La morte di Michael Jackson mi sta sulle palle. Non parlo della morte in sé, ma dello svolazzare indisturbato degli avvoltoi sul cadavere del re del pop. Sono da sempre un fan di Michael Jackson, e pur avendo bene a mente il suo declino dopo "Bad", considero tutti i suoi dischi dei veri e propri capolavori. Parlo con la coscienza di uno che ha sempre snobbato il pop, preferendo ben altri generi musicali.
Per anni ho risposto a chi dava a Michael del pedofilo, a chi parlava di miracolose cure per diventare bianco, eccetera. Jackson non era sano di mente, questo è poco ma sicuro, ma non era un criminale. Ora che Michael è passato a miglior vita i media hanno iniziato a parlare di vitiliggine, della sua infanzia difficile. Persino il bambino che accusò Jackson di averlo violentato ritrattò tutto, perlomeno secondo Jermaine Jackson. E il padre di questo ex-bambino si suicidò nel suo lussuoso appartamento circa un anno fa.
Questi stessi media che un tempo distrussero Jackson, oggi cercano di riabilitarlo. L'operazione commerciale sottesa è evidente: lo dimostrano i vari tributi, il disco This is it, il film e le sue canzoni nuovamente onnipresenti alla radio. E, naturalmente, anche il videogioco Michael Jackson: The Experience. Dunque, qualora ve lo steste chiedendo, la risposta è sì: sono contrariato nei confronti di un gioco con protagonista Michael Jackson, il cui sviluppo è iniziato a cadavere ancora caldo. Non dovrei occuparmi di dare un giudizio morale sull'operazione, ma a rischio di apparire bacchettone lasciatemi dire che Michael Jackson: The Experience è un gioco eticamente sbagliato. Ma dannatamente divertente.
In realtà non ci sono grandi parole da sprecare: si tratta di un Just Dance con una tracklist composta esclusivamente dai più grandi brani di Michael Jackson. Un gioco semplice semplice, nel quale si afferra il Wii Remote e si imitano i passi di una sagoma sullo schermo con le sembianze di Michael o, in alternativa, con le sembianze di un ballerino. Si possono dunque scegliere due versioni di ogni brano, di difficoltà variabile, vestendo alternativamente i ruoli di Michael o di un membro del corpo di ballo.
Il fulcro del gioco è, evidentemente, il multiplayer. La possibilità di poter ballare due versioni diverse della stessa canzone genera coreografie abbastanza spettacolari, e dopo poche prove è possibile arrivare a mettere su un ballo di gruppo. Piacevole, divertente, faticoso. Michael Jackson: The Experience è un gioco in cui si suda, e trascinati dal groove dei brani di Jackson si finisce per fare parecchio esercizio fisico. In gruppo ci si diverte molto, e le indicazioni sullo schermo sono intuitive anche per chi non ha mai preso in mano un controller Nintendo Wii.
Tecnicamente, però, ci sono delle pecche. Trascuriamo il fatto che l'audio è assai punito dai limiti dell'hardware Wii, che non va oltre il Dolby Pro Logic II. Non possiamo invece trascurare l'imprecisione dei controlli, dispensatori di giudizi assolutamente aleatori, che rendono difficile raggiungere un punteggio elevato anche dopo parecchia pratica. Graficamente, invece, il titolo funziona abbastanza bene, sebbene non vi siano sequenze tratte dai video di Michael Jackson ma solo fondali a cartoon di discreta fattura.
Un ultimo appunto, non completamente positivo, riguarda la sezione tutorial. Anziché fornirci un tutorial interattivo, il gioco si limita a mostrare qualche video con ballerini professionisti alle prese con i passi più famosi di Michael Jackson. Le spiegazioni sono dettagliate, ma l'assenza di interattività rende il tutorial meno utile del previsto. Si consideri inoltre che i video del tutorial si sbloccano giocando, una scelta assolutamente discutibile.
Come party game Michael Jackson: The Experience funziona piuttosto bene. Nel delirio di gruppo difficilmente si bada a punteggi e stelline, limitandosi più ad imitare i passi sullo schermo e/o a guardare le mosse goffe dei propri compagni. Il divertimento è assicurato. Tecnicamente, però, ci troviamo di fronte a un gioco abbastanza mediocre, una cosa che si nota parecchio durante le tristissime sessioni in solitaria, laddove raggiungere il massimo punteggio sembra più una questione di fortuna che di vera abilità. Michael Jackson: The Experience è un gioco imperdibile per chi ha a disposizione un salotto ampio e tanti amici con cui divertirsi. Chi cerca anche un capolavoro tecnico, però, farà probabilmente meglio ad attendere le versioni in alta definizione. Kinect e Move, in questo caso, potrebbero dare una mano al risultato finale.