I giochi sono oggi spesso accusati di essere troppo facili e senza vere e proprie sfide. Molti ritengono che ci sia "troppa Hollywood" in loro, e che spesso preferiscano dare ai giocatori una buona storia piuttosto che mettere alla prova le abilità del giocatore in quel particolare gioco. Questo ha portato ad una sorta di rinascita per i giochi per PC, dove il buon vecchio stile e la difficoltà a volte frustrante hanno fatto il loro ritorno nel gaming, sotto il genere roguelike. Giochi dove eventuali passi falsi hanno conseguenze e la morte di un personaggio è una questione permanente. E' stato un gioco in particolare che ha dato il via a questa ondata di giochi tosti per il pubblico gamer: parliamo di Demon Souls, un gioco di ruolo che è stato rilasciato nel 2010, sviluppato da From Software. Non era un roguelike in quanto mancava la morte permanente, ma aveva piuttosto la morte costante. Morire spesso era una parte centrale del gameplay, e quindi il giocatore avrebbe imparato dai suoi errori. Ogni volta che il giocatore moriva, tuttavia, si traduceva in una "punizione", sotto forma di perdita di tutte le anime raccolte e di un minor numero di punti salute al tentativo successivo, e il gioco è diventato rapidamente noto per la sua difficoltà. Il successo del gioco ha portato al rilascio del suo successore spirituale, Dark Souls, nel 2011, e con Dark Souls II appena dietro l'angolo, ho avuto l'onore di perdere la mia vita virtuale più e più volte, per vedere se From Software fosse pronto per un altro colpo.
Come ho detto, la serie Dark Souls è nota per il suo alto livello di difficoltà, e molti fan della serie erano preoccupati quando hanno sentito che questa volta sarebbe stato più accessibile ai nuovi giocatori. Le modifiche includono un sistema di viaggio veloce, permettendo la possibilità di spostarsi rapidamente tra i vari fuochi che costituiscono i checkpoint del gioco, ed i menu sono anch'essi resi più trasparenti, con migliori descrizioni di statistiche e armi, nonché i loro effetti. Inoltre, è possibile usufruire di varie gemme di vita, piccoli cristalli che danno al giocatore più vita, qualcosa che nel suo predecessore era possibile solo attraverso le boccette di Estus, la versione della serie per le pozioni curative. Quelle boccette non possono essere comprate, ma devono essere alimentate dai fuochi del gioco, permettendo a tutti i nemici nella zona di tornare nuovamente in vita. C'è anche la differenza che i cristalli possono essere acquistati o saccheggiati dai nemici sconfitti, dando al giocatore salute nel tempo, mentre le boccette Estus rilasciavano la salute in una sola volta, a spese del movimento del giocatore mentre le beve. Per un appassionato esperto può risultare come se il gioco fosse diventato troppo facile, ma credetemi, nonostante gli strumenti aggiuntivi, le sfide sono di gran lunga superiori rispetto al passato.
Dark Souls II non ha molti riferimenti con la storia del primo gioco, oltre al fatto di essere ambientato nello stesso universo. Si gioca nel ruolo di una persona dannata che è stata maledetta con la Maledizione dei Non Morti, e che lotta per liberarsi dalla maledizione prima che lui o lei diventi un Hollow, uno zombie senza cervello a caccia di vita attorno a loro. Il gioco inizia con la tradizionale creazione del proprio personaggio. Si inizia con l'aspetto fisico, come il sesso e il colore della pelle, per poi passare alla tipologia di personaggi. Ci sono un totale di otto classi tra cui scegliere, tra cui guerriero, cavaliere, chierico, mago e riappare l'indigente, che inizia senza attrezzature o armi, e senza veri punti di forza. Un must per ogni masochista del gioco. Da lì si sceglie un regalo di partenza che può aiutarci nel nostro cammino, come un anello che dà vita in più, un mucchio di Gems, e un oggetto che rende i nemici nella zona più forti quando si brucia il falò, che è l'ideale per chi è alla ricerca di una sfida maggiore. Dopo aver fatto queste scelte e dato il nome al vostro personaggio, si viene gettati nel gioco.
Si inizia in una zona tutorial dove si trovano lapidi in cui sono incise le istruzioni e gli aiuti relativi ai controlli. Si tratta di un modo piacevole per essere introdotto alle meccaniche di gioco, senza tuttavia essere frustrante per i giocatori esperti. C'è una buona quantità di nemici e ci viene data la possibilità di imparare o riprendere dimestichezza con i controlli, e capire le nuove caratteristiche, come salti più facili. Dopo un breve soggiorno nella zona tutorial, ci spostiamo rapidamente al nostro hub centrale del gioco, la soleggiata cittadina di Majula, in cui si contina a tornare per tutto il gioco, per aggiornare le nostre attrezzature o salire di livello, che, in stile Demon Souls, si fa parlando ad uno specifico PNG in città.
Da lì, il gioco prende il via e tocca al giocatore trovare il percorso verso la prima area. A differenza del primo Dark Souls, è un po' più facile in quanto le strade che conducono alle zone più difficili sono spesso bloccate in modi diversi, guidandovi nella giusta direzione in relativa sicurezza, senza rischiare di dover combattere contro i nemici che sono molti livelli sopra di voi.
Ora, ho detto che il gioco è più difficile di quello precedente, e io mi metto in stand-by, perché mi ci sono voluti diversi tentativi per riuscire a superare la prima parte della prima area. Ho dovuto provare più volte a sconfiggere i nemici, e anche se sono morto spesso, non mi sentivo che fosse colpa di qualcun altro se non mia, il che mi ha reso solo più ostinato. E' stato, a sua volta, anche sempre più difficile sconfiggere gli stessi nemici più e più volte dal momento che la mia barra della salute, ad ogni morte, si riduceva sempre di più, e il mio stato si è lentamente deteriorato. Fortunatamente, mi è stato possibile utilizzare un nuovo elemento nel gioco, una piccola statua umana, o l'Effigie Umana, in sostituzione del vecchio sistema Umanità, un sistema più accessibile, anche se costoso, che permette di tornare alla forma umana. Con le mie statistiche a posto, sono riuscito ad arrivare al secondo checkpoint.
Quando sono arrivato al fuoco, il gioco mi ha mostrato un altro dei suoi nuovi aspetti, vale a dire la possibilità di scegliere quale direzione prendere. Questa volta c'è maggiore libertà per il giocatore quando si tratta di come lui o lei vuole proseguire. E' possibile seguire l'itinerario che ovviamente ed inevitabilmente porta ad una battaglia, o guardarsi intorno e magari trovare attrezzature che aumentano la vostra possibilità di sconfiggere i nemici successivi. Le opzioni sono limitate in un primo momento, ma non appena il gioco progredisce e si ottengono chiavi per porte segrete, o si sconfiggono mini-boss che aprono nuove aree, improvvisamente ci si sente meno limitati. Questo è di grande beneficio, dal momento che si può facilmente rimanere bloccati in una sezione del gioco, e invece può andare diversamente se avete più fortuna lì. Il sistema di guida veloce rende anche più facile l'esplorazione delle zone in un ordine più casuale, e questo è chiaramente una gradita aggiunta.
Durante il mio playthrough purtroppo non ho potuto evitare di notare la grafica. Sono ben consapevole che con il rilascio della nuova generazione di console, probabilmente questo mi ha un po' rovinato negli ultimi mesi in termini di grafica, ma anche per un gioco di ultima generazione, la grafica non è propriamente all'altezza delle aspettative. Certo, le cose sono migliorate dai tempi del primo Dark Souls, grazie ad una migliore illuminazione e ad effetti particellari più belli, ma non ho mai avuto la sensazione che la grafica fosse superiore. Non hanno aiutato neanche i vari cali di framerate, anche se solo per pochi secondi. Non è affatto un bene, soprattutto quando si sa che le vecchie macchine possono facilmente far girare questi titoli molto meglio.
Dark Souls II ha portato una serie di miglioramenti alla serie. L'interfaccia utente è stata migliorata, e sembra meno invadente rispetto al suo predecessore, aspetto molto gradito in quanto spesso è importante per mantenere la vostra attenzione sul vostro personaggio e sui nemici che si stanno combattendo. I controlli risultano di gran lunga migliori ed è più semplice muoversi tra le armi e le attrezzature durante il gioco, che è un vantaggio enorme. Un'altra nuova caratteristica è il limite su quante volte riescono a respawnare i nemici una volta uccisi, così quando si passa per una zona per la quindicesima volta non dovete uccidere più gli stessi dieci mostri. Può sembrare che questo renda il gioco più facile, ma ha maggiore impatto sul fatto che un giocatore non possa attaccare la stessa area e uccidere lo stesso tipo di nemico, più e più volte per migliorare il suo personaggio.
La parte online di Dark Souls II è stata migliorata. Le Alleanze note della serie, gli accordi si fanno con vari gruppi nel gioco, tutti hanno vantaggi e svantaggi, sono utilizzati per aiutare i giocatori a gestire come vogliono l'interazione con altri giocatori. C'è un patto, per esempio, in cui ci si specializzano a sconfiggere gli altri giocatori, mentre un altro è specializzato nella tutela degli stessi giocatori contro gli aggressori. E' anche possibile bloccare completamente le interferenze dagli altri per la masterizzazione di un'Effigie Umana su un fuoco, e potrete adorare dèi nel gioco al fine di aumentare le possibilità di essere accoppiato ad un amico. Sono stati aggiunti anche i server dedicati diDemon Souls, che dovrebbero migliorare la modalità online del gioco grazie a connessioni migliori e la chat vocale. Non ho potuto testare questi nuovi sviluppi, tuttavia, dal momento che i server per queste caratteristiche non erano in funzione al momento della stesura di questa recensione.
È impressionante quanti miglioramenti From Software abbia implementato, e se siete fan dell'universo Dark Souls, non esitate a giocare a Dark Souls II. Nonostante un'esperienza di gioco più accessibile, il titolo non ha perso la sua difficoltà implacabile, e con i tanti miglioramenti fatti, c'è una straordinaria esperienza sia per i nuovi giocatori sia per gli aficionados.