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Valiant Hearts: The Great War

Valiant Hearts: The Great War

Il nuovo titolo scaricabile di Ubisoft ha fatto un'ottima impressione al nostro collega Arttu all'evento stampa dei Digital Days di Parigi.

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Non esistono molti giochi dedicati alla Prima Guerra Mondiale e al suo periodo. Ancora di più, non esistono molti giochi che, nonostante il loro essere titoli di guerra, siano focalizzati su qualcosa che non sia semplicemente il cercare di uccidere quanti più nemici possibile. Questo è stato uno dei principali motivi per cui Valiant Hearts: The Great War è salito alla ribalta in grande stile alla conferenza stampa degli Ubisoft Digital Days, tenutasi lo scorso martedì a Parigi.

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Valiant Hearts è essenzialmente un'avventura puzzle 2D che è tenacemente guidata dalla storia. Le meccaniche di gioco variano dalla semplice fisica basata su enigmi allo stealth, ma prende in prestito anche un sacco di idee dai classici titoli d'avventura punta-e-clicca, che tra gli altri ci riporta alla mente il bel gioco indie di qualche anno fa, Machinarium.

Il gioco è ambientato nella Prima Guerra Mondiale, quando gli orrori della guerra moderna hanno cambiato la vita di oltre 70 milioni di persone in tutta Europa. Valiant Hearts è incentrato sugli eventi del fronte occidentale, permettendo ai giocatori di vivere la propria esperienza di gioco attraverso cinque personaggi e prospettive molto diversi. Le loro storie prendono il via in modo separato, ma inesorabilmente i personaggi si troveranno coinvolti in una missione di salvataggio di due innamorati che si cercano a vicenda nel mezzo dei tumulti della guerra.

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Un altro fattore comune che unisce i personaggi è il cane militare di nome Walt, che li seguirà fedelmente per le trincee nel corso di cinque anni. Walt serve da aiutante in vari enigmi, ma può anche essere controllato direttamente per fare in modo che altri giocatori partecipino. Come Walt, ogni personaggio ha ovviamente le proprie capacità e stile di gioco. Quando i fili della trama iniziano a intrecciarsi, si arriva anche a interpretare diversi personaggi in un unico livello. Tuttavia questi non possono essere commutati attivamente come in giochi quali Trine o il classico Lost Vikings, piuttosto la trama impone proprio che ogni personaggio sia giocabile. Allo stesso modo, non ci saranno alcun finali alternativi o aspetti che il giocatore può influenzare. Il direttore del team di sviluppo, Adrian Lacey, ha dichiarato che "la storia è quella che è", e la squadra ha voluto rimanere il più fedele possibile alla storia che vogliono raccontare, così come alle fonti storiche dei personaggi di ispirazione, e le lettere di guerra.

Visivamente Valiant Hearts ha un stile a fumetto molto intrigante. Il gioco è progettato da un piccolo gruppo di 14 persone degli studi di Ubisoft Montpellier di Parigi, e utilizza lo stesso motore di gioco Framework UbiArt, che ha mostrato degnamente il suo valore in giochi più recenti, come Rayman Origins e Rayman Legends. Secondo Lacey il motore ha permesso che lo sviluppo funzioni con una maggiore flessibilità rispetto al passato e lasci che l'artista, gli animatori e i level designer lavorino quasi contemporaneamente e in tempo reale.

"Il nostro obiettivo è stato quello di creare una sorta di storia a fumetti "vivente", che permetta non solo una narrazione emotiva, ma che fornisca anche la base per un gioco robusto", ha dichiarato Lacey.

Oltre ai temi seri, Valiant Hearts però conta anche su un sacco di umorismo nero. Quando gli sono state chieste alcune fonti di ispirazione, Lacy ha citato Black Adder Goes Forth Series di Rowan Atkinson, che guarda caso è una delle mie serie comedy preferite dalla carriera di Atkinson.

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Valiant Hearts: The Great War così come un altro progetto più piccolo di Ubisoft, Child of Light, sono state due delle più belle sorprese degli Ubisoft Digital Days 2013. Anche se il titolo non era ancora giocabile durante l'evento, l'appassionata presentazione degli sviluppatori e l'intervista mi hanno convinto positivamente. Non ho potuto fare a meno di ammirare l'idea di un approccio non violento della narrazione, anche quando si è nel bel mezzo di una guerra brutale. Non vedo l'ora di mettere le mani su Valiant Hearts: The Great War e credo che dobbiamo aspettarci un sacco su entrambe le generazioni di Xbox e Playstation, nonché su PC, il prossimo anno.

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