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      Monster Hunter Generations

      Monster Hunter Generations

      Che la caccia abbia di nuovo inizio!

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      Essere un cacciatore di Monster Hunter è come essere un veterano della Seconda Guerra Mondiale, a cui le dosi di orrore, piombo e polvere da sparo non bastano mai e che, senza pensarci due volte, muore dalla voglia di arruolarsi in un'altra guerra per soddisfare il suo desiderio di avventura. Ed è quanto accade analogamente ai giocatori di Monster Hunter. Non importa se si sono dedicate ore e ore sui capitoli precedenti: avremo sempre voglia di giocare ad un nuovo episodio, vivere nuove avventure, cacciare nuovi mostri e, perché no, tornare a mangiare la polvere centinaia di volte in compagnia di quel vecchio amico qual è Rathian.

      In quanto veterano di mille peripezie, ci capiterà di incontrare qualche vecchi amici alla taverna, completando le medesime missioni di allenamento e di base in luoghi diversi e con mostri diversi, ma che sono essenzialmente le stesse che abbiamo giocato nei capitoli precedenti. Analogamente, avrete il compito di uccidere un Velocidrome, un Gran Jaggi o, come nel nostro caso, un Gran Maccao. Le prime ore di Monster Hunter Generations, a meno che non utilizziate il personaggio creato in Monster Hunter 4 Ultimate, si ridurranno alla raccolta di minerali, piante, insetti, pesci e a caccia di Wyverns.

      Per i giocatori nuovi all'esperienza, tutto questo sarà grandioso anche perché Monster Hunter è generalmente una saga piuttosto impegnativa, dove molte delle cose che il giocatore deve imparare vengono spiegate in menu all'interno di altri menu, che troverete all'interno dell'interfaccia utente e dove spesso i dubbi non vengono chiariti del tutto. Come in guerra, nessuno nasce imparato. In questa occasione, la varietà iniziale dei Wyverns, i grandi mostri più facili da sconfiggere, non solo aiutano il cacciatore alle prime armi a prendere confidenza con il sistema di controllo di Monster Hunter Generations, ma offre anche maggiori opportunità quando si crea il nostro team: armature per combattere contro il freddo, contro gli attacchi con i fulmini, contro il veleno ...

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      Più in generale, si tratta di un Monster Hunter più accessibile ai neofiti e quindi per il giocatore veterano potrebbe risultare parecchio noioso ripetere le stesse missioni iniziali prima di iniziare a cacciare creature più interessanti. Tuttavia, per questi veterani, Monster Hunter include quattro diversi stili di caccia, che offrono una ventata di aria fresca alla formula già vista nei giochi precedenti, in quanto velocizza le prime battute di caccia e rende gli scontri molto più interessanti contro le prede più potenti.

      Noi - durante le 35 ore approssimative in cui ci abbiamo giocato - abbiamo di gran lunga prediletto lo stile aereo, che modifica le schivate con dei salti, ci permette di motivarci con mostri e alleati e stare con il fiato sul collo alla nostra preda dall'aria, rendendola più facile da montare per abbatterla, come avrete visto in Monster Hunter 4 Ultimate. È vero che, per esempio, questo stile non permette di eseguire determinati attacchi di base (come l'attacco forte con R con le spade più grandi), ma è impagabile affrontare un Wyvern davvero tosto e basare il combattimento su una combinazione di salti e affondi sopra la bestia senza che questa possa fare praticamente nulla, cosa impensabile in uno dei precedenti capitoli se si utilizzava l'Insect Glaive o si sfruttavano alcune parti dello scenario.

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      L'aggiunta degli stili va oltre la pura preferenza personale. Ogni stile può equipaggiare un certo numero di tecniche speciali, che si sbloccheranno non appena superiamo le missioni e, cosa più importante, si usa un'arma. Non sappiamo se si tratta di una coincidenza, ma essendo la nostra arma principale un' ascia-spada, le tecniche speciali che abbiamo sbloccato erano unicamente legare a questa arma. Nel corso delle ore successive abbiamo visto tecniche di vario tipo, da attacchi devastanti ad altri ancora più interessanti, come invocare zone in cui curare gli alleati o altre che permettono di superare con successo situazioni estreme. In breve, gli stili di caccia e le tecniche speciali sono riusciti a rendere questo gioco un Monster Hunter molto più agile, accessibile e ricco di possibilità, facendo fare un passo avanti alla ridefinizione dei controlli tosti per cui la serie è nota.

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      Anche se sono state riciclate parecchie ambientazioni e creature, Monster Hunter Generations introduce nella serie anche nuovi mostri con una propria personalità. Ad esempio, il Gammoth, che è un mammut gigante con un vasto repertorio di attacchi a zona che ci farà sudare sangue in ambienti ghiacciati (sì, è possibile!); Mizutsune è un nuovo leviatano i cui movimenti fluidi ci hanno ricordato un mix tra Zynogre e Lagiacrus, ma può riempire lo scenario di bolle che ostacolano i movimenti del cacciatore; Glavenus è il protagonista della copertina del gioco, un wyvern caratterizzato da una coda a forma di lama molto agile e capace di devastanti attacchi di fuoco; Infine, Astaloš è un tipo di wyvern volante di tipo tuono, i cui movimenti sono molto diversi da classici a cui siamo abituati con altri nemici volanti come Rathalos o Rathian, oltre ad essere molto pericolosi sia a breve sia a lunga distanza.

      Continuiamo a ripeterlo, Monster Hunter Generations è un gioco perfetto per i veterani, ma meglio ancora per coloro che vogliono iniziare ora a scoprire la serie. Abbiamo dato l'impressione, con le nostre parole, che i mostri iniziali siano più facili da sconfiggere rispetto ad altri capitoli della serie (praticamente tutti i wyvern uccelli, Arzuros e Bullfango), grazie anche al ruolo attivo che hanno i Felynes durante il gioco: possono essere scelti sulla base delle caratteristiche che cerchiamo dal nostro compagno di caccia: collezionista, carismatico, artiglieria, caccia ... E una volta che avete messo insieme la vostra squadra, avrete un vostro fabbro da cui acquistare armi e armature, i cui materiali li otteniamo dai resti dell'armatura crediamo siano per il nostro personaggio. Potete anche utilizzarli per effettuare degli scambi con il commerciante o per inviarli a missioni di raccolta in cui si ottengono un paio di risorse aggiuntive.

      Ogni nemico è associato ad uno dei quattro villaggi che fungono da base nel gioco, tre dei quali (Kokoto, Pokke e Yukumo) appartenenti ai precedenti capitoli di Monster Hunter e uno nuovo, Bherna, dove abbiamo anche una fattoria di Felyne e una sala per giocare online. In questi villaggi è possibile acquistare oggetti per migliorare la propria squadra e accettare missioni di cinque tipi: missioni wycademia, che ci farà avanzare la progressione del gioco per un giocatore e online; le missioni che riceviamo dagli abitanti del villaggio, che ci permetteranno di ottenere nuovi ingredienti, armature e opzioni di personalizzazione per la nostra casetta rustica; missioni di addestramento in cui impariamo a usare tutti gli stili di gioco con ogni arma; le missioni arena in cui ci troveremo ad affrontare vari mostri in piccole arene; e le missioni "gattare", vera novità del gioco, in cui saremo uno dei nostri compagni Felynes ed effettueremo missioni in cui saremo in netto svantaggio contro i mostri più grandi.

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      E, restando fedele ai propri predecessori, ci sono anche un sacco di missioni di ogni genere da fare e completare. Tuttavia, c'è qualcosa che manca, soprattutto nella modalità giocatore singolo, ossia una struttura, una trama, che funga da filo conduttore tra le varie missioni. È un aspetto che avevamo già perso in Monster Hunter 4 Ultimate, dove il gioco iniziava con la caccia emozionante di un Dah'ren Moran e in cui ogni nuovo villaggio veniva scoperto grazie ad una serie di eventi che ha permesso al giocatore di instaurare un legame con la storia del gioco, piuttosto che limitarsi ad andare a caccia di mostri uno dopo l'altro senza più una motivazione a spingerci in queste imprese, come nel caso di Monster Hunter Generations. Né ci è piaciuto che abbiano accantonato la strada della "caccia libera", offerta, ad esempio, in Monster Hunter 3 Ultimate, in cui si poteva andare a caccia in alcuni degli scenari del gioco e in cui variavano le diverse prede che potevamo affrontare. Mancano anche le missioni speciali che vanno oltre la ricerca di un mostro e la caccia nel loro ambiente, come quelle presenti in Monster Hunter 3 e 4 Ultimate, come la caccia di Jehn Moran lungo il deserto o la difesa della barca di Gore Magala, missioni sul momento molto spettacolari e memorabili.

      Per la prima volta possiamo lanciarci in questa avventura con altri 3 amici in partite online. Funzionano in modo molto semplice: possiamo creare il nostro ambiente, personalizzare i vari parametri (livello dei giocatori, obiettivo delle missioni, password per gli amici, ecc) e scegliere se condividere questi elementi solo con gli amici in rete locale o anche con altri giocatori online. Se non siete interessati a creare una vostra stanza, potrete trovarne altre create da altri giocatori e partecipare alla caccia. Per comunicare con i nostri amici ci sono una serie di messaggi predefiniti che possono essere scelti dal touch screen, nonché una chat con una tastiera sul touch screen in cui possiamo scrivere quello che vogliamo, ogni volta che siamo in campo (durante le partite possiamo usare solo le frasi predefinite). È un po' tardi per questo, ma ancora non capisco perché gli sviluppatori continuino a ignorare il microfono incluso nella console Nintendo. Monster Hunter è una saga in cui il multiplayer trae beneficio dalle chat vocali e anche così, Capcom ha deciso di mettere il suo veto. La sezione multiplayer viene arricchito dall'inserimento di carte della gilda che possono essere scambiate tramite StreetPass in modo che altri giocatori possano aiutarci a completare alcune missioni con i loro cacciatori e ottenere facilmente le risorse.

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      Monster Hunter Generations finisce per essere una straordinaria collezione del meglio dei giochi precedenti di Monster Hunter. Ha il cast di creature più ampio di tutta la serie e recupera anche alcune sequenze e mostri per i più nostalgici dei primi capitoli per PS2 e PSP. È vero che manca della personalità dei suoi due predecessori, Monster Hunter 3 e 4 Ultimate, ma con il vostro Nintendo 3DS (e soprattutto New Nintendo 3DS) a portata di mano, si tratta di un gioco nettamente superiore rispetto al precedente, anche grazie ad un sistema di controllo più accurato e un numero enorme di missioni offerte.

      Un gioco perfetto in cui trascorrere centinaia di ore a caccia in estate, autunno e inverno, sperando che Capcom si dia una mossa con un nuovo episodio, riciclando meno contenuti e offrendo una vera e propria svolta, come era stato nel caso di Monster Hunter 4 Ultimate.

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      09 Gamereactor Italia
      9 / 10
      +
      I nuovi stili di caccia che rendono più agile il sistema di controllo; Una maggiore accessibilità; I contenuti e la grande quantità di mostri.
      -
      Peccato che gran parte dei contenuti e degli scenari sono riciclati dai giochi precedenti; L'assenza di una trama, della chat vocale e della modalità "caccia libera".
      overall score
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