Mirror's Edge Catalyst

Le scarpe rosse iconiche di Faith scattano sui tetti lucidi di vetro. Si arrampica sui tubi, salta sopra le recinzioni e schiva le guardie KrugSec, pur mantenendo piena velocità. La linea rossa sfumata di fronte a lei ci suggerisce di continuare a muoverci verso la porta rossa, ma conosciamo una scorciatoia. Con poche mosse acrobatiche, ci ritroviamo sul lato dell'edificio, saltando da un estremo all'altro. Cinque...quattro ... Ce la faremo? Tre, due, uno. Attraversiamo il traguardo in tempi record, ma solo per pochi millisecondi. Il nostro cuore batte all'impazzata e ansimiamo come se avessimo corso sul serio. Ora, verso nuove avventure! Qual è la prossima? Oh, facciamo esattamente la stessa cosa, ma con un altro tempo o un'altra missione...

Perché Mirror's Edge Catalyst è, come l'originale, interamente incentrato sul muoversi in giro per la città di vetro in modo acrobatico. La storia e il combattimento non sono una priorità. Durante la loro campagna promozionale, DICE ha detto che hanno voluto creare una storia più profonda e più coinvolgente questa volta. Ci hanno senza dubbio provato, ma a nostro parere non ci sono riusciti al massimo. Molto deriva dal fatto che ogni personaggio è un cliché futuristico, anche Faith. Faith è la classica ragazza abbastanza insicura in cerca della figura paterna. La tecnica Plastic è un'adolescente che non sa parlare con la gente, e cammina in modo gobbo, con le spalle ricurve in avanti. La mancanza di personalità interessanti e di background ci fanno perdere qualsiasi interesse più profondo nei loro confronti. Unite tutto questo ad una storia piuttosto prevedibile, ed è sin da subito evidente che questo non è un gioco che si acquista per la sua trama eccezionale. Per fortuna, questo non è l'aspetto primario che vogliamo rintracciare in Mirror's Edge Catalyst.

Mirror's Edge è conosciuto ai giocatori principalmente per i suoi controlli intuitivi, per il senso di velocità e per il suo sistema di movimento. Questi aspetti, ovviamente, permangono anche in Catalyst. I controlli rimangono praticamente invariati, il che lo rende molto facile per iniziare a correre in giro, anche per i principianti. Potrebbe addirittura essere ancora più facile per i principianti, dal momento che alcune delle meccaniche dell'originale sono bloccate nell'albero delle abilità. Una bella aggiunta per coloro che non hanno familiarità con Mirror's Edge, ma potrebbe essere una seccatura per chi già conosce il titolo. Non poter rotolare dopo essere caduto, ci è apparso un po' strano e inutile, ma dal momento che è una delle prime abilità ad essere sbloccata, non rappresenta un problema insormontabile.

Per ottenere nuove abilità dovrete guadagnare punti esperienza raccogliendo collezionabili e completare le missioni. Avrete quindi la possibilità di scegliere quali abilità sbloccare in tre diverse categorie: Movimento, Combattimento ed Equipaggiamento. Molti di questi sono molto limitati dai progressi della storia, quindi è ovvio che DICE vuole che i giocatori imparino per prima cosa le basi. Il fatto è che le abilità bloccate, in realtà, non implementano nulla di nuovo. Potrete finalmente avere l'accesso ad un rampino. Questo può essere utilizzato solo in situazioni offerte dal contesto in cui vi trovate, e dal momento che il suo uso è così limitato, non aggiunge molto in termini di gameplay nuovo. Principalmente, viene utilizzato per velocizzare l'attraversamento in alcuni punti della mappa. Lo stesso vale per la maggior parte degli altri aggiornamenti. L'unica vera novità è l'abilità Disruptor, che consente di immobilizzare i nemici per alcuni secondi. Dopo aver sbloccato la possibilità di rotolare e la capacità di girarsi di 90/180 gradi e saltare, non abbiamo badato più di tanto agli altri aggiornamenti sbloccabili. Se si tiene in considerazione che entrambe queste abilità erano sbloccate fin dall'inizio nel gioco originale, e le nuove abilità non sono poi così interessanti, non possiamo fare a meno di avere la sensazione che il sistema di esperienza sia stato inserito semplicemente per fare in modo che il gioco duri di più.

