Certo, è un bel duo. Un ladruncolo senza nome incontra una creatura gigante ricoperta di muschio. Tutto può succedere. Namco Bandai si afferma sempre di più nel mercato dei giochi con dinamiche cooperative con Majin and the Forsaken Kingdom e il risultato finale è una piacevole avventura piena zeppa di nemici e di fortezze. E di linguaggio da neonati.
L'avventura inizia con una missione di salvataggio della creatura Majin Teotl, la quale si rivela un potente alleato e una sorta di incantatore dei propri nemici. Teotl è un compagno felice, e diventa ancora più felice quando lo si nutre. Ci battezza Tepeu e insieme iniziamo ad esplorare il regno perduto.
Qui è dove inizia il mix di azione, esplorazione ed enigmi escogitato da Game Republic. È stato chiamato una sorta di Zelda per le consle in HD e i nemici in qualche modo ricordano le creature di The Legend of Zelda: Twilight Princess. Questi ragazzacci naturalmente vogliono una lezione, e per farlo si agita il proprio scettro e di usano i pugni di Teotl, e insieme si scatenano potenti attacchi combo che schiacciano i nemici armati di scudi e archi.
Molti obiettivi in Majin and the Forsaken Kingom richiedono uno sforzo cooperativo, che passa da semplici compiti come scalare un muro fino a puzzle complicati in cui è necessario lanciarsi con una catapulta. Il ritmo è naturalmente più basso quando si risolvono questi enigmi complessi, qualche volta addirittura troppo lento, ma per la maggior parte del tempo tutto è molto bilanciato e rilassato.
Teotl ha un carattere forte, ma è necessario dirgli cosa fare. Tenendo premuto un pulsante è possibile dargli diversi comandi. Ci può seguire, stare fermo, ululare, attaccare o interagire con l'ambiente in svariati modi. Le pesanti porte dei castelli possono essere aperte e polverizzate. Teotl può inoltre stare vicino a una roccia gigante e attendere il nostro comando per farla rotolare sopra a degli ignari nemici.
Progredendo nel gioco si raccolgono dei cristalli rossi che aumentano il legame tra i due personaggi. È inoltre necessario nutrire l'orco affamato con delle bacche, le quali aumentano la sua forza in combattimento e lo aiutano a sviluppare attacchi di fuoco e di ghiaccio. Si segnala inoltre una barra dell'amicizia, una presenza non proprio convenzionale nel mondo dei videogiochi che aggiunge un tocco in più al titolo.
Il concept di un umano silenzioso accoppiato a una creatura potente è ottimo, ma il personaggio principale di Majin and the Forsaken Kingdom manca di carisma. Tepeu è anonimo e, beché il Majin sia ben costruito, il suo linguaggio da bambino molto piccolo mi da ai nervi. "Tu quasi morto. Io combatto!" Esclamazioni di questo tipo ti spingono a strapparti i capelli. E questo si accompagna a una storia in realtà misteriosa, oscura e adulta.
Provo lo stesso tipo di emozioni contrastanti nei confronti della grafica. A un tratto sto ammirando il design delle cut-scene bidimensionali, poco dopo sto sbadigliando negli sterili ambienti del castello e nel ripetitivo level design. Nel complesso, si tratta di un bel punto di rottura rispetto alle stazioni spaziali abbandonate che abbiamo visitato in numerosissimi giochi.
Pur tenendo in considerazione tutti gli elementi negativi, mi sento comunque di raccomandare Majin and the Forsaken Kingdom, in quanto è caratterizzato da parecchi elementi solidi. Costruire un gioco attorno a un amicizia non è solo una buona idea, ma è anche qualcosa di nuovo in un'industria che normalmente ci fornisce solo azione, sangue ed esplosioni.
Per riassumere, sento che Majin and the Forsaken Kindom è un divertente e accogliente action adventure che ben si colloca in un vuoto piuttosto grande all'interno delle librerie ludiche di Playstation 3 e Xbox 360. A questo punto spero in un sequel con un ritmo più rapido, con dei puzzle cooperativi più difficili e con un personaggio principale più carismatico.