The Last Duel - La caduta dell'eroe maschile

Oltre alle iconiche opere di fantascienza, il maestro Ridley Scott si è fatto un nome anche nel genere storico, e con The Last Duel segna il suo ritorno al medioevo fangoso e sanguinoso che ha ritratto molto bene in passato. Il film è basato sulla storia vera di due migliori amici che combattono fino alla morte per ripristinare i loro nomi. L'onorevole cavaliere Jean De Carrouges (Matt Damon) sfida Jacques Le Gris (Adam Driver) dopo che sua moglie Marguerite (Jodie Comer) ha affermato che Le Gris l'ha violentata, portando all'ultimo duello legale di Francia.

Per coloro a cui piacciono le rappresentazioni storiche di Scott, la pellicola appare da subito familiare una volta che si viene introdotti alle battaglie sanguinolente, ma la storia non si rivela la più autentica possibile, visto che sono stati eliminati diversi dettagli per ritrarre diverse varianti della stessa storia. Piuttosto, il film fa un passo avanti e problematizza in particolare sui ruoli principali maschili. Dopo un inizio tragico e pesante, la storia inizia sotto forma di un processo da tre diverse prospettive: De Carrouges, Le Gris e la stessa Marguerite. La verità sullo stupro varia così grazie ai narratori inaffidabili, dove le piccole differenze diventano direttamente decisive nella ricerca della verità. Gli sguardi si fanno più freddi, i baci si fanno più intensi e in alcuni casi alcuni dei narratori saltano le scene quando non gli si addice, come se l'intera faccenda fosse stata repressa per non fare a pezzi le loro visioni del mondo. Questo è ciò che distingue The Last Duel dal resto e lo rende più di una semplice storia di vendetta su ovvi eroi e cattivi.

Matt Damon convince nei panni di uno sfortunato cavaliere che si vede come l'eroe trattato ingiustamente nella sua stessa saga, mentre Driver è assolutamente brillante nel ruolo di un uomo che ha difficoltà a mantenere la sua lealtà al suo amato amico quando la politica si frappone tra loro. Ben Affleck è anche incredibilmente disgustoso nei panni di Pierre, un conte arrogante che non cerca direttamente il perdono per i suoi peccati e desideri carnali. Tuttavia, è Comer a rubare la scena una volta che vediamo gli eventi dai suoi occhi e diventa presto chiaro che la sua prospettiva sarà quella decisiva una volta terminato il duello. Dato il ruolo oppresso delle donne nel corso della storia, è una storia molto appropriata da raccontare al giorno d'oggi, che ruota attorno alla cultura del silenzio, e Comer offre ancora una volta scene emozionanti.

The Last Duel è una storia avvincente e sfuggente che abbatte il personaggio dell'eroe maschile e che in seguito porta a una battaglia finale agrodolce che riassume davvero il pensiero medievale. Lo spettatore è testimone della scomoda verità in un film che offre un po' più di complessità sotto la sua pesante armatura. Sebbene gran parte del dialogo sia appesantito dall'esposizione e la prima ora sia goffa, è allo stesso tempo difficile resistere alla sontuosa storia epica di Scott, che qui evita di romanzare i racconti cavallereschi e ci catapulta in un implacabile mondo medievale con oscuri parallelismi moderni.