Una delle poche lamentele che alcuni giocatori hanno mosso a proposito del sistema di movimento dipendeva in primo luogo dal fatto che a volte dava l'impressione di essere molto basato sul trial and error, anche a causa del design dei livelli. Per risolvere questo problema, DICE ha deciso di creare una città più aperta e più grande questa volta. Non c'è dubbio che questo ha contribuito a migliorare la situazione, ma non tanto quanto avevamo sperato. Poiché, anche se con un mondo più grande, questa risulta ancora molto lineare. Ci verrebbe addirittura da dire che ricorda un MOBA. Ci sono di solito percorsi a sinistra, al centro e a destra. La combinazione di questi solitamente vi rallenta, e a seconda di quali sono le competenze che avete sbloccato, uno di questi è chiaramente molto più veloce rispetto agli altri. Questo significa che di solito scegliamo lo stesso percorso ogni volta, il che rende la città sterile e senza vita, risultando ripetitiva molto rapidamente. Il numero di oggetti collezionabili estremi non aiuta per nulla, in quanto non ci mettono alla prova in modo nuovo e non ci danno informazioni interessanti.

Le missioni della storia di solito ci portano ad ambienti più distinguibili e memorabili. È in questi momenti che osserviamo panorami e architetture imponenti, ma raramente scopriamo qualcosa di nuovo per quanto riguarda il gameplay. Le missioni secondarie cercano di variare l'esperienza con prove contro il tempo, in cui dobbiamo evitare di farci del male o farci notare dal nemico. Purtroppo il concetto di base è lo stesso: correre più veloce che puoi. Non potrete strisciare nelle sezioni "Stealth", ma solo correre il più velocemente possibile davanti a loro prima che un meter relativo al fatto che ci hanno visto si riempia. Se prendete una strada sbagliata, la missione fallirà. La meccanica trial and error risulta ancora una volta una componente molto importante del gioco. Amatela o odiatela.

L'utilizzo minimalista di Catalyst in termini di colori e personaggi interattivi rendono Glass più simile ad un livello di un videogioco che ad una vera e propria città. Il fatto che tutto si concentri sul bianco e sul rosso aveva reso davvero unico il gioco originale, ma in una grande città aperta risulta tutto molto monotono. Ogni area è la stessa, con le stesse scatole e la stessa architettura presenti in ogni anfratto di questo mondo. Magari questo aspetto non sarebbe stato così evidente se gli altri personaggi che si vedono sui tetti si spostassero per davvero o reagissero alla vostra presenza, ma a meno che abbiano qualcosa a che fare con te, resteranno lì impalati come statue.

Gli unici personaggi interattivi che vedrete quando correte sono le guardie KingSec. Quando correte in giro per la città, queste sono facilmente evitabili, ma a volte sono costrette ad affrontarvi in alcune missioni della storia. Sfortunatamente, il combattimento è ancora un punto debole molto forte. Va bene, è molto più facile questa volta, ma non meglio in termini di divertimento. Anche con i suoi attacchi ambientali, Faith ha poche mosse nel suo repertorio, e i nemici vengono facilmente abbattuti premendo a manetta i pulsanti di attacco e di schivata. DICE vuole, ovviamente, evitare queste situazioni, quindi vi consigliamo caldamente di non combattere di principio.

No, la parte migliore di Catalyst è la sua meccanica di base, che è l'unico obiettivo della modalità Social Play. Questa è una specie di versione ampliata delle prove a tempo, dove i giocatori possono creare, condividere e giocare prove a tempo con e per gli altri giocatori. Dopo aver corso da A a B in una zona di vostra scelta, potete creare una sfida basata sul tempo da condividere con altri giocatori. Giocando alcune di queste prove, riuscirete ad esplorare nuove aree e nuovi modi per utilizzare determinati meccanismi. Una delle prove che abbiamo creato sfidava il giocatore a conoscere i limiti del rampino dal momento che avevamo messo la linea del traguardo a mezz'aria, a pochi metri dall'asfalto mortale. La modalità ha certamente dei limiti, in quanto non è possibile creare i propri livelli, ma è divertente testare le proprie abilità contro altri giocatori.

Tutto sommato, potremmo dire che Mirror's Edge Catalyst è una versione più bella dell'originale. Nonostante alcune nuove abilità, tutto il resto rimane praticamente inalterato. I controlli e le meccaniche di base sono ancora molto divertenti, e trovare modi più veloci per andare da A a B vi terrà incollati per ore. Anche poter creare, condividere e giocare le proprie sfide con gli altri giocatori è una bella aggiunta, e migliora molto il divertimento in generale. Purtroppo DICE non ha fatto ulteriori miglioramenti degni di nota nel corso di questi otto anni. La storia è ancora poco brillante, e il gameplay diventa ripetitivo molto rapidamente. Correre in giro in ambienti sterili e monotoni vi darà la sensazione di déjà vu in poche ore, non importa quante mosse acrobatiche farete. Per farla breve; se avete amato l'originale e volete qualcosa di più, questo gioco sicuramente vi divertirà. Se state cercando qualcosa che vi permetta di esplorare nuove aree e nuove meccaniche, vi consigliamo di pensarci bene prima di procedere all'acquisto.