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      Gamereactor
      recensioni
      From Dust

      From Dust

      Crea con la sabbia, con l'acqua, con la lava. From Dust, inizialmente nato come un RTS, è diventato un god game. E, al contempo, uno dei titoli scaricabili più interessanti del 2011.

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      C'è stato un momento in cui From Dust doveva essere un RTS. Volevano creare un gioco micro gestionale con controllo totale, nel quale dovevamo proteggere i resti di una tribù umana, la cui estinzione dipendeva esclusivamente da madre natura.

      Fortunatamente, Eric Chahi e il suo studio si sono resi conto che la parte più divertente del gioco era l'editor di livelli, ritenendolo sufficientemente forte per farne un gioco a se state. E così, siamo passati dall'interazione diretta con la tribù a un god game, nel quale possiamo plasmare il mondo con le nostre mani. Anche se dubitiamo che Dio abbia mai incontrato una schermata di Game Over mentre, involontariamente, spazzava via dalla faccia della terra la civiltà umana.

      Non possiamo sapere cosa sarebbe stato From Dust se Ubisoft non avesse intrapreso questa strada, ma non ci importa: quello che è arrivato su Xbox Live Arcade è un gioco che merita i nostri 1200 Microsoft Points.

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      Il gioco ha il fascino di una tech demo. Dieci anni fa lo avrebbero utilizzato per mostrare la potenza di una console, mentre oggi giunge a noi in digital download a poco meno di 15 euro.

      Ci troviamo nella Terra dell'era biblica, ma è ancora capace di offrirci qualche vista mozzafiato. Si allarga lo zoom e si notano i raggi del sole penetrare attraverso le nuvole, si zooma al massimo ed è possibile notare un omino intento a lamentarsi perché uno tsunami alto un chilometro sta minacciando la sua casa.

      Nel gioco si scolpisce il mondo attraverso tredici livelli, nel tentativo di aiutare gli uomini a trovare un uscita per procedere allo schema successivo, nel quale si ricomincia tutto da capo.

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      Anche se si volesse ignorare il misticismo sotteso a ogni aspetto di questo gioco, a partire dai dialoghi criptici passando per i Ricordi collezionabili disseminati in ogni livello, quella che abbiamo fra le mani è ancora un'avventura che ci mette nei panni di Dio.

      Ogni livello inizia con un manipolo di gente e un totem. L'interazione è limitata: possiamo premere A per spingere i nostri uomini a investigare. Cinque uomini radunati attorno a un totem possono fondare un villaggio. Premendo RB è possibile zoomare indietro, notando le tante strutture bianche che lo compongono e un'uscita bloccata, che si può aprire soltanto raggiungendo alcuni obiettivi.

      Il giocatore può manipolare l'ambiente circostante, raccogliendo sabbia e creando barriere che fermino le acque del mare, passando per la lava che crea solide pareti di roccia e aumentando la vegetazione. Possiamo raccogliere solo una quantità limitata di materia prima, e spesso lo facciamo in maniera frenetica per evitare che un qualche cataclisma si abbatta sui nostri uomini. È incredibilmente divertente, il tutto grazie a un semplicissimo sistema di controllo.

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      Rilasciare la materia con precisione non è facilissimo. In alcuni casi ci viene richiesto di essere piuttosto precisi, in particolare quando è necessario costruire qualcosa in tutta fretta, e ci sono stati dei momenti in cui avremmo preferito un sistema di controllo migliore.

      La natura non è magnanima con noi, in quanto scatena tsunami, inondazioni, terremoti e vulcani multipli: tutto necessita di un qualche intervento divino.

      Fortunatamente per noi ci sono dei poteri, il primo dei quali ci consente di respingere l'acqua per creare dei passaggi provvisori. Poi possiamo respingere il fuoco, eccetera. I poteri possono essere recuperati dai nostri uomini, sottoforma di artefatti che devono portare in un villaggio.

      Trovarli e recuperarli e uno dei nostri principali obiettivi, in quanto un timer ci indica quanto tempo manca al prossimo cataclisma per il quale, verosimilmente, sarà necessario avere tutti i poteri a disposizione.

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      Esistono anche dei poteri secondari legati ad alcuni totem, che si perdono quando il relativo villaggio viene distrutto. Questi poteri possono essere assegnati al D-Pad, e supportano un uso limitato che richiede un tempo di ricarica. Possono essere usati simultaneamente per ottenere il massimo effetto.

      Ben presto i poteri diventano essenziali per la sopravvivenza: anche quelli che inizialmente sembravano meno interessanti (tra i quali si annovera la possibilità di trasformare l'acqua in gelatina) improvvisamente si fanno vitali. C'è un punto, verso la metà del gioco, nel quale veniamo privati di tutti i poteri: ci rendiamo subito conto come questi alterino in maniera significativa l'intera dinamica del gioco.

      I poteri si incastrano fra loro in maniera creativa, e non esiste un'unica soluzione ai problemi che ci vengono presentati. Non vi facciamo esempi per non rovinarvi il gusto della scoperta, vi diciamo solo che ci sono tante strade per sopravvivere.

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      Se volessimo trovare un problema nel gameplay, si potrebbe identificare nella totale disconnessione che c'è fra noi e la nostra tribù. Quando inviamo degli uomini a un totem, questi si dirigono incuranti del pericolo e in attesa di aiuto. Benché si potrebbe argomentare che la cosa fa parte del gioco, sarebbe stato meglio avere la possibilità di scegliere quale strada fare percorrere ad ognuno di essi, in particolare dopo che si è passato del tempo a ripulire una sezione della mappa per questo scopo.

      In ogni caso ogni noia viene spazzata via quando si guarda al prodotto nel suo complesso. I livelli rimarranno tali dopo la nostra uscita, un chiaro invito a tornare per poterli ammirare di nuovo (anche se vi è la possibilità di resettare i livelli), mentre una modalità Sfida apre i livelli a un'avventura incentrata sulle classifiche online.

      From Dust ti cattura, ti colpisce, ti affascina in egual misura. Gioca nei panni di dio, costruisci catene montuose, scrivi parolacce grandi un paio di chilometri con la sabbia, fa quello che ti pare. E, soprattutto, fa in modo di giocare a questo titolo.

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      09 Gamereactor Italia
      9 / 10
      +
      Ottima grafica, ottime meccaniche di gioco, i disastri naturali si traducono in elementi puzzle
      -
      Gli omini si mettono spesso nei guai da soli, dura troppo poco
      overall score
      Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

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      From Dust

      RECENSIONE. Scritto da Gillen McAllister

      Crea con la sabbia, con l'acqua, con la lava. From Dust, inizialmente nato come un RTS, è diventato un god game. E, al contempo, uno dei titoli scaricabili più interessanti del 2011.



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