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Gravel

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Milestone offre un racer arcade in stile retrò.

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Ci sono due cose, sopra ogni altra cosa, che bramiamo nella vita: l'alta velocità e inzaccherarci a bordo dei nostri veicoli. Solo per questo motivo è facile godersi l'ultimo racing arcade del prolifico studio italiano Milestone.

La modalità carriera in Gravel è strutturata attorno ad una serie televisiva fittizia chiamata "Off-Road Masters". La premessa è assolutamente tradizionale, nel senso che si raccolgono stelle per sbloccare nuove competizioni e meglio ti esibisci, più stelle guadagnerai in ogni gara. Ogni tanto si devia fuori dai sentieri battuti con uno scontro con alcuni dei grandi nomi presenti nel gioco come Scott Parker, per esempio.

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I "boss" (o "boss race") vengono introdotti nel modo più stravagante che si possa immaginare: ad esempio, Scott Parker è caratterizzato da capelli semi-unti tenuti sotto controllo da un berretto da camionista mentre fa finta di suonare la chitarra durante una sequenza ricca di esplosioni colorate. Questa è l'idea generale dei contenuti che si trovano in Gravel e, oltre al fatto che sembra banale, è anche un po' meno genuino rispetto a ciò che lo studio normalmente offre ed è qualcosa che sembra essere stato fatto semplicemente per soddisfare i capricci di un pubblico emerso da un focus group.

La modalità carriera, a parte questo aspetto un po' adolescenziale, è ben strutturata. Anche se è un po' un ritorno a come erano un tempo i giochi di corse, è una boccata d'aria fresca il fatto di non avere un gigantesco mondo aperto in cui dobbiamo coprire distanze tra una competizione e l'altra o distruggere cartelli pubblicitari per ottenere punti esperienza come nei giochi della serie Forza Horizon. Gravel è diviso in 15 episodi in cui hanno luogo tutte le varie tipologie di gara e risulta semplice e logico senza risultare noioso o stantio.

Tra i diversi tipi di gare o categorie in cui sono suddivise le gare non c'è nulla che spicchi davvero, ma qui potete trovare gare standard, prove a tempo, gare ad eliminazione e qualcosa chiamato "smash-up" in cui siete da soli sul tracciato e vi viene richiesto di scontrarvi con determinati oggetti a determinati orari specifici. Questa modalità richiede riflessi e pazienza ed è, a nostro avviso, forse la più divertente che il gioco possa offrire e una modalità che non ci dispiacerebbe vedere riciclata in altri titoli di corse.

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Un'altra cosa che ci è davvero piaciuta di Gravel è che Milestone si è completamente allontanata dalla struttura in cui bisogna acquistare nuove auto, parti di automobili nuove, equilibrare o costruire la propria auto o sbloccare nuovi tracciati o altre cose nascoste. No, qui è solo una questione di stelle da raccogliere e ottenere abbastanza punti esperienza per poter accadere alla prossima gara.

Quando si tratta di fisica della vettura e della sensazione restituita dalle auto in Gravel, non c'è assolutamente nulla qui che sia lontanamente realistico. Si tratta di un arcade racer in tutto e per tutto e viene offerta la stessa sensazione rimbalzante, super-veloce e reattiva delle auto di Sega Rally o Motorstorm. Non importa se state guidando un pickup o un'auto da rally Mitsubishi Lancer Evolution, Gravel restituisce sempre la stessa sensazione e il senso del grip offerto dal gioco è quasi vicino allo zero. È divertente, va detto, ma a nostro parere Milestone avrebbe dovuto dare alle auto un po' più di peso.

Lo studio italiano ha pubblicato titoli racing come Ride, Ride 2, Moto GP e WRC (fino a WRC 4) e non sono mai stati i primi della classe quando si tratta di grafica, almeno non rispetto a concorrenti come Polyphony Digital, Playground Games o Ghost Games. Le vetture in Gravel mancano di dettagli e l'illuminazione è molto superficiale. Anche la ghiaia che si stacca dalle ruote che girano appare strana, e la sua resa appare banale e strana, come abbiamo affermato in precedenza. Gravel funziona molto bene e questa è di gran lunga la parte migliore del pacchetto grafico. L'abbiamo provato su tutte le piattaforme e ci piace davvero come si comporta.

Per quanto riguarda la musica, è veramente orribile. Sembra spesso che le Spice Girls abbiano messo insieme una band metal e non c'è voluto molto prima che decidessimo di disattivare la musica del gioco. Dobbiamo dire che nel complesso Gravel ci è piaciuto, anche se la musica è orrenda e la grafica è mediocre. Si tratta di un racing arcade in stile retrò incentrato sul divertimento e con una struttura facile da esplorare che elimina molti extra moderni che ci saremmo aspettati. È un po' semplice, ma a volte è proprio quello che si cerca da un gioco di questo tipo. Ha comunque bisogno di essere sistemato e andrebbe aggiunto un po' di peso alle auto.

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06 Gamereactor Italia
6 / 10
+
La componente racing in sé è divertente; Bel senso di velocità; Buoni tracciati; Modalità variegate.
-
Grafica terribile; La fisica manca di peso; Musica orrenda; Presentazione misera.
overall score
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