuti. Speravo di inserire anche Ellen Ripley a un certo punto, ma gli unici personaggi femminili degni di nota sono l'ufficiale delle comunicazioni che controlla le onde aeree, e il secondo in comando di Xcom.

Il divertimento è soprattutto nel combattimento, non nelle scemenze circostanti. Alla fine, Carter e il suo team sono molto potenti, e abili nel contrastare questo crescente numero di nemici pericolosi. Nei livelli finali tutti gli incontri ostili partono con un flusso di ordini, in cui la squadra distribuisce i vari trucchi, per poi abbandonarsi alla potenza del fuoco. E' divertente armeggiare con la propria squadra, e trovare la combinazione di poteri che meglio si adatta al vostro stile di gioco, ma la storia che circonda l'azione non risulta brillante. Ci sono troppe cose che non hanno senso, sembra poco sviluppata. La grafica è buona, con un sacco di effetti particellari, e alcuni ambienti in cui ci si muove appaiono nitidi. Hanno sicuramente catturato l'essenza dell'America anni Sessanta.

La progettazione ambientale permette tattiche diverse, ma in ultima analisi, si tratta di un'esperienza piuttosto lineare. Ci sono camere che si possono visitare, che sono un po' distanti dal percorso canonico del gioco, ma questi risultano sempre dei "cul-de-sac", con poco altro da offrire, in termini di storia aggiuntiva, attraverso note e registrazioni audio. La minaccia persistente di morte crea un clima di tensione, anche se la sua permanenza può essere ingannata con un salto indietro all'ultimo checkpoint.

Tutto sommato,The Bureau: Xcom Declassified è un gioco divertente. La storia potrebbe lasciare perplessi di tanto in tanto, ma l'emozione del combattimento praticamente ci fa dimenticare tutto. I fans storici di Xcom potrebbero non entusiasmarsi troppo per i cambiamenti apportati al gioco, ma i fans degli action, alla ricerca di alieni da ammazzare, troveranno molto soddisfacente il nuovo capitolo del franchise 2K Marin